venerdì 15 ottobre 2010

Predicare tanto e razzolare male


Pubblichiamo l'articolo diffuso oggi dal gruppo consiliare di maggioranza Insieme per Cavriago.
Noi crediamo che chi viene eletto, chi si è guadagnato la fiducia dei cittadini, non la possa tradire in questo modo, e che il consigliere in questione dovrebbe perdere meno tempo a fare polemiche da cortile e a diffondere informazioni false, per dedicarsi con un minimo di serietà ed impegno agli incarichi che egli stesso ha accettato.

Davide Farella assenteista in Consiglio dell’Unione


Il consigliere Davide Farella, rappresentante delle minoranze, e da loro nominato, come Consigliere per l’Unione dei Comuni della Val d’Enza, dopo aver parlato per anni di giustizia, correttezza e rispetto delle Istituzioni, è il primo che manca di rispetto alle stesse, macchiandosi del grave peccato, male del nostro Paese, dell’assenteismo.

Dall’inizio della legislatura ha partecipato solo una volta (la prima) ai Consigli dell’Unione Val d’Enza senza giustificazione e senza motivazione.

Poiché i regolamenti dell’Unione prevedono che i consiglieri siano obbligati a dare giustificazione delle assenze, e posto che dopo un definito numero di assenze non giustificate il consigliere stesso dovrebbe essere rimosso dall’incarico, non vogliamo soffermarci su questi aspetti tecnici, e lasciamo al leguleio Farella il compito di addentrarsi noiosamente in questi meandri, sperando che sappia fare i conti con la propria coscienza. Il nodo vero, per noi consiglieri di maggioranza di Cavriago, è un altro.

A noi interessa il valore di quello che facciamo e di quello che significa il nostro ruolo per i cittadini. A noi è caro il tema della rappresentanza. In quella sede infatti il Consigliere Farella rappresenta tutta la minoranza di Cavriago, che l’ha nominato, quindi ha riposto in lui la sua fiducia, come suo rappresentante. Quella stessa minoranza che chiede fortemente spazi di confronto democratico, spazi che poi, quando ci sono, come in questo caso, vengono snobbati. Ma pare che nessuno, anche chi dovrebbe essere maggiormente interessato, se ne accorga. E' possibile che i suoi rappresentati non si siano accorti, o non abbiamo voluto dare valore, al fatto che dall'inizio del mandato il loro rappresentante non ha mai preso parte ai lavori del consiglio dell'Unione, e non gliene abbiano chiesto conto prima che glielo chiedessimo noi?

Tutti sappiamo quanto è difficile riuscire ad onorare gli impegni presi, strappiamo alla nostra famiglia e alle nostre vite il tempo che dedichiamo all'attività politica ma il rispetto che meritano le istituzioni di cui abbiamo scelto di fare parte, richiederebbe, quanto meno, l'umiltà di fare un passo indietro per tempo, piuttosto che l'arroganza di snobbare queste stesse istituzioni.

L'assenteismo è una piaga del nostro sistema politico e fa male dover riscontrare che non è un problema prettamente "romano" ma coinvolge tutti i livelli della politica.

In ragione di queste riflessioni vorremmo chiedere conto a Farella di questo:

- quale motivazione lo ha spinto ad un comportamento così irrispettoso dell'istituzione democratica che rappresenta l'Unione;

- dove è finito il suo interesse quasi maniacale per l’Unione dei Comuni, da lui per anni indicato, a parole, come strumento risolutore di tutti i mali e sostitutivo dell’azienda speciale;

- quali sono le sue intenzioni per il futuro rispetto alla sua partecipazione al consiglio dell'Unione, e se non ritenga che sia il caso, anche solo per una questione di decenza, di rassegnare le sue dimissioni;

- ritiene di potersi permettere di gettare fango su rappresentanti delle istituzioni, come ha fatto recentemente con l’assessore Mirko Tutino, mentendo sulla doppia indennità, e potere mettere in atto comportamenti irresponsabili e scorretti come questo?

Gruppo consiliare Insieme per Cavriago