martedì 23 dicembre 2008

BUON NATALE


L'adesione alla nostra iniziativa è stata straordinaria. Circoli, iscritti di tutta Italia e tanti cittadini (soprattutto a Cavriago) ci hanno sostenuto. Siamo stati in grado di scuscitare nella gente l'entusiasmo che le vicende del Partito nazionale avevano fatto disperdere. Del resto il Partito vero è quello fatto dai 12 milioni di elettori del PD, dai 3,4 milioni di fondatori che hanno affollato i gazebo in tutte le piazze d'Italia il 14 ottobre 2007. La nostra scelta è stata vista come un atto coraggioso di chi vuole bene al Partito e vuole vederlo forte e competitivo con il centrodestra. Bene, a questo punto non possiamo lasciare che la cosa si fermi. Crediamo si debba dare un segnale "fisicamente" visibile del nostro impegno. Nonostante il momento festivo troveremo il modo di sentirci e organizzare come andare avanti. Siamo in un momento di disorientamento in cui è importante che il rumore delle correnti che litigano sia silenziato da qualcosa di ancora più facile da sentire: l'opinione di chi si è stufato di come vanno le cose.

Nel frattempo auguri a noi tutti. Noi Italiani, che abbiamo il peggior Governo della nostra storia e viviamo un momento difficile. Auguri a tutte le famiglie che passeranno questo Natale con preoccupazione, perchè sono sempre di più le aziende che mandano i propri dipendenti in cassa integrazione e quelle che chiudono. Auguri ai tantissimi precari a cui scade il contratto il 31/12 e non sanno ancora oggi se sarà loro rinnovato. Auguri a chi il lavoro l'ha perso o chi non riesce a pagare la rata del proprio mutuo. Auguri a tutti, davvero tutti i cittadini di Cavriago, perchè passino un Natale felice.



giovedì 18 dicembre 2008

CHIUDIAMO I RUBINETTI VERSO ROMA



Il Comitato di Circolo del Partito Democratico di Cavriago ha maturato la scelta di non versare la quota di tesseramento destinata al Partito nazionale. Pensiamo sia una forma di protesta legittima nei confronti di un gruppo dirigente che non sta facendo il proprio lavoro e che sta deludendo i 12 milioni di elettori che ad aprile scorso hanno scelto il PD. E'una scelta contro l'immobilismo e che chiede al Partito di essere unito.

Crediamo che la passione politica e la partecipazione con le quali oltre 3 milioni di persone si sono recate al voto il 14 ottobre 2007 sia stato totalmente tradito. Se siamo arrivati a questo punto è perché coloro che sono stati eletti direttamente per costruire un progetto nuovo per la politica italiana non hanno esercitato la loro funzione, lasciando libero spazio all’iniziativa di capi-corrente e ai personalismi di vario genere. Oggi ci troviamo con un Partito in cui sono stati rinnovati solamente i livelli di base, mentre tutti i protagonisti sono rimasti gli stessi dei partiti preesistenti. Il ricambio delle classi dirigenti nazionali è ben lontano dal vedersi e la delusione dell’elettorato è palpabile.

Come se tutto ciò non fosse già abbastanza deludente, le inchieste giudiziarie in diverse regioni del sud dimostrano l’esistenza di gruppi dirigenti locali del PD che concepiscono l’amministrazione pubblica come un modo per fare affari. Noi, che in questa terra abbiamo una tradizione di passione ed impegno civico, non possiamo stare in silenzio e per questo chiediamo:

1) Un’azione incisiva da parte del Segretario nazionale e dei Segretari regionali, che ha ricevuto un mandato dagli elettori, al fine di eliminare ogni personalismo interno al PD (correnti, gruppi di potere) e si trovi la strada per assumere una posizione unitaria su questioni fondamentali per il nostro paese;

2) Le dimissioni dal proprio incarico e l’espulsione dal PD di amministratori che non hanno saputo gestire la cosa pubblica (vedi questione rifiuti nella Regione Campania e nel Comune di Napoli) o che hanno responsabilità di varia genere in inchieste giudiziarie;

3) L’utilizzo delle primarie per scegliere i candidati alle elezioni europee del 2009 e la totale esclusione dalle liste di chiunque abbia inchieste a proprio carico;

4) Un’azione di opposizione da parte dei gruppi parlamentari che abbiamo votato che si ponga l’obiettivo di rappresentare un’alternativa al Governo. Gli elettori devono vedere progetti diversi, altrimenti saranno altri a occupare lo spazio dell’opposizione che gli elettori hanno assegnato al PD.

