lunedì 27 settembre 2010

Un esempio di onestà politica


Riportiamo qui sotto la nota che Mirko Tutino ha scritto su Facebook, in merito alla triste vicenda diffamatoria che Davide Farella e Luca Ficarelli hanno mosso nei suoi confronti.
Credo che non ci siano parole o commenti che, meglio della nota qui sotto, possano descrivere la poca serietà e la inesistente capacità politica della compagnia teatrale Cavriago Comune.

Ai lettori (non posteri in questo caso) l'ardua sentenza.

Da una nota di Mirko Tutino:
Dopo la mia nomina come Assessore in Provincia la lista civica Cavriago Comune non ha aspettato neanche una settimana per scrivere ai giornali urlando allo scandalo perchè, a loro dire, riceveri una doppia indennità. Sostengono che sia politicamente e moralmente inopportuno il mio doppio incarico di bi-Assessore e propongono anche che mi dimetta dalla carica di Consigliere Comunale.
Innanzitutto mettiamo in chiaro un aspetto. Io penso che la finanziaria 2009 sia da interpretare in questo senso: chi è assessore sia in Comune che in Provincia, anche se per poco tempo, deve rinunciare ad una delle due indennità. Qualcuno dice che non sarei obbligato a farlo, ma siccome non riuscirei a guardarmi allo specchio, senza nemmeno pormi il problema ho chiesto nel giorno stesso della mia nomina di non ricevere più alcuna indennità in Comune. Sul tema indennità non ho altro da dire. Ad un Consigliere Comunale bastava poco per verificare, bastava sollevare il telefono e comporre il 0522-373411 e chiedere di Emanuele Pecora, responsabile dell'Ufficio Personale del Comune. Lui ha seguito tutta la pratica amministrativa e sa che cosa ho fatto.
Seconda questione: incompatibilità politica tra le due cariche. Io credo esista e per questo ho proposto al Sindaco le mie immediate dimissioni. Il Sindaco mi ha chiesto di rimanere alcuni giorni ancora per illustrare alle minoranze ed al Consiglio la variante al PSC e RUE avviata lo scorso aprile ed in corso di completamento. Il Sindaco ritiene che sia opportuno che chi ha seguito il percorso illustri la variante e, nel frattempo, lui opererà per trovarmi un sostituto. La variante ha già avuto, nel mese di agosto, il parere formale della Giunta provinciale (c'è la delibera agli atti) e pertanto, essendo stato nominato in Provincia il 17 settembre, nessuno può parlare di interferenze in Provincia per favorire Cavriago. La variante dovrebbe arrivare in Consiglio a Cavriago a ottobre e nessun atto del Comune di Cavriago in questo lasso arriverà in Provincia. In caso ci fosse stata la possibilità di trovarmi, dalla Provincia, a giudicare atti del Comune di Cavriago, non avrei esitato a lasciare subito l'incarico di assessore a Cavriago. Peraltro credo sia opportuno dire che è necessario attendere ottobre non per questioni politiche, ma per il completamento degli elaborati tecnici e grafici che accompagnano la variante.
Ad ogni modo l'impegno in Provincia è gravoso e spero di essere sostituito a Cavriago quanto prima, così che oltre al Sindaco ci sia anche un Assessore titolare della delega con piena disponibilità di tempo.
Ultima questione, il Consiglio Comunale. Preso come sono dal nuovo ruolo in Provincia non ho avuto modo di riflettere se avrò, la sera, il tempo due/tre volte al mese per continuare ad esercitare il mio incarico di Consigliere. Ne parlerò con il PD, con la prima dei non eletti e con il gruppo consigliare e poi vedremo insieme il da farsi. Non è un problema di Cavriago Comune. E comunque credo si debba ricordare che il gruppo PRC-Progetto Sociale (da cui è nata Cavriago Comune) nella passata legislatura ha avuto un gruppo consigliare monco, in quanto uno degli eletti regolarmente non era presente in Consiglio Comunale. Non c'è da stupirsi se, da 3 consiglieri, gli elettori nel 2009 hanno deciso di ridimensionare quella forza politica a soli 2 consiglieri, con tanto di guadagno del centrodestra. Nel passaggio 2004-2009, al contrario, il sottoscritto è passato da 120 a 207 preferenze personali. Forse non ho lavorato male, ma non spetta a me giudicare: siamo in democrazia.
Perchè non verificare se e come percepisca due indennità? Perchè uscire subito sulla stampa? Mettere falsità nelle orecchie dei cittadini, anche se non verificate, rientra pienamente nella delazione. Ormai è uno strumento di comunicazione politica, basti leggere Libero, il Giornale o ascoltare il TG1 di Minzolini. Si buttano lì accuse non verificate, così che intanto la gente le ascolti e si ponga tutti i dubbi del caso ("sono tutti uguali, fanno tutti schifo, sono tutti ladri") e poi il dado è tratto.. poi tocca a chi è oggetto di delazione difendersi. Lo schema Feltri-Belpietro-Minzolini da tempo ormai è utilizzato da alcune persone che si definiscono di sinistra a Cavriago. Un vero schifo.
Non so se li muova l'invidia, la speculazione politica o semplicemente se siano persone poco belle. Ad ogni modo vengo da una famiglia in cui l'onestà, l'attenzione all'uso delle risorse altrui (come quelle pubbliche) sono fondamentali. Potrò far bene o far male come politico, come amministratore, ma su questi aspetti davvero non transigo.

