venerdì 29 febbraio 2008

Dal giornalino del PD


















Il Partito Democratico è nato anche a Cavriago. 1324 persone hanno votato il 14 ottobre per la costituente nazionale ed altri 352 si sono presentati all’appello per scegliere il nuovo Segretario ed il Comitato di Cavriago. La nostra si è dimostrata una delle realtà più affezionate al nuovo partito ed in termini percentuali abbiamo superato quasi tutti i comuni della provincia.

Iniziamo quindi dicendo GRAZIE a tutti coloro che ci hanno dato la fiducia e hanno voluto iniziare con noi questo nuovo percorso. E la novità si è vista proprio con l’elezione del nuovo direttivo, dove oltre la metà dei candidati non proveniva da nessuno dei partiti precedenti. Sono stati diversi i trentenni eletti e hanno subito dimostrato di volersi impegnare per dare al loro paese un partito attivo, dinamico e impegnato sulle questioni che interessano alle persone.

Appena nato il PD deve subito affrontare una sfida importante: la campagna elettorale per la guida del paese. Noi crediamo davvero che si possa vincere. Il centrodestra ha perso il centro e ormai è diventato il club personale di un uomo che si candida per la quinta volta a guidare l’Italia. Noi abbiamo scelto come candidato premier una persona più giovane e, soprattutto, più fresca per affrontare i problemi che ha oggi l’Italia.

Abbiamo scelto di correre con un programma e con delle idee coerenti, ma non in solitudine. Abbiamo preteso che chi voleva allearsi con noi condividesse con noi la stessa idea di Italia ed un programma realizzabile, onde evitare di costruire un governo “Arlecchino” composto da 13 partiti. Non tolleriamo l’idea che si possa stare al Governo e allo stesso tempo fare dichiarazioni o scendere in piazza contro il Governo e pensiamo che questa sia stata una delle principali cause del fallimento dell’Unione.

Agli amici ed ex alleati della Sinistra Arcobaleno diciamo proprio questo: non possiamo fare un’altra alleanza destinata a non fare scelte, a non dire cose chiare.

E al gruppo “arcobaleno” di Cavriago, che ci chiede di esprimerci sulla laicità, rispondiamo che non ci mette in difficoltà parlare di temi etici. La laicità dello Stato è tra i nostri valori fondanti, e intendiamo la laicità come strumento per consentire a qualsiasi credo un confronto rispettoso di tutte le parti, che salvaguardi il ruolo delle istituzioni come patrimonio di tutti. Respingiamo gli attacchi alla legge 194 e non abbiamo bisogno di lezioni sulla libertà da nessuno. Ogni idea “laicista” e radicale di questi temi non ha prodotto nessun avanzamento per il nostro paese. E’ una lezione da imparare. Così come è evidente che prendersela con noi non è il modo per evitare una deriva a destra del paese.

Per concludere, noi pensiamo davvero che l’Italia si possa cambiare.
SI PUO’ FARE: “AS’POL FER”, come si dice dalle nostre parti.

Lo faremo anche da Cavriago, facendo la cosa che ci piace fare più di ogni altra: essere in mezzo alle gente e parlare con le persone, di qualsiasi idea politica e anche con gli scettici o con chi non si fida, perché aprire un dialogo anche con chi ha pareri differenti, discutere, confrontarsi, a volte anche litigare, è sempre meglio che parlare solo con i soliti noti che si conoscono già da anni. E’ quello che per troppo tempo è mancato ai partiti cavriaghesi. Un periodico per far sapere cosa facciamo ai cittadini (questo) ed una Festa Estiva (dal 17 al 20 luglio, all’Area Feste AVIS) pensiamo sia il modo per iniziare bene questa esperienza.

Mirko Tutino
Segretario del PD di Cavriago

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