La scelta del Circolo di Cavriago è molto forte ma se sarà seguita anche da altri pensiamo possa essere l’unica in grado si cambiare qualcosa. Non ce la sentiamo di chiedere, con la nostra faccia, a centinaia di cavriaghesi la sottoscrizione di una tessera destinata a sostenere il Partito nazionale, che non riesce a uscire dal guado. Il PD non ha solo una responsabilità verso i propri militanti, ma ce l’ha anche nei confronti del paese perché è l’unica vera alternativa all’attuale maggioranza.

Chiediamo che quello che ogni elettore del PD si aspetta venga fatto in tempi brevi e per questo non verseremo ai livelli superiori la quota di ciascuna tessera destinata a finanziare le iniziative decise a Roma.

Mirko Tutino

Segretario del Circolo PD di Cavriago

martedì 16 dicembre 2008

COSI' NON VA

Pensiamo che il risultato di ieri in Abruzzo meriti un commento. Non abbiamo problemi a dire quello che pensiamo che non funzioni.. proprio perchè vogliamo cambiare le cose.
Hanno votato solo il 53% degli elettori, ha vinto l'alleanza guidata dal Pdl con il 48,8% contro il 42,7% del centrosinistra (tutto unito per l'occasione) e, soprattutto, il Pd crolla dal 32 al 19,6%, regalando all'Italia dei Valori uno straordinario 15%. E'oggettivo che l'inchiesta che ha messo alla sbarra la quasi totalità della Giunta e del Consiglio Regionale targati Del Turco e Pd abbia avuto un effetto devastante in queste elezioni, fatte con due anni di anticipo sui tempi naturali proprio a causa dell'arresto del Presidente della Regione. L'arresto di D'Alfonso (sindaco del Pd di Pescara e Segretario regionale del Partito) di questa notte indica che per la classe dirigente del Pd in Abruzzo, ma non solo, è notte fonda. Non c'è da stupirsi della vittoria del Pdl, che per quanto coinvolto nelle inchieste ha aspettative molto diverse da parte del proprio elettorato. Ma il crollo del Partito non deve essere minimizzato.C'è una delusione profonda tra chi ha votato Pd lo scorso aprile verso l'intera classe dirigente del Partito. C'è uno scollamento gravissimo tra i Circoli e Roma, tra le classi dirigenti del nord e del sud. In questo senso ci permettiamo di fare alcune semplici osservazioni:

1) Prima di tutto la trasparenza e l'onestà: non possono trovare spazio, indulgenza e solidarietà nel nostro Partito coloro che sono sottoposti a inchieste giudiziarie. Non ci possono essere compromessi su questo punto, di nessun genere.

2) Secondo: buon governo. A Trento si è vinto con un larghissimo margine, perchè il Pd lì ha ben governato. Un mese dopo l'Abruzzo ci ha punito. Dal nostro Partito gli elettori si aspettano classi dirigenti credibili e capaci di gestire la cosa pubblica. In passato questo, come il punto precedente, erano punti qualificanti della sinistra. Oggi in moltissime realtà d'Italia non è così.

3) Serve il coraggio di scegliere. Stanotte, valutando il voto in Abruzzo a caldo, Di Pietro ci ha "insegnato" che è stato punito il Partito del "ma anche". Ha ragione: sulle questioni centrali della politica (la crisi economica, la giustizia, gli scioperi dei lavoratori) non ci può essere un Segretario trampoliere che non assume nessuna linea per evitare di infastidire qualcuno. I Ds hanno agonizzato per anni per tenere insieme una coalizione di 10 partiti. Ora che c'è un unico grande Partito non può andare nello stesso modo.

4) O soluzione la troviamo noi o è finita. Di Pietro, per quanto possa gioire del suo meritato 15% in Abruzzo, non può essere il campione dell'opposizione. La Sinistra radicale è composta da tanti partitini, il più grande dei quali, il Prc, ieri ha preso il 2,8% e a livello nazionale è stimato poco sopra il 2.

5) O Veltroni riesce a gestire questo Partito e risolvere le questioni sul campo o si faccia da parte. E'molto dura da dire, soprattutto perchè in lui abbiamo tutti riposto grandi aspettative.

In politica non esistono buchi.. e quelli lasciati vengono sempre riempiti. Queste cose le scriveremo alla Direzione nazionale e le diremo in ogni sede utile. Abbiamo a cuore il futuro del nostro Partito e dell'Italia e non vogliamo rassegnarci a vedere questa destra governare per un'eternità.

PS: Elena Montecchi sarà candidata alla carica di Sindaco di Guastalla. E'difficile vedere dirigenti nazionali che hanno ricoporto incarichi di Governo accettare candidature difficili per far giocare al centrosinistra la migliore partita possibile.. soprattutto in comuni di provincia così distanti dai riflettori romani. A Guastalla la partita dura.. In bocca al lupo Elena!

giovedì 11 dicembre 2008

BREVI DA CAVRIAGO..

Si sono concluse le 7 assemblee ed oltre 100 persone hanno partecipato al percorso di ascolto che il PD di Cavriago ha organizzato, nelle ultime 6 settimane, in vista della composizione del programma di governo per la prossima legislatura (2009-2014). I partecipanti hanno suggerito un sacco di stimoli interessanti, che in questi giorni stanno componendo un “primo quaderno programmatico”, che a gennaio, richiamando le persone a discutere su tutti i temi, inizierà a tramutarsi in una vera e propria bozza di programma. Parallelamente il Partito Democratico ha iniziato un confronto con Socialisti e Verdi, partiti che fanno parte della maggioranza. Nonappena sarà pronto questo primo “quaderno” lo pubblicheremo sul blog, allo scopo di raccogliere contributi e suggerimenti anche on line e via mail. Pensiamo che quando si parla del futuro di Cavriago gli incontri programmatici, i loro esiti e la definizione del programma debbano essere pubblicizzati e sottoposti ad un confronto con gli elettori e per questo pensiamo sia utile pubblicare la prima parte di un lavoro.. sebbene ancora embrionale.

Domani sciopero!! Il PD cavriaghese sostiene l’iniziativa della CGIL contro il totale inattivismo del Governo su questa crisi economica. Circolano dati molto preoccupanti: 6000 sui circa 50000 operatori del settore metalmeccanico della nostra provincia sarebbero in cassa integrazione e anche il commercio, così come il settore dei servizi, iniziano a dare segni di grandissima sofferenza. Alcune grandi aziende, anche molto solide, si sono avviate o si sarebbero avviate alla procedura della cassa integrazione. Quando la crisi colpisce una regione ed un territorio come il nostro significa che siamo proprio alla frutta. Nel mentre Il premier dice che la colpa è della solita sinistra disfattista e sostiene la necessità di accrescere i consumi. Con quali soldi? Con i suoi? Siamo in un paese in cui ci si indebita anche per le vacanze o per la retta della palestra ed il capo del Governo, invece di proporre piani per la crescita delle opportunità occupazionali e per il sostegno al reddito, propone una elemosin-card e qualche sgravio fiscale ad una fascia limitatissima della popolazione. E tutti i precari? E tutto il lavoro dipendente che oggi è a rischio? Nulla. Parafrasando Troisi: Non ci resta che scioperare.
Scuola: ieri sera si è tenuto il Consiglio Comunale aperto sulla scuola. 40 partecipanti (un ottimo risultato, dato che la media di presenza ai consigli è di 3-4 persone), quasi tutti appartenenti al mondo della scuola. A parte gli interventi militanti (da centralismo democratico) dei rappresentanti del PDL, la stragrande maggioranza degli intervenuti ha espresso grande preoccupazione per il futuro della scuola pubblica. Nonostante gli oltre 240.000 euro di interventi del Comune sulle scuole di Cavriago (servizi e progetti didattici per le scuole), la riduzione degli organici desta grande preoccupazione. Stando ai tagli della Finanziaria, potrebbe dequalificarsi o scomparire il tempo pieno, ridursi il numero di insegnanti di sostegno, sparire ogni attività didattica integrativa. Oggi però colpo di scena: il Governo annuncia che gran parte dei provvedimenti proposti saranno rivisti. Una vittoria per chi si è mobilitato su questo tema e la dimostrazione che anche l’azione locale, se diffusa, può portare a dei risultati.

giovedì 4 dicembre 2008

DELMONTE RINNOVA IL SUO IMPEGNO PER CAVRIAGO


Il Sindaco di Cavriago, Vincenzo Delmonte, ha espresso alla Segreteria del PD cavriaghese la propria disponibilità ad essere ricandidato. La Segreteria, in sintonia con quanto emerso da una riunione del Comitato di Circolo, ritiene che il Sindaco in questi cinque anni abbia compiuto un ottimo lavoro e pertanto la disponibilità di Vincenzo Delmonte viene accolta con entusiasmo. In questi cinque anni sono state compiute scelte molto importanti, che hanno migliorato la qualità di vita dei cittadini di Cavriago. Ogni decisione è stata assunta con grande collegialità e la maggioranza può vantare di non aver mai dovuto affrontare divisioni interne o gestire l’abbandono di qualche consigliere.

Vincenzo Delmonte nel 2004 ha guidato per la prima volta una lista unitaria delle forze dell’Ulivo (prima l’Ulivo era diviso in tre gruppi, due delle quali all’opposizione) ed il bilancio di questa nuova esperienza di governo è straordinario. Se oggi il Partito Democratico di Cavriago è tra i più forti e vitali della provincia, il merito va anche a questa esperienza di governo. Al Sindaco il Partito Democratico riconosce il merito di aver fatto fare un salto di qualità all’Amministrazione Comunale di Cavriago e pertanto la sua ricandidatura consentirà di andare avanti in questa direzione. Come prevede il regolamento provinciale delle candidature del PD, la ricandidatura del Sindaco sarà formalizzata in un’assemblea degli iscritti già fissata per il 31 gennaio 2009.

Nel frattempo proseguirà il percorso di costruzione del programma di legislatura iniziato con le 6 assemblee di ascolto realizzate nei mesi di ottobre e novembre, che hanno visto la partecipazione di circa un centinaio di elettori del PD interessati a contribuire al programma. Nei prossimi giorni saranno anche avviati gli incontri per la definizione delle alleanze e prioritariamente saranno contattati i partiti che compongono l’attuale maggioranza cavriaghese: Socialisti e Verdi.

L’obiettivo del PD cavriaghese è quello di coinvolgere gruppi, cittadini ed associazioni nella definizione del programma per la prossima legislatura. Oltre il 50% del gruppo dirigente del PD cavriaghese ha iniziato a fare attività politica con il nuovo Partito: le nuove esperienze avranno spazio in questo percorso che ci porterà ad eleggere i nuovi amministratori di Cavriago.

lunedì 1 dicembre 2008

COME VANNO A FINIRE LE COSE..


Dal 1°settembre le scuole dell'infanzia, l'asilo Nido, il centro bambini (insieme a tutti i servizi rivolti alle scuole elementari e medie) sono gestiti da "CavriagoInfanzia", l'Azienda Speciale Comunale creata dal Comune per poter consolidare ed accrescere la qualità dei servizi rivolti ai più piccoli.

La scelta di costituire questa Azienda Speciale nasceva da due esigenze: ridurre la precarietà del personale (il 45% di chi lavorava negli asili era dipendente di aziende private a cui, nel 1997, era stata affidata parte del servizio) e consentire un ampliamento dei servizi rivolti alle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo era necessario costituire "CavriagoInfanzia" perchè il Comune ha le mani legate dalle leggi nazionali in materia di nuove assunzioni. Mantenendo le cose così come erano, l'unica strada possibile sarebbe stata l’affidamento a privati di un'intera scuola dell'infanzia. Noi abbiamo voluto mantenere le nostre scuole pubbliche, allo scopo di garantire anche per il futuro la qualità dei servizi da tutti riconosciuta.

Ciò nonostante, la nascita dell'Azienda Speciale "CavriagoInfanzia" è stata accompagnata dalle solite polemiche di Rifondazione Comunista - Progetto Sociale, che ha accusato la Giunta di voler "privatizzare le scuole". Erano presenti anche loro nella Commissione Consigliare ed hanno avuto modo di conoscere tutti i limiti imposti dalle leggi nazionali, tuttavia hanno continuato a raccontare la bugia della privatizzazione fino all'ultimo (basti leggere l'ultimo numero di Paese Nostro). Troppo spesso in politica si portano le polemiche sui giornali allo scopo di avere un pò di visibilità mediatica e, passata la notizia, nessuno di prende la briga di verificare come sono andate a finire le cose. Questo modo di fare politica andando sui giornali e scordandosi dei fatti, evidentemente non la fa solo Berlusconi. Rifondazione Comunista - Progetto Sociale diceva bugie quando terrorizzava genitori e insegnanti parlando di privatizzazione ed ora le prove sono sotto gli occhi di tutti. L'anno scolastico è iniziato e le scuole non sono state privatizzate, anzi, è successo esattamente il contrario.

Se a giugno oltre il 40% delle insegnanti di sezione era dipendente di una cooperativa, questa percentuale a settembre è stata azzerata e tutte le insegnanti di sezione hanno un contratto di tipo pubblico. A ciò si deve aggiungere che in questi mesi si sta procedendo alla selezione di personale a tempo intedeterminato, allo scopo di dare continuità ai bambini assumendo le insegnanti con contratti pubblici ancora più stabili. Le ausiliarie dipendenti del Comune sono rimaste le stesse, ma sono state riqualificate e lavorano più a contatto con i bambini. Inoltre sono state aumentate le attività dell'atelierista, che è ora lavora anche nelle sezioni di Nido. La cooperativa ha mantenuto in gestione i servizi di pulizia e di riassetto (con lo stesso numero di ore di appalto che aveva prima), gli educatori di supporto ai bambini con deficit ed i servizi del tempo lungo, del tempo estivo e del centro bambini.

Questa breve descrizione dimostra che la nascita dell'Azienda Speciale "CavriagoInfanzia" ha consentito di mantenere pubblici i servizi per l'infanzia e, per il futuro, consentirà di ampliare i servizi e dare risposta alle famiglie che oggi sono escluse dal Nido o che chiedono orari o periodi di apertura più completi di quelli di oggi.

I nostri servizi per l’infanzia, che in questi 10 anni sono rimasti sospesi tra l’essere un servizio pubblico e l’avere una forte presenza dei privati, oggi hanno la garanzia di continuare a ed essere un servizio comunale. Il Comune di Reggio Emilia da anni non attiva più servizi comunali, affidandosi sempre più a delle cooperative. Anche a Barco di Bibbiano, a pochissimi chilometri da noi, un’intera scuola è stata affidata a privati senza che Rifondazione Comunista scrivesse un solo comunicato ai giornali. Cavriago invece avrà moltissime nuove insegnanti assunte stabilmente con lo stesso contratto delle loro colleghe più esperte. La storia e l’esperienza di chi ha costruito i nostri servizi potrà essere trasferita ad una nuova generazione, dando una prospettiva a lungo termine e di qualità per i servizi rivolti ai più piccoli.


Gruppo Consigliare Uniti per Cavriago


PS: Le "Unioni di Comuni" hanno gli stessi limiti di spesa dei Comuni che la compongono (sentenza del 25 ottobre della corte dei conti lombarda). La proposta (del PRC) di affidare alla Val d'Enza i nostri asili, oggi avrebbe automaticamente comportato la privatizzazione del servizio.

mercoledì 19 novembre 2008

POLITICA CON/SENZA PASSIONE


I casi dei senatori Villari e Latorre di queste settimane devono avviare una fase di rigetto. Il nostro Partito è nato sull'esigenza di un rinnovamento della politica, sul bisogno di ripartire coinvolgendo le persone. Oggi ci si aspetta un'azione di opposizione decisa, capace di dare una speranza ai tanti italiani che vivono con preoccupazione il loro futuro. Molte aziende, anche nel nostro territorio, stanno risentendo (e ne risentiranno ancora di più l'anno prossimo) delle pesanti conseguenze della crisi economica e milioni di persone sono terrorizzate da quello che potrebbe accadare al loro posto di lavoro.

Il Governo nel frattempo non fa nulla per affrontare seriamente la crisi economica non parla di piani per affrontare l'ondata che l'Italia vivrà soprattutto l'anno prossimo, anzi si impegna per fare credere alle persone che per l'Italia la situazione non è e non sarà grave - cercando di fare passare il messaggio che il merito è suo. L'opposizione si concentra da settimane sulla nomina del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Sembra quasi che tutti i partiti siano più preoccupati di come organizzare il business che ruota intorno agli intrallazzi tra la politica e la Tv pubblica, piuttosto che impegnarsi sui problemi reali del paese.

Il Pd dell'Emilia-Romagna ha fatto pervenire ai nostri Circoli dei bellissimi manifesti con l'immagine del nuovo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la scritta "Il mondo cambia". Gli Stati Uniti potranno cambiare perchè avranno un Presidente che ha dato nuove speranze alle persone parlando di un America diversa e di come il futuro possa portare con sè nuove opportunità per chi è in difficoltà. I biglietti di Latorre ci inducono a pensare che parte della nostra classe dirigente a Montecitorio e a Palazzo Madama preferisce invece occuparsi del proprio piccolo mondo, fatto di tattiche, equilibri e interesse nel mantenere il proprio ruolo.

C'è una generazione di politici, ed anche di nostri rappresentanti, che ha smesso da tempo di credere in una società migliore. Possiamo anche formulare programmi interessanti e credibili, ma senza sollevare nelle persone l'ambizione che la politica possa davvero cambiare la loro vita, purtroppo non conquistermo mai il cuore di questo paese. Ecco quindi perchè serve una fase di rigetto, il rifiuto di una politica fatta senza passione. Villari è stato espulso, ed è stato un buon inizio. Non ne avevamo bisogno. Non abbiamo bisogno nemmeno di Latorre e di chiunque metta davanti piccoli interessi di bottega ad un progetto più grande.
A proposito di passione.. 700 ragazzi hanno votato a Reggio alle primarie di Generazione Democratica.. una straordinaria partecipazione. Con 397 voti, pari al 57,5% è stato eletto Coordinatore Federico Montanari, un ragazzo di 22 anni che studia ingegneria e ha iniziato a fare politica al Liceo Spallanzani. Ha intorno a se un gruppo motivato, che saprà rendere la giovanile del PD un soggetto autonomo, capace di discutere i problemi del nostro tempo. Fino ad oggi così, forse, non è stato. La passione e la voglia di fare di Federico sono il futuro del PD, i vari Latorre devono essere il passato.


Dal Circolo PD di Cavriago un grande augurio a Federico Montanari.


lunedì 17 novembre 2008

NON SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO


Continuare ad avere una scuola di qualità non è un argomento di destra o di sinistra e per questo ci aspettavamo un'attenzione unanime da parte del Consiglio Comunale di Cavriago. Il Consigliere del PDL, Ivaldo Casali, invece si è limitato a fare della propaganda, sbandierando argomenti come "il grembiule come simbolo d'ordine" o rievocando "quanto era bella una foto di classe del 1946 in cui 34 bambini sono ritratti con un'unica maestra".

Nel frattempo i tagli del Governo ridurranno gli insegnanti di Cavriago da 38 a 22, saranno eliminati molti educatori di sostegno ai ragazzi con deficit ed il tempo pieno, che oggi da risposta a oltre 250 famiglie di Cavriago, viene messo in discussione. Nelle scuole di Cavriago circa il 10% degli alunni è di provenienza straniera ed anche i bambini che necessitano dell'educatore di sostegno sono in crescita. Un solo insegnante non potrà affrontare questa situazione, tantopiù se vengono eliminate le risorse per i progetti didattici aggiuntivi che a Cavriago sono tanti e di grande qualità.


PRC-Progetto Sociale ha proposto delle integrazioni all'ordine del giorno (accolte della maggioranza) e l'ha votato. Su un argomento così importante, per una volta, si è riusciti a trovare compattezza tra chi vuole contrastare l'azione di questo Governo. Rifondazione ha proposto una netta presa di posizione anche contro la proposta del deputato Cota di introdurre le classi separate e la programmazione di un Consiglio aperto (ai primi di dicembre) per discutere nuovamente la questione anche con insegnanti e genitori. Casali ha già fatto sapere che in quella sede si avvarrà di un "esperto" che venga a prendere le sue difese. Si sa che le sue informative sono sempre a senso unico ed un dibattito con altri "soggetti pensanti" lo atterrisce. In un qualche modo anche gli esponenti locali del PDL sono tutti replicanti berlusconiani.

C'è il rischio che il Comune, per i prossimi anni, debba fare la parte dello Stato e mantenere la gestione ordinaria delle nostre scuole. Viene messa in discussione la qualità nella didattica e saranno compromessi servizi importanti che oggi rispondono alle esigenze delle famiglie. A quel punto vedremo se Casali ed il PDL sapranno rispondere a questi problemi concreti con la propaganda da Istituto Luce messa in scena nell'ultimo Consiglio Comunale. La citazione della foto del 1946 è emblematica: Casali non si è accorto che il mondo è cambiato.

martedì 11 novembre 2008

GIOVANI DEMOCRATICI

Venerdì 21 novembre ci saranno le primarie per far nascere i “Giovani Democratici”, l' associazione giovanile del Partito Democratico. Saranno elezioni in piena regola: si voterà per il Segretario nazionale, per le Assemblee costituenti regionali e nazionale, per il Coordinatore Provinciale e per quello di Circolo (nel nostro caso la Val d’Enza). Per saperne di più sui programmi dei candidati alla segreteria nazionale potete visitare il sito.

http://primariegd.ilcannocchiale.it/

Un’associazione che unisca i Giovani del PD è fondamentale: solo attraverso la partecipazione di persone nuove è possibile avviare quel ricambio generazionale che può migliorare la politica ad ogni livello. I problemi della scuola, dell’università, del lavoro precario o quelli relativi ad uno sviluppo sostenibile possono essere affrontati molto meglio dalle giovani generazioni, che vivono sulla propria pelle una situazione più instabile e più difficile di quella dei genitori.

Domenica 16 novembre alle ore 20,30

Parco Manara (Bibbiano) – Assemblea dei Giovani PD della Val d’Enza. Saranno presentati i candidati a Segretario Provinciale e si raccoglieranno e disponibilità per chi vuole dare una mano nel Circolo della Val d’Enza.

Venerdì 21 novembre

Dalle ore 15,00 alle 19,00
Votazione – Seggio a Cavriago in Piazza Zanti 3 (portone di fianco all’edicola)

Dalle 19,00 alle 22,00

Aperitivo e Festa (il seggio rimarrà aperto) presso il Parco Manara di Bibbiano.

I candidati alla carica di Coordinatore Provinciale sono 2: Federico Montanari e Marco Vicini. Ecco i loro indirizzi internet per saperne di più sul loro programma.

http://federicomontanari.blogspot.com/

venerdì 7 novembre 2008

CON ROBERTO


Roberto Saviano è quotidianamente minacciato dai boss della camorra e vede limitati la libertà di poter lavorare, la possibilità di vivere la sua esistenza di cittadino, il diritto di coltivare gli affetti e le amicizie. La vita e la sicurezza di Saviano riguardano noi tutti, difenderle significa proteggere la libertà e l’onore del nostro Paese. La criminalità organizzata che Saviano a descritto in Gomorra purtroppo non esiste solo in Campania, Calabria o Sicilia. Come la trasmissione "report" ha avuto il coraggio di denunciare, anche nel nostro territorio si sono insediate numerose attività di reciclaggio di denaro sporco. Il PD ha proposto, unitamente a tutta la maggioranza di Uniti per Cavriago, una forte presa di posizione del Consiglio Comunale, che voterà un ordine del giorno il prossimo 12 novembre. Sotto riportiamo un estratto dell'ordine del giorno. Anche la Biblioteca Comunale si è attivata: il 30 novembre numerosi lettori volontari cavriaghesi leggeranno in staffetta i brani di Gomorra, così da creare una vera e propria maratona di solidarietà. L'iniziativa aderisce all'appello della trasmissione Farenheit, che ha lanciato per prima una campagna di solidarietà a Saviano.



CONSIGLIO COMUNALE DI CAVRIAGO
Ordine del giorno di sostegno a Roberto Saviano.

Premesso che


lo scrittore Roberto Saviano ha denunciato le azioni criminali del clan dei casalesi nel libro “Gomorra”, scrivendo quello che nessuno aveva il coraggio di dire e per questa ragione, come confessato e subito smentito da un pentito, i camorristi avrebbero deciso di ucciderlo entro Natale,

il Capo dello Stato lo ha prontamente difeso dichiarando che le minacce del clan sono una sfida alla cultura e alla coscienza civile del Paese,

oltre alla voce di Napolitano in questi giorni abbiamo ascoltato l’appello dei sei premi Nobel “Lottiamo per Saviano”, ai quali si sono uniti: scrittori, intel- lettuali e semplici cittadini; in diverse città si sono poi organizzate maratone di lettura del suo libro.

Dichiariamo il sostegno del Consiglio Comunale di Cavriago a Roberto Saviano e chiadiamo;

che lo Stato faccia ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra;

un impegno di tutte le istituzioni a combattere la malavita organizzata anche nel nostro territorio, nel quale recentemente ha insediate molte proprie attività.

Uniti per Cavriago

mercoledì 5 novembre 2008

INDOVINA CHI FARA' IL PRESIDENTE?


"If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible, who still wonders if the dream of our founders is alive in our time, who still questions the power of our democracy, tonight is your answer,"

Queste sono le parole con cui Barack Obama ha descritto, a caldo, la sua straordinaria vittoria elettorale. In molti, anche tra chi sperava in una vittoria di Obama, erano convinti che gli elettori bianchi avessero taciuto nei sondaggi il proprio razzismo latente e tradito il candidato afroamericano nelle urne.

Così non è stato. Anzi, è meglio dire che così è stato solo negli stati in cui lo schiavismo e la segregazione sono rimasti nella testa della maggioranza della popolazione. Stati come l'Alabama o il Mississippi(ricordate M. burning?) hanno regalato a Mc Cain percentuali bulgare, non previste nei sondaggi, ma questo dato è stato ampiamente bilanciato dai sette milioni di nuovi elettori che si sono iscritti al voto solo per sostenere il cambiamento. Una sorta di guerra di secessione è stata messa in scena con la Democrazia.

Almeno per una volta, quella decisiva, l'ottimismo della volontà a battuto il pessimismo ed il cinismo della ragione e la svolta degli USA c'è stata ed una svolta decisamente orientata a sinistra. Abbiamo già detto molto su quanto sia importante anche solo simbolicamente l'elezione di Barack Obama: da oggi c'è un filo robusto che lega il sud del mondo all'Occidente. Ma soprattutto ora c'è un Presidente ed un Congresso democratici ed il cambiamento dovrà essere tangibile ed i simboli, per quanto importanti, non basteranno.

Gli Stati Uniti contano molto nel mondo. Un Presidente americano orientato a non usare la forza per risolvere in maniera imperiale i problemi dovuti alla povertà ed alla disuguaglianza, che abbia a cuore l'ambiente e che metta fine ad una visione del liberismo utile solo agli speculatori serviva anche a noi, che siamo così lontani. In Italia un cambiamento così grande per ora non è a portata di mano. La nostra classe politica non può esprimere una figura carismatica e trascinante come Barack Obama. Serve un forte ricambio generazione e serve una politica che ritorni a fare sognare. Obama è riuscito a portare avanti un progetto grazie alle primarie e alle tante persone che lo hanno sostenuto. Noi crediamo che le primarie siano l'unico strumento per avviare rivoluzioni di questa portata anche nella triste e stantia classe dirigente italiana.

Saremo illusi, ma la scintilla di questa elezioni basta a riscaldare molti cuori che si sono raffreddati. Yes, we can, urlavano in oltre 100000 a Chicago stanotte. Il primo passo si è fatto, ora è il momento di fare gli altri.

Una cosa è già sicura: chi ha dei figli o pensa nel proprio futuro di averne, da oggi ha un motivo in più per pensare che il loro futuro sia migliore del presente.

LA STORIA SIAMO NOI

Abbiamo seguito questa notte elettorale americana. Ora è vero. Non sembrava possibile. Ma Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti e anche i suoi avversari lo hanno riconosciuto. