martedì 23 dicembre 2008

BUON NATALE


L'adesione alla nostra iniziativa è stata straordinaria. Circoli, iscritti di tutta Italia e tanti cittadini (soprattutto a Cavriago) ci hanno sostenuto. Siamo stati in grado di scuscitare nella gente l'entusiasmo che le vicende del Partito nazionale avevano fatto disperdere. Del resto il Partito vero è quello fatto dai 12 milioni di elettori del PD, dai 3,4 milioni di fondatori che hanno affollato i gazebo in tutte le piazze d'Italia il 14 ottobre 2007. La nostra scelta è stata vista come un atto coraggioso di chi vuole bene al Partito e vuole vederlo forte e competitivo con il centrodestra. Bene, a questo punto non possiamo lasciare che la cosa si fermi. Crediamo si debba dare un segnale "fisicamente" visibile del nostro impegno. Nonostante il momento festivo troveremo il modo di sentirci e organizzare come andare avanti. Siamo in un momento di disorientamento in cui è importante che il rumore delle correnti che litigano sia silenziato da qualcosa di ancora più facile da sentire: l'opinione di chi si è stufato di come vanno le cose.

Nel frattempo auguri a noi tutti. Noi Italiani, che abbiamo il peggior Governo della nostra storia e viviamo un momento difficile. Auguri a tutte le famiglie che passeranno questo Natale con preoccupazione, perchè sono sempre di più le aziende che mandano i propri dipendenti in cassa integrazione e quelle che chiudono. Auguri ai tantissimi precari a cui scade il contratto il 31/12 e non sanno ancora oggi se sarà loro rinnovato. Auguri a chi il lavoro l'ha perso o chi non riesce a pagare la rata del proprio mutuo. Auguri a tutti, davvero tutti i cittadini di Cavriago, perchè passino un Natale felice.



giovedì 18 dicembre 2008

CHIUDIAMO I RUBINETTI VERSO ROMA



Il Comitato di Circolo del Partito Democratico di Cavriago ha maturato la scelta di non versare la quota di tesseramento destinata al Partito nazionale. Pensiamo sia una forma di protesta legittima nei confronti di un gruppo dirigente che non sta facendo il proprio lavoro e che sta deludendo i 12 milioni di elettori che ad aprile scorso hanno scelto il PD. E'una scelta contro l'immobilismo e che chiede al Partito di essere unito.

Crediamo che la passione politica e la partecipazione con le quali oltre 3 milioni di persone si sono recate al voto il 14 ottobre 2007 sia stato totalmente tradito. Se siamo arrivati a questo punto è perché coloro che sono stati eletti direttamente per costruire un progetto nuovo per la politica italiana non hanno esercitato la loro funzione, lasciando libero spazio all’iniziativa di capi-corrente e ai personalismi di vario genere. Oggi ci troviamo con un Partito in cui sono stati rinnovati solamente i livelli di base, mentre tutti i protagonisti sono rimasti gli stessi dei partiti preesistenti. Il ricambio delle classi dirigenti nazionali è ben lontano dal vedersi e la delusione dell’elettorato è palpabile.

Come se tutto ciò non fosse già abbastanza deludente, le inchieste giudiziarie in diverse regioni del sud dimostrano l’esistenza di gruppi dirigenti locali del PD che concepiscono l’amministrazione pubblica come un modo per fare affari. Noi, che in questa terra abbiamo una tradizione di passione ed impegno civico, non possiamo stare in silenzio e per questo chiediamo:

1) Un’azione incisiva da parte del Segretario nazionale e dei Segretari regionali, che ha ricevuto un mandato dagli elettori, al fine di eliminare ogni personalismo interno al PD (correnti, gruppi di potere) e si trovi la strada per assumere una posizione unitaria su questioni fondamentali per il nostro paese;

2) Le dimissioni dal proprio incarico e l’espulsione dal PD di amministratori che non hanno saputo gestire la cosa pubblica (vedi questione rifiuti nella Regione Campania e nel Comune di Napoli) o che hanno responsabilità di varia genere in inchieste giudiziarie;

3) L’utilizzo delle primarie per scegliere i candidati alle elezioni europee del 2009 e la totale esclusione dalle liste di chiunque abbia inchieste a proprio carico;

4) Un’azione di opposizione da parte dei gruppi parlamentari che abbiamo votato che si ponga l’obiettivo di rappresentare un’alternativa al Governo. Gli elettori devono vedere progetti diversi, altrimenti saranno altri a occupare lo spazio dell’opposizione che gli elettori hanno assegnato al PD.

La scelta del Circolo di Cavriago è molto forte ma se sarà seguita anche da altri pensiamo possa essere l’unica in grado si cambiare qualcosa. Non ce la sentiamo di chiedere, con la nostra faccia, a centinaia di cavriaghesi la sottoscrizione di una tessera destinata a sostenere il Partito nazionale, che non riesce a uscire dal guado. Il PD non ha solo una responsabilità verso i propri militanti, ma ce l’ha anche nei confronti del paese perché è l’unica vera alternativa all’attuale maggioranza.

Chiediamo che quello che ogni elettore del PD si aspetta venga fatto in tempi brevi e per questo non verseremo ai livelli superiori la quota di ciascuna tessera destinata a finanziare le iniziative decise a Roma.

Mirko Tutino

Segretario del Circolo PD di Cavriago

martedì 16 dicembre 2008

COSI' NON VA

Pensiamo che il risultato di ieri in Abruzzo meriti un commento. Non abbiamo problemi a dire quello che pensiamo che non funzioni.. proprio perchè vogliamo cambiare le cose.
Hanno votato solo il 53% degli elettori, ha vinto l'alleanza guidata dal Pdl con il 48,8% contro il 42,7% del centrosinistra (tutto unito per l'occasione) e, soprattutto, il Pd crolla dal 32 al 19,6%, regalando all'Italia dei Valori uno straordinario 15%. E'oggettivo che l'inchiesta che ha messo alla sbarra la quasi totalità della Giunta e del Consiglio Regionale targati Del Turco e Pd abbia avuto un effetto devastante in queste elezioni, fatte con due anni di anticipo sui tempi naturali proprio a causa dell'arresto del Presidente della Regione. L'arresto di D'Alfonso (sindaco del Pd di Pescara e Segretario regionale del Partito) di questa notte indica che per la classe dirigente del Pd in Abruzzo, ma non solo, è notte fonda. Non c'è da stupirsi della vittoria del Pdl, che per quanto coinvolto nelle inchieste ha aspettative molto diverse da parte del proprio elettorato. Ma il crollo del Partito non deve essere minimizzato.C'è una delusione profonda tra chi ha votato Pd lo scorso aprile verso l'intera classe dirigente del Partito. C'è uno scollamento gravissimo tra i Circoli e Roma, tra le classi dirigenti del nord e del sud. In questo senso ci permettiamo di fare alcune semplici osservazioni:

1) Prima di tutto la trasparenza e l'onestà: non possono trovare spazio, indulgenza e solidarietà nel nostro Partito coloro che sono sottoposti a inchieste giudiziarie. Non ci possono essere compromessi su questo punto, di nessun genere.

2) Secondo: buon governo. A Trento si è vinto con un larghissimo margine, perchè il Pd lì ha ben governato. Un mese dopo l'Abruzzo ci ha punito. Dal nostro Partito gli elettori si aspettano classi dirigenti credibili e capaci di gestire la cosa pubblica. In passato questo, come il punto precedente, erano punti qualificanti della sinistra. Oggi in moltissime realtà d'Italia non è così.

3) Serve il coraggio di scegliere. Stanotte, valutando il voto in Abruzzo a caldo, Di Pietro ci ha "insegnato" che è stato punito il Partito del "ma anche". Ha ragione: sulle questioni centrali della politica (la crisi economica, la giustizia, gli scioperi dei lavoratori) non ci può essere un Segretario trampoliere che non assume nessuna linea per evitare di infastidire qualcuno. I Ds hanno agonizzato per anni per tenere insieme una coalizione di 10 partiti. Ora che c'è un unico grande Partito non può andare nello stesso modo.

