sabato 26 settembre 2009

MAI TOCCARE IL REGIME..


Tommaso Lombardini (Coord. provinciale PDL) e Ivaldo Casali (Capogruppo PDL di Cavriago) hanno minacciato di querelarmi per quello che ho detto.

Giovedì 24 settembre, in occasione della discussione sull’istituzione di un registro comunale per i testamenti biologici, ho dichiarato che il centrodestra agita i valori cristiani solo quando si parla dei diritti delle persone e non quando Silvio Berlusconi si intrattiene con delle prostitute. In quella sede ho voluto segnalare come esista, da parte di questi signori, una doppia morale.

La rigida etica confessionale utilizzata quando si parla di leggi dello stato e di libertà di scelta del malato scompare se si parla delle abitudini del Premier. Il centrodestra non sa rispondere a questa pesante incoerenza e pertanto reagisce nell’unico modo che conosce: minacciare la querela. In quella sede Casali e Leoni si sono tolti dall’imbarazzo di esprimere un voto sul testamento biologico uscendo dall’aula.

Non sono io a dover chiedere scusa, ma il centrodestra, che ha scelto di appoggiare comportamenti lesivi dell’immagine dell’Italia. Se vogliono querelare lo facciano, sono pronto ad assumermi la responsabilità di tutto quello che ho detto. Certo che avranno da querelare anche tre quarti della stampa straniera e svariati milioni di italiani.
Mirko Tutino
Segretario PD di Cavriago

venerdì 25 settembre 2009

CAVRIAGO HA IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI

Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il registro comunale dei testamenti biologici.
Dei 10 consiglieri espressione del PD 8 hanno sostenuto il SI al Registro, 2 si sono astenuti.
Cavriago come punta avanzata dei diritti - di Mirko Tutino
Un passo in avanti verso l'Europa: il registro dei Testamento Biologico rende Cavriago una punta avanzata nel riconoscimento dei diritti delle persone. Una simile iniziativa nel 2006 era stata lanciata dalla Fondazione di Umberto Veronesi. Dal 1° gennaio 2010 qualsiasi cittadino di Cavriago potrà depositare in Comune una propria dichiarazione di intenti sui trattamenti terapeutici di fine vita. In assenza di una legge nazionale il registro di Cavriago non è nè illegale nè folkloristico.

Rispetta la Costituzione (che agli articoli 13 e 32 sancisce la libertà di scelta degli individui) e scongiura l'ipotesi che si ripetano lunghe battaglie legali e politiche come quella avvenuta su Eluana Englaro. Se è vero che un solo Comune non può emanare una legge sul Testamento Biologico è pur vero che un'istituzione può riconoscere un diritto ai propri cittadini e lanciare un messaggio al Parlamento perchè la futura legge non sia quella che vuole Gasparri, che imporrà a tutti una certa scelta. Le volontà contenute nel Testamento Biologico, al contrario, potranno essere cambiate dall'interessato in ogni momento e lasciano la libertà di seguire le proprie convinzioni o la propria fede.

Tanti credenti, infatti, sono a favore della libertà di scelta. Spiace che il centrodestra sia uscito dall'aula per protesta per le mie affermazioni. Non c'è nulla di offensivo nel ricordagli che i valori cristiani non possono essere utilizzati strumentalmente in queste occasioni per poi essere dimenticati quando si parla della vita privata del premier. Il folklore non è il nostro registro, ma la doppia morale (quella pubblica per i cittadini comuni e quella privata di un solo cittadino) che loro difendono.
Intervento di Paolo Burani

Nell’affrontare l’argomento oggetto della mozione, è inevitabile che ognuno di noi si senta coinvolto ed interrogato negli aspetti più profondi, intimi, della propria coscienza e della propria etica. Da qui la difficoltà, la complessità, la delicatezza dell’argomento. Credo che questo mio sentire sia comune a tutti, o almeno a tutti coloro che si interrogano privi di pregiudizi, di gabbie ideologiche, dovute a rigidità mentali o furberie politiche.

Non riesco a semplificare argomenti e problemi , come quello del testamento biologico, che oltre al dato del sentire profondo della nostra interiorità, frutto dell’educazione, della cultura, della nostra visione della vita e della “cose ultime”, e per altri, della propria spiritualità, hanno notevoli complicazioni di carattere medico-scientifico, riguardanti l’uso della medicina moderna, delle tecnologie. Complicazioni dovute anche alla conoscenza approfondita e precisa delle terminologie, spesso usate a sproposito.

Queste mie prime considerazioni mi portano già a dire con estrema chiarezza che il dibattito politico deve essere connotato da sobrietà e serenità; deve essere privo di ogni tipo di strumentalizzazione e banalizzazione; deve essere la conseguenza di approfondimenti, riflessioni, conoscenze, volontà di trovare soluzioni condivise. Il fine non deve essere portare a casa vittorie ad uso propagandistico.

Per questo motivo non si possono affrontare simili argomenti da una parte con furore laicista, coniugando tutto in termini di contrapposizione alla Chiesa Cattolica o comunque di contrapposizione ad un sentire di carattere religioso, inneggiando ad un libertarismo assoluto; e dall’altra parte con furore integralista, volendo imporre ad uno Stato scelte e posizioni religiose e farle diventare leggi.

In questo senso si aprono due questioni: la prima, il concetto di libertà. La seconda : i limiti a questa libertà. La società nella quale noi siamo inseriti è una società plurireligiosa, multiculturale, secolarizzata. Si pone così il problema: una legge può sostituirsi all’individuo? Ed un altro problema : come viene formulata una legge ? Una legge deve fare riferimento a tutti, ma se tutti la pensano in modo così variegato da essere addirittura contraddittorio, come è possibile formulare una legge? Basta una maggioranza? Oppure anche la legge formulata dalla maggioranza, se vuole essere fondata su una convivenza democratica, deve lasciare spazio anche al pensiero delle minoranze? E comunque, al di là di maggioranza e minoranze, esiste un criterio cui può far riferimento la legge nel suo articolarsi? Tale criterio può essere solo ed esclusivamente l’individuo nella sua totale ed assoluta libertà oppure all’estremo opposto il criterio è Dio, il che comporterebbe uno Stato teocratico?
Tra i due estremi c’è lo spazio per un criterio: il bene comune, l’insieme di quei valori umani che si ritengono necessari per una convivenza pacifica, ordinata, con regole e limiti. Giustamente anche nella mozione ci si è basati sulla Costituzione, base della nostra convivenza, a cui dobbiamo sempre fare riferimento. E il rispetto della Costituzione mi porta ad affermare che lo Stato di fronte alle scelte della vita si deve fermare. Deve porre in atto tutti i mezzi legislativi per garantire che non vi siano abusi, illeciti, ma poi deve fermarsi. Da quel punto in avanti c’è la persona, con la sua coscienza, il suo sentire più intimo. Sulle coscienze e soprattutto sulle coscienze che si alimentano dalla fede, in particolare la fede cristiana, interviene il magistero della Chiesa, nel suo campo proprio.
Che deve essere rispettato, non solo quando parla per difendere ed aiutare gli immigrati stranieri; per dar voce ai poveri del mondo, ai diseredati, ai perseguitati; per denunciare le ingiustizie sociali; ma anche quando interviene in difesa della vita in tutti i suoi aspetti, in tutti i suoi momenti, dal concepimento alla morte.

Sta poi a noi, alle singole persone, e alle istituzioni formate dai nostri rappresentanti, fare proposte per legiferare e per ordinare la convivenza delle persone, fare sintesi, trovare le soluzioni, nel rispetto di tutte le sensibilità.
Il nostro sforzo deve essere quello di favorire un dibattito alto, una riflessione profonda, creare le condizioni perché il legislatore possa produrre regole e leggi che facciano crescere ed avanzare la nostra società e consentano ad ogni coscienza di essere libera e rispettata.

Proprio per favorire questo dibattito non mi convincono strumenti come i registri comunali, come quello proposto questa sera. Sono forzature che, come dicevo all’inizio, hanno più a che fare con gli intenti propagandistici, che ribadisco devono essere lasciati fuori da una discussione di questo tipo.
Occorre quella misura, quella sensibilità che si deve avere quando ci si accosta alle cose “sacre”. E questo lo dico in riferimento ad una sacralità intesa in modo molto laico.
Occorre avere dei dubbi. Un conto è parlare e fare affermazioni, ed avere certezze, nella freddezza razionale di chi non ha vissuto certe esperienze direttamente o le ha vissute da lontano e un conto l’essere in condizioni di fine vita o viverle da vicino, magari con protagonista non un anziano ma un bambino.

Il modo migliore per affrontare la questione penso sia quello di avere il senso dei limiti dell’uomo.
Non posso imporre il Calvario a nessuno, lo posso scegliere come credente. E così non posso permettere all’uomo di essere onnipotente, posso invece creare una società con regole e tutele.

Per queste considerazioni il mio voto sarà di astensione.

mercoledì 23 settembre 2009

A CAVRIAGO VINCE FRANCESCHINI

Dopo due serate in cui gli iscritti PD di Cavriago hanno dibattuto sulle tre mozioni si è arrivati al voto. La discussione è stata costruttiva ed orientata, al di là delle diverse posizioni in campo, al bene del paese e del Partito. Ecco i risultati.

Elezione del Segretario Nazionale, 105 voti validi.

Bersani 43 - 41%
Franceschini 57 - 54,5%
Marino 5 - 4,5%

Eletti alla convenzione provinciale.

Mozione Franceschini 7 : Burani Paolo, Salsi Stefania, Ottolini Marco, Zani Maria Luisa, Cabassi Gabriele, Maioli Gina, Immovilli Paolo. Mozione Bersani 6: Mirko Tutino, Maura Bardi, Vincenzo Delmonte, Enrica Testa, Federico Amico, Cinzia Terenziani. Mozione Marino 1: Andrea Bonacini.

Elezione del Segretario Regionale, 104 voti validi.

