Lo scorso mercoledì si è tenuto il Consiglio Comunale di Cavriago e tra gli argomenti all’ordine del giorno c’era la riorganizzazione di Act, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico della nostra provincia. In poche parole Act si trasformerà nell’agenzia per la mobilità della provincia cedendo la gestione delle linee ferroviarie e delle autolinee a due società della Regione Emilia-Romagna. Il ruolo di Act sarà quindi "solo" quello di pianificare e finanziare (con risorse degli enti locali) i futuri investimenti sul trasporto pubblico. Erano presenti il Presidente di Act Malagoli, il Direttore Vernaci ed un Consigliere della società regionale FER, Davoli.
Il nostro Consiglio Comunale, quindi, ha avuto l’occasione di discutere il futuro del trasporto pubblico del nostro territorio, riflettendo sul problema della mobilità, che oggi è percepito tra i principali problemi della nostra zona. In effetti basta vedere le code che si formano sulla Strada Provinciale 28 tra Reggio e Cavriago negli orari di punta per capire la dimensione del problema.
Tuttavia i mezzi pubblici che collegano Reggio a Cavriago non registrano dati di affluenza molto elevati. Sia il treno che l’autobus non superano i 100 utenti al giorno (media delle partenze e degli arrivi sommati e divisi per due), su oltre 9400 residenti. Questi risultati segnalano che i mezzi pubblici non sono utilizzati della stragrande maggioranza delle persone e continuano a essere convenienti solo per chi non ha la patente (studenti o anziani) o per chi non si può permettere l’automobile.
Il Partito Democratico in quella sede ha fatto alcune proposte, sostenendo la necessità di rendere i nostri trasporti pubblici appetibili per la maggioranza delle persone. Sebbene sia difficile pensare che chi ha diversi spostamenti da fare in poco tempo (per esempio le famiglie che devono portare i figli a scuola prima del lavoro), il mezzo pubblico potrebbe risultare più comodo e conveniente con alcuni investimenti finalizzati a velocizzare i tempi di percorrenza del tragitto casa-scuola o casa-lavoro.
1) Aumento del numero di treni da Cavriago a Reggio Emilia per raggiungere la frequenza di uno ogni 30 minuti (al minimo, uno ogni 15 minuti nelle ore di punta): investire sul treno è più conveniente che potenziare gli autobus perché il treno salta tutte le code e raggiunge la città in meno di 15 minuti, mentre i mezzi su gomma hanno gli stessi ostacoli del traffico automobilistico;
2) Potenziare e rendere più capillare i trasporti speciali per le scuole superiori (evitando a centinaia di adolescenti di doversi mettere sul motorino in direzione Reggio o Montecchio);
3) Ridefinire gli orari di arrivo e ritorno dei treno così da rendere comode sia le coincidenze trenino-autobus urbano che quelle trenino-treno FFSS;
4) Potenziare il trasporto urbano cittadino per renderlo più capillare e veloce negli spostamenti interni alla città (es: oggi treno + bus da Cavriago a Mancasale 45 minuti !!);
Queste ipotesi ci sono sembrate più pratiche e concrete di quelle proposte da altri gruppi intervenuti in Consiglio (allargamento della Provinciale 28, realizzazione di una ciclabile parallela alla Provinciale tra Codemondo e Reggio o allungamento della linea 1 da Foscato a Cavriago).
La mobilità è un tema strettamente legato alla qualità dell’aria (ambiente), ai tempi di percorrenza delle merci e dei lavoratori (economia) e, non ultimo, alla qualità complessiva della vita. Nel prossimo mandato amministrativo gli enti locali dovranno mettersi nell’ottica di investire molte risorse sulla nuova agenzia della mobilità cercando di affrontare quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza. Da questa scelta dipenderà la qualità della vita di tante persone e solo con investimenti importanti potremo raggiungere i livelli raggiunti in altre regioni d’Europa.