4) O soluzione la troviamo noi o è finita. Di Pietro, per quanto possa gioire del suo meritato 15% in Abruzzo, non può essere il campione dell'opposizione. La Sinistra radicale è composta da tanti partitini, il più grande dei quali, il Prc, ieri ha preso il 2,8% e a livello nazionale è stimato poco sopra il 2.

5) O Veltroni riesce a gestire questo Partito e risolvere le questioni sul campo o si faccia da parte. E'molto dura da dire, soprattutto perchè in lui abbiamo tutti riposto grandi aspettative.

In politica non esistono buchi.. e quelli lasciati vengono sempre riempiti. Queste cose le scriveremo alla Direzione nazionale e le diremo in ogni sede utile. Abbiamo a cuore il futuro del nostro Partito e dell'Italia e non vogliamo rassegnarci a vedere questa destra governare per un'eternità.

PS: Elena Montecchi sarà candidata alla carica di Sindaco di Guastalla. E'difficile vedere dirigenti nazionali che hanno ricoporto incarichi di Governo accettare candidature difficili per far giocare al centrosinistra la migliore partita possibile.. soprattutto in comuni di provincia così distanti dai riflettori romani. A Guastalla la partita dura.. In bocca al lupo Elena!

giovedì 11 dicembre 2008

BREVI DA CAVRIAGO..

Si sono concluse le 7 assemblee ed oltre 100 persone hanno partecipato al percorso di ascolto che il PD di Cavriago ha organizzato, nelle ultime 6 settimane, in vista della composizione del programma di governo per la prossima legislatura (2009-2014). I partecipanti hanno suggerito un sacco di stimoli interessanti, che in questi giorni stanno componendo un “primo quaderno programmatico”, che a gennaio, richiamando le persone a discutere su tutti i temi, inizierà a tramutarsi in una vera e propria bozza di programma. Parallelamente il Partito Democratico ha iniziato un confronto con Socialisti e Verdi, partiti che fanno parte della maggioranza. Nonappena sarà pronto questo primo “quaderno” lo pubblicheremo sul blog, allo scopo di raccogliere contributi e suggerimenti anche on line e via mail. Pensiamo che quando si parla del futuro di Cavriago gli incontri programmatici, i loro esiti e la definizione del programma debbano essere pubblicizzati e sottoposti ad un confronto con gli elettori e per questo pensiamo sia utile pubblicare la prima parte di un lavoro.. sebbene ancora embrionale.

Domani sciopero!! Il PD cavriaghese sostiene l’iniziativa della CGIL contro il totale inattivismo del Governo su questa crisi economica. Circolano dati molto preoccupanti: 6000 sui circa 50000 operatori del settore metalmeccanico della nostra provincia sarebbero in cassa integrazione e anche il commercio, così come il settore dei servizi, iniziano a dare segni di grandissima sofferenza. Alcune grandi aziende, anche molto solide, si sono avviate o si sarebbero avviate alla procedura della cassa integrazione. Quando la crisi colpisce una regione ed un territorio come il nostro significa che siamo proprio alla frutta. Nel mentre Il premier dice che la colpa è della solita sinistra disfattista e sostiene la necessità di accrescere i consumi. Con quali soldi? Con i suoi? Siamo in un paese in cui ci si indebita anche per le vacanze o per la retta della palestra ed il capo del Governo, invece di proporre piani per la crescita delle opportunità occupazionali e per il sostegno al reddito, propone una elemosin-card e qualche sgravio fiscale ad una fascia limitatissima della popolazione. E tutti i precari? E tutto il lavoro dipendente che oggi è a rischio? Nulla. Parafrasando Troisi: Non ci resta che scioperare.
Scuola: ieri sera si è tenuto il Consiglio Comunale aperto sulla scuola. 40 partecipanti (un ottimo risultato, dato che la media di presenza ai consigli è di 3-4 persone), quasi tutti appartenenti al mondo della scuola. A parte gli interventi militanti (da centralismo democratico) dei rappresentanti del PDL, la stragrande maggioranza degli intervenuti ha espresso grande preoccupazione per il futuro della scuola pubblica. Nonostante gli oltre 240.000 euro di interventi del Comune sulle scuole di Cavriago (servizi e progetti didattici per le scuole), la riduzione degli organici desta grande preoccupazione. Stando ai tagli della Finanziaria, potrebbe dequalificarsi o scomparire il tempo pieno, ridursi il numero di insegnanti di sostegno, sparire ogni attività didattica integrativa. Oggi però colpo di scena: il Governo annuncia che gran parte dei provvedimenti proposti saranno rivisti. Una vittoria per chi si è mobilitato su questo tema e la dimostrazione che anche l’azione locale, se diffusa, può portare a dei risultati.

giovedì 4 dicembre 2008

DELMONTE RINNOVA IL SUO IMPEGNO PER CAVRIAGO


Il Sindaco di Cavriago, Vincenzo Delmonte, ha espresso alla Segreteria del PD cavriaghese la propria disponibilità ad essere ricandidato. La Segreteria, in sintonia con quanto emerso da una riunione del Comitato di Circolo, ritiene che il Sindaco in questi cinque anni abbia compiuto un ottimo lavoro e pertanto la disponibilità di Vincenzo Delmonte viene accolta con entusiasmo. In questi cinque anni sono state compiute scelte molto importanti, che hanno migliorato la qualità di vita dei cittadini di Cavriago. Ogni decisione è stata assunta con grande collegialità e la maggioranza può vantare di non aver mai dovuto affrontare divisioni interne o gestire l’abbandono di qualche consigliere.

Vincenzo Delmonte nel 2004 ha guidato per la prima volta una lista unitaria delle forze dell’Ulivo (prima l’Ulivo era diviso in tre gruppi, due delle quali all’opposizione) ed il bilancio di questa nuova esperienza di governo è straordinario. Se oggi il Partito Democratico di Cavriago è tra i più forti e vitali della provincia, il merito va anche a questa esperienza di governo. Al Sindaco il Partito Democratico riconosce il merito di aver fatto fare un salto di qualità all’Amministrazione Comunale di Cavriago e pertanto la sua ricandidatura consentirà di andare avanti in questa direzione. Come prevede il regolamento provinciale delle candidature del PD, la ricandidatura del Sindaco sarà formalizzata in un’assemblea degli iscritti già fissata per il 31 gennaio 2009.

Nel frattempo proseguirà il percorso di costruzione del programma di legislatura iniziato con le 6 assemblee di ascolto realizzate nei mesi di ottobre e novembre, che hanno visto la partecipazione di circa un centinaio di elettori del PD interessati a contribuire al programma. Nei prossimi giorni saranno anche avviati gli incontri per la definizione delle alleanze e prioritariamente saranno contattati i partiti che compongono l’attuale maggioranza cavriaghese: Socialisti e Verdi.

L’obiettivo del PD cavriaghese è quello di coinvolgere gruppi, cittadini ed associazioni nella definizione del programma per la prossima legislatura. Oltre il 50% del gruppo dirigente del PD cavriaghese ha iniziato a fare attività politica con il nuovo Partito: le nuove esperienze avranno spazio in questo percorso che ci porterà ad eleggere i nuovi amministratori di Cavriago.

lunedì 1 dicembre 2008

COME VANNO A FINIRE LE COSE..


Dal 1°settembre le scuole dell'infanzia, l'asilo Nido, il centro bambini (insieme a tutti i servizi rivolti alle scuole elementari e medie) sono gestiti da "CavriagoInfanzia", l'Azienda Speciale Comunale creata dal Comune per poter consolidare ed accrescere la qualità dei servizi rivolti ai più piccoli.