sabato 18 settembre 2010

COMPLIMENTI ASSESSORE!


Con orgoglio pubblichiamo anche noi la notizia della nomina di Mirko Tutino come assessore alla Pianificazione, Ambiente, Cultura e Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia.
Mirko è una persona che con impegno e passione ha scelto di occuparsi di politica, senza scendere a compromessi, dicendo sempre quello che pensa, ed agendo in primo luogo nell'interesse dei cittadini.
E' un politico vero, una persona competente e positiva, ed è raro oggi conoscere qualcuno con tanta lungimiranza e tanta capacità di analisi, di coinvolgimento, di ragionamento.
A Cavriago ha contribuito in larghissima parte alla nascita del nuovo partito, portando con se' gli insegnamenti ricevuti da chi l'ha preceduto ed allo stesso tempo mettendoci quella ventata di nuovo e fresco necessari per fortificare le idee e lo spirito delle persone intorno a lui.
Lo ringraziamo e siamo sinceramente contenti per lui, anche se non possiamo negare che ci sia un po' di malinconia, perchè sentiremo molto la sua mancanza.

Di seguito riportiamo le parole del segretario del Partito, Maura Bardi, all'indomani della nomina.


Caro Mirko,
sono veramente felice per te e penso di esprimere, con queste poche righe, il sentimento di tutti.
Ti faccio i migliori auguri e considero questo primo importante passo il trampolino per una brillante carriera che si sta prospettando e che potrebbe veramente dare una svolta alla tua vita.
La tua vita, il tuo mondo, quello in cui hai sempre creduto e che per il quale hai sempre lottato con le unghie e con i denti.
Ci mancherai a Cavriago, sicuramente.
Resta sempre quello che sei, puro negli ideali e negli obiettivi. Abbiamo bisogno di persone come te.
Un caro saluto e un grosso in bocca al lupo.
Maura

lunedì 13 settembre 2010

PAGARE TUTTI LA GIUSTA TARIFFA RIFIUTI



Nei prossimi giorni arriverà in Consiglio Comunale un tema che da qualche mese è sulla bocca di molti cavriaghesi. Ci arriva grazie ad una mozione della minoranza di Cavriago Comune (che per una volta solleva un problema di merito), ma nei giorni scorsi anche la CGIL era intervenuta sull'argomento.

Crediamo sia utile dire alcune cose sulle lettere che ENIA-IREN ha inviato a molti cavriaghesi per il recupero della Tariffa di Igiene Ambientale.

Nel 1994 venne cambiato il regolamento per il calcolo dei metri quadri su cui calcolare la bolletta dei rifiuti. Venivano aggiunti i balconi, le soffitte ed altri spazi prima non inclusi.

Di questo cambiamento vennero informati i cavriaghesi, molti, tuttavia, in buona fede non comunicarono alcunché al Comune. Inoltre va considerato che negli scorsi decenni si dichiarava una metratura senza fare troppe verifiche.

In questi anni è aumentata gradualmente la diffusione dei cassonetti stradali di raccolta differenziata, scelta che ha aumentato i costi di raccolta (contribuendo tuttavia a portare al 69% la raccolta differenziata sul territorio comunale).

E'stata costruita una nuova Stazione Ecologica a Corte Tegge, con conseguente aumento di costi. Inoltre da alcuni mesi il Comune ed IREN stanno adeguando gli impianti e le forme gestionali delle Stazioni Ecologiche al Decreto Ronchi, norma che impone investimenti e personale specializzato in sostituzione dei volontari. Altro aumento di costi.