Bonaccini 46 -44,9%
Bastico 54 -51,9%
Casadei 4 - 3,2%

venerdì 18 settembre 2009

A CAVRIAGO IL TESTAMENTO BIOLOGICO

"Per testamento biologico si intende un documento legale che permette di indicare in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico."

Inizia così il testo di una mozione che sarà presentata congiuntamente dal gruppo di maggioranza di "Insieme per Cavriago" (Partito Democratico, Italia dei Valori e Partito Socialista") e da quello di minoranza di "Cavriago Comune". La mozione propone l'istituzione di registro, gestito e conservato dai servizi anagrafici del Comune, in cui ciascun cittadino potrà inserire la propria "dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”. Si tratta di una proposta simile al "living will" che dal 1991 è in vigore negli Stati Uniti e che consente a qualsiasi persona di poter decidere se accettare o meno l'accanimento terapeutico in caso ricadesse in stato vegetativo e non fosse in grado di esprimere nessuna volontà.

Del resto due articolo costituzionali sostengono questo diritto: l'articolo 13, che dichiara che "la libertà personale è inviolabile" e l'articolo 32, che "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

La mozione impegnerà quindi la Giunta a:

1) predisporre entro il 31 dicembre 2009 un modulo che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica, nel quale ogni cittadino interessato possa esprimere la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari sia in caso di malattia o lesione cerebrale irreversibile o invalidante sia in caso di malattia che costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione;

2) istituire entro il 31 dicembre 2009 un registro telematico che raccolga le dichiarazioni e a definirne il regolamento d’accesso;

3) trasmettere periodicamente le dichiarazioni raccolte ai Soggetti Istituzionali delegati per legge alla pubblicizzazione, nelle more della entrata in vigore di una normativa nazionale che regolamenti la materia: il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (affinché la dichiarazione venga inserita nella tessera sanitaria personale del dichiarante), l'ARSAN e l’Assessorato Regionale alla Sanità della Regione (affinché provveda ad istituire un registro provvisorio regionale, nelle more dell’entrata in vigore di una legislazione nazionale in materia), l'ASL competente per territorio (affinché anch’essa istituisca un registro provvisorio, nelle more dell’entrata in vigore delle leggi regionali e nazionali che regoleranno la materia), il medico di famiglia della persona che ha sottoscritto la Dichiarazione anticipata di volontà (affinché ne tenga debito conto in ogni momento del percorso medico-assistenziale della persona che ha espresso la volontà).

In molti si chiedono se un registro di questo genere, in assenza di una legge nazionale, abbia qualche utilità.

Beh, innanzitutto c'è da dire che se ogni Comune si muovesse in questo modo forse si farebbe una legge diversa da quella che oggi la destra vuole fare approvare. Un registro comunale è quindi un segnale politico ed istituzionale importante.

Secondariamente, fino a che non ci sarà una legge, il registro è un atto che stabilisce senza alcun dubbio la volontà del cittadino che si trovasse nelle condizioni in cui è stata Eluana Englaro e consente quindi di rispettare la volontà del malato senza che si attivino battaglie legali lunghe molti anni.

Questa proposta è quindi la dimostrazione che su temi di questo genere il PD può assumere delle decisioni e promuovere, con le altre forze di sinistra, iniziative atte a migliorare la condizione dei diritti in un paese così arretrato come il nostro.
Se la mozione passerà, dal 24 settembre Cavriago sarà una terra in cui i diritti delle persone potranno essere tutelati e rispettati di più che nel resto d'Italia.

mercoledì 16 settembre 2009

21 - 22 SETTEMBRE


Ci avviciniamo al 1° congresso del Circolo di Cavriago!
Lunedì 21 settembre e martedì 22 settembre gli iscritti al Partito Democratico saranno chiamati alla prima fase del lungo percorso che, con le primarie del 25 ottobre, definiranno il futuro del PD. Lunedì 21 settembre saranno illustrate le 3 mozione congressuali collegate ai candidati alla segreteria nazionale e regionale. Al termine della presentazione si avvierà di dibattito, che proseguirà anche martedì 22. Le urne per la votazione sulle mozioni si svolgerà nella sola giornata di martedì, dalle ore 21 alle ore 24,00.
Sono stati definiti anche i presentatori delle mozioni. Mirko Tutino presenterà la mozione Bersani - Bonaccini, Paolo Gandolfi la mozione Franceschini-Bastico e Andrea Bonacini presenterà la mozione Marino.

martedì 15 settembre 2009

AI NOSTRI LETTORI..

Dal 15 settembre abbiamo rivisitato senza troppe pretese il nostro blog..

Passata la pausa estiva gli aggiornamenti saranno nuovamente frequenti e saranno inseriti articoli sulla vita del paese, sul congresso e sulla situazione politica generale. Dal 15 settembre, inoltre, il blog è stato riaperto ai commenti liberi, sperando che non si riempa di affermazione rivelatesi false e calunniose, come avvenuto durante l'ultima campagna elettorale. Tra l'altro nessuno si è mai firmato nè ha chiesto scusa per queste affermazioni.