La scelta di costituire questa Azienda Speciale nasceva da due esigenze: ridurre la precarietà del personale (il 45% di chi lavorava negli asili era dipendente di aziende private a cui, nel 1997, era stata affidata parte del servizio) e consentire un ampliamento dei servizi rivolti alle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo era necessario costituire "CavriagoInfanzia" perchè il Comune ha le mani legate dalle leggi nazionali in materia di nuove assunzioni. Mantenendo le cose così come erano, l'unica strada possibile sarebbe stata l’affidamento a privati di un'intera scuola dell'infanzia. Noi abbiamo voluto mantenere le nostre scuole pubbliche, allo scopo di garantire anche per il futuro la qualità dei servizi da tutti riconosciuta.

Ciò nonostante, la nascita dell'Azienda Speciale "CavriagoInfanzia" è stata accompagnata dalle solite polemiche di Rifondazione Comunista - Progetto Sociale, che ha accusato la Giunta di voler "privatizzare le scuole". Erano presenti anche loro nella Commissione Consigliare ed hanno avuto modo di conoscere tutti i limiti imposti dalle leggi nazionali, tuttavia hanno continuato a raccontare la bugia della privatizzazione fino all'ultimo (basti leggere l'ultimo numero di Paese Nostro). Troppo spesso in politica si portano le polemiche sui giornali allo scopo di avere un pò di visibilità mediatica e, passata la notizia, nessuno di prende la briga di verificare come sono andate a finire le cose. Questo modo di fare politica andando sui giornali e scordandosi dei fatti, evidentemente non la fa solo Berlusconi. Rifondazione Comunista - Progetto Sociale diceva bugie quando terrorizzava genitori e insegnanti parlando di privatizzazione ed ora le prove sono sotto gli occhi di tutti. L'anno scolastico è iniziato e le scuole non sono state privatizzate, anzi, è successo esattamente il contrario.

Se a giugno oltre il 40% delle insegnanti di sezione era dipendente di una cooperativa, questa percentuale a settembre è stata azzerata e tutte le insegnanti di sezione hanno un contratto di tipo pubblico. A ciò si deve aggiungere che in questi mesi si sta procedendo alla selezione di personale a tempo intedeterminato, allo scopo di dare continuità ai bambini assumendo le insegnanti con contratti pubblici ancora più stabili. Le ausiliarie dipendenti del Comune sono rimaste le stesse, ma sono state riqualificate e lavorano più a contatto con i bambini. Inoltre sono state aumentate le attività dell'atelierista, che è ora lavora anche nelle sezioni di Nido. La cooperativa ha mantenuto in gestione i servizi di pulizia e di riassetto (con lo stesso numero di ore di appalto che aveva prima), gli educatori di supporto ai bambini con deficit ed i servizi del tempo lungo, del tempo estivo e del centro bambini.

Questa breve descrizione dimostra che la nascita dell'Azienda Speciale "CavriagoInfanzia" ha consentito di mantenere pubblici i servizi per l'infanzia e, per il futuro, consentirà di ampliare i servizi e dare risposta alle famiglie che oggi sono escluse dal Nido o che chiedono orari o periodi di apertura più completi di quelli di oggi.

I nostri servizi per l’infanzia, che in questi 10 anni sono rimasti sospesi tra l’essere un servizio pubblico e l’avere una forte presenza dei privati, oggi hanno la garanzia di continuare a ed essere un servizio comunale. Il Comune di Reggio Emilia da anni non attiva più servizi comunali, affidandosi sempre più a delle cooperative. Anche a Barco di Bibbiano, a pochissimi chilometri da noi, un’intera scuola è stata affidata a privati senza che Rifondazione Comunista scrivesse un solo comunicato ai giornali. Cavriago invece avrà moltissime nuove insegnanti assunte stabilmente con lo stesso contratto delle loro colleghe più esperte. La storia e l’esperienza di chi ha costruito i nostri servizi potrà essere trasferita ad una nuova generazione, dando una prospettiva a lungo termine e di qualità per i servizi rivolti ai più piccoli.


Gruppo Consigliare Uniti per Cavriago


PS: Le "Unioni di Comuni" hanno gli stessi limiti di spesa dei Comuni che la compongono (sentenza del 25 ottobre della corte dei conti lombarda). La proposta (del PRC) di affidare alla Val d'Enza i nostri asili, oggi avrebbe automaticamente comportato la privatizzazione del servizio.