Sono stati potenziati i servizi di spazzamento nel paese.

Come per qualsiasi altro servizio, sono aumentati i costi di gestione (adeguamenti contrattuali del personale, norme di sicurezza sul lavoro, costo di manutenzione dei mezzi ecc..).

L'insieme di questi nuovi costi può essere coperto in 3 modi: aumentare le tariffe a tutti (compresi quelli che da oggi pagano il giusto), finanziare i maggiori costi con il bilancio comunale (retto comunque dalle tasse dei cittadini) oppure recuperare da coloro che oggi non pagano quanto dovrebbero (ribadiamo, per varie ragioni), i nuovi costi.

Il Comune ed ENIA-IREN hanno deciso di percorrere quest'ultima strada, iniziando un'operazione di riequilibrio e perequazione dei costi del servizio chiedendo un sacrificio a chi oggi ha la tariffa calcolata su meno metri del devuto. Crediamo sia un'operazione dovuta, che va nella direzione dell'equità fiscale.
Qualcuno si chiede: perchè ora? Innanzitutto perchè ora, grazie all'informatizzazione catastale, è possibile per IREN leggere e confrontare le planimetrie delle abitazioni in formato digitale ed effettuare i calcoli delle superfici. Secondariamente perchè non è mai tardi per avviare operazioni di equità fiscale e le forze di sinistra dovrebbero essere le prime a sostenere iniziative di questo genere, anche quando coinvolgono loro iscritti o aderenti. Su questo piano noi con i nostri elettori, simpattizanti ed attivisti che ci chiedono chiarimenti stiamo parlando.Altra domanda: perchè andare indietro di 5 anni?
La legge lo impone e, soprattutto, più si recupera da chi per 40, 30 o anche solo 15 anni, ha avuto la tariffa applicata su metrature inferiori al dovuto e meno si può chiedere a tutti gli altri, anche per il futuro.Non crediamo che ci sia un'evasione di massa della Tariffa rifiuti, tuttavia c'è chi ha pagato e paga di più del dovuto proprio perchè a molti altri è applicata una tariffa più bassa di quella prevista dal regolamento.

giovedì 9 settembre 2010

DIRITTO DI PAROLA

Riportiamo questo lucidissimo articolo di Michele Serra sui fatti di ieri di Torino.

UN FUMOGENO, corredato da una batteria di urla e insulti, lanciato addosso al "sindacalista traditore" Raffaele Bonanni nel tentativo (riuscito) di impedirgli di parlare alla festa del Pd di Torino. Per evitare di spendere parole troppo scontate e troppo azzimate, partiamo dalle motivazioni degli aggressori, ragazzi dei centri sociali: "Riteniamo inaccettabile invitare alla Festa del Pd un personaggio come Bonanni, che dovrebbe tutelare i diritti dei lavoratori".

Impressionante riuscire a concentrare in una sola frase, e in un solo gesto, una così deragliante prepotenza. Primo: la festa del Pd è organizzata dal Pd, che come è ovvio invita chi ritiene più opportuno. Se uno non gradisce il cast degli oratori, va da un'altra parte. Non solo per buona educazione (che comunque non farebbe schifo) ma per rispetto delle scelte e dell'autonomia altrui: e questa non è forma, è sostanza.

Oppure i centri sociali, quando organizzano le cose loro, chiedono l'approvazione del Pd o di chicchessia? Secondo. Un dibattito pubblico nel quale tutti siano d'accordo non è solo una contraddizione in termini (i dibattiti riescono utili, e interessanti, solo se tra posizioni difformi). È anche un insulto all'intelligenza, un rituale conformista, rassicurante solo per chi ha la necessità piccolo borghese di sentirsi sempre d'accordo con chi è sempre d'accordo con lui. È da deboli avere paura delle idee altrui, da forti saperle affrontare a viso aperto.

Tra sentirsi comunità (interessati alle stesse questioni) e sentirsi tribù (interessati alle stesse certezze) c'è una bella differenza: e non certo a vantaggio della tribù.Terzo. Bonanni rappresenta milioni di lavoratori iscritti al suo sindacato. Spetta a loro e solo a loro, qualora lo decidessero, dargli la patente del "traditore". Si sa che la democrazia, nel sindacato come altrove, è una controversa, faticosa approssimazione: ma la più scalcinata delle pratiche democratiche, specie se conquistata in circa un secolo e mezzo di lotte e di repressioni come la democrazia sindacale, è mille volte meglio del presuntuoso esproprio di uno spazio pubblico (e democratico) da parte di un gruppetto che si autonomina, non si sa a quale titolo, avanguardia di classe.

Di autonominati, di arroganti e di Unti ce n'è già abbastanza al governo: l'opposizione non ne sente la mancanza.Quarto. A gongolare per l'episodio torinese (che si somma alla contestazione, meno incivile ma ugualmente sgradevole, a Schifani) sono da un lato gli aggressori che possono compiacersi delle proprie gesta; dall'altro quelli della curva opposta, come il ministro Sacconi al quale non è parso vero scaricare sulle spalle del mitissimo (fin troppo) Pd la responsabilità dell'accaduto.

E' matematico, ed è un calcolo antico ormai di un paio secoli: l'estremismo è una benzina che brucia le idee e le energie (a volte anche la vita, propria e altrui) e lascia campo solo alla conservazione del potere.Nessuno è felice dell'estremismo, a parte gli estremisti, quanto i tartufi della conservazione e gli strateghi della restaurazione. Poiché l'estremismo si rinnova e si ripete, in forme diverse, di generazione in generazione, significa che quel calcolo elementare è troppo difficile da fare per i bambini iracondi che lanciano i fumogeni ai "traditori" e complicano la vita ai sindacati e agli operai che ci si riconoscono: come se non avessero già abbastanza problemi, e debolezze, e fatiche.

da http://www.repubblica.it/
8 settembre 2010

martedì 7 settembre 2010

IL MALEDETTO BISOGNO DI EROI


Sono storie come quella di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica (Sa) assassinato domenica, che dovrebbero occupare il dibattito politico.

Ogni volta che la criminalità organizzata viene colpita con un grande arresto o che vengono scovati i fondi esteri di un boss mafioso, la notizia ci viene presentata come se fosse stato inferto un colpo mortale al più grande dei mali del nostro paese. Poi viene assassinato il Sindaco di un Comune campano impegnato nel combattere l'abusivismo, nella denuncia di chi lucra su una cattiva gestione dei rifiuti o nella valorizzazione a favore della propria comunità (e non della Camorra) del patrimonio pubblico.

E'stato assassinato perchè ha fatto ciò che qualsiasi amministratore dovrebbe fare, perchè ha svolto normalmente il suo lavoro. E'stato ucciso perchè ha tentato di restituire al termine "politica" il suo significato. Del resto uccidere Angelo Vassallo è stato semplice, come sempre è quando gli eroi sono persone normali.

Brecht scriveva "beato il paese che non ha bisogno di eroi". Nel nostro paese, purtroppo, gli eroi sono stati necessari per far emergere il potere e la pericolosità della criminalità organizzata. L'Italia ne ha avuto bisogno perchè sono le situazioni più crude e scioccanti che muovono l'opinione pubblica, che quasi sembra non rendersi conto che nel nostro paese, ancora nel 2010, esistono posti dove essere persone, o amministratori, normali significa trasformarsi in eroi.

Da amministratore, da persona impegnata in politica, sento il bisogno di andare oltre l'indignazione e la solidarietà. Credo non sia più rinviabile un impegno per superare i nostri confini territoriali e riprendere un rapporto con le comunità locali del mezzogiorno che, senza stare sotto i riflettori e quindi rischiando molto di più, hanno scelto di essere amministrate da persone oneste come Angelo Vassallo.

La nostra attenzione e la nostra presenza, anche fisica, è l'unica strada per dare un significato al concetto di unità nazionale, sempre più ridimensionato da un Governo che punta a frammentare gli interessi del nostro paese facendoci credere che il problema della criminalità organizzata sia un problema di altri.

Ecco una proposta che il centrosinistra potrebbe presentare: non più fondi statali per lo sviluppo del mezzogiorno trasferitii senza controlli, ma un vero e proprio patto tra comunità locali per la diffusione di buone pratiche e di progetti per rendere più ricche le comunità delle regioni dove è forte la criminalità organizzata. Patti da stipulare con quelle amministrazioni che non hanno componenti collusi e che si devono tradurre in progetti da progettare e realizzare insieme, partendo dalle esperienze positive già realizzate.

Armiamoci della nostre buone pratiche, della passione nel rispondere ai problemi dei nostri concittadini, dello spirito di servizio e partiamo, perchè c'è ci sono amministartori e comunità locali che hanno bisogno di non rimanere soli. Perchè nella solitudine, anche se siamo nell'Europa del 2010, le persone normali possono morire.
Mirko Tutino
Assessore all'ambiente del Comune di Cavriago

giovedì 2 settembre 2010

LA POLITICA FATTA PER GIOCO

Sul blog del Circolo di Rifondazione è apparso un post titolato "riflessioni di settembre". Un post carico di interrogativi e di riflessioni sul presente politico nazionale e locale che stimola, in questo caso in senso costruttivo, qualche riflessione di risposta.

Colpisce, infatti, la durezza con la quale Rifondazione dichiara "per noi mai più impegni di governo". Noi crediamo che la rinuncia, locale o nazional,e di un Partito alla competizione per il governo renda inutile l'esistenza stessa del Partito e della politica.

Davvero è possibile pensare, nel 2010, che la sola testimonianza e la mobilitazione (peraltro ben lontana dall'essere di massa) sia sufficiente a cambiare le cose? Non è forse che il governo comporta responsabilità, sacrifici ed impegni che Rifondazione non è stata e non è in grado di sostenere nei confronti dei propri elettori? Meglio considerare la politica come un Hobby, un simbolo da mettere sulle magliette o un manifestino da appendere in camera?

C'è un punto, invece, molto condivisibile nel post di Rifondazione. E cioè che "elezioni o no" sia necessario contrastare la cultura dominante in questo paese. Una cultura che noi non crediamo sia "figlia" del berlusconismo, ma madre. In questo paese sono passati per 30 anni (anche prima dell'arrivo del Berlusca) solo messaggi orientati all'individualismo, al consumo sfrenato, ad una visione ben poco solidaristica dei rapporti sociali. Il terreno ideale per l'arrembaggio della destra che, a diffenza di noi, si è dotata di sapienti e spietati intellettuali della comunicazione e del marketing. Il libro di Max Panarari in questo senso è davvero da leggere (e ci torneremo sopra in futuro) perchè descrive con lucidità ed intelligenza tutti questi aspetti.

Un aspetto che deve completare la riflessione (che l'amico Panarari non ha mai taciuto in tanti altri suoi articoli), tuttavia, è che la forza di questa destra risiede in due mali della sinistra, schiacciata tra chi ha fatto dell'antiberlusconismo una professione e propone una sinistra elitaria e fuori dal mondo, e chi ha perso l'ambizione di pensare ad una società alternativa. Se non partiamo dalla consapevolezza che anche noi, anche il modo "tafazziano" di pensare di tutto il nostro centrosinistra ", abbiamo reso più forte Berlusconi, siamo perdenti in partenza.

Il post si conclude lanciando un concorso di idee per "riparare" le bruttezze della fontana di Via Repubblica. Al di là dei pareri estetici su quest'opera, vorremmo fare una domanda.

Negli ultimi anni Rifondazione è stato il motore di un modo di fare politica (ben riassunto dalle liste civiche di Progetto-Sociale nel periodo 2004-2009 e di Cavriago Comune oggi) teso a colpire, per abbattere e sostituire, il ruolo del nostro Partito nel governo del paese. Un'opposizione ben poco costruttiva e tutta orientata su scontri personali, menzogne e comunicati stampa. Un'azione che è costata a tutto il centrosinistra il 20% di voti. In questi mesi da Rifondazione sono arrivate alcune riflessoni costruttive ed anche il tono del blog è diverso rispetto agli scorsi anni. Ma nulla è cambiato in Consiglio Comunale.

Allora ci chiadiamo: è forse possibile che anzichè lanciare concorsi sulla fontana o riflettere, come studenti delle superiori affascinati dai testi sacri del marxismo, sul capitalismo globale, Rifondazione possa avere con il resto del centrosinistra un confronto di merito sul governo del nostro territorio e sulle sfide che abbiamo di fronte? E'pensabile che i partiti, oltre all'essere luoghi sani di mobilitazione politica, gastronomica o di intrattenimento (vedi le feste estive) diventino anche sede per riflessioni mature ed un pò meno scontate sulla nostra piccola (ma tanto, tanto importante) realtà? Non è forse quello che ci chiedono i tanti cavriaghesi che sono ancora interessati alla politica ed alla vita pubblica del nostro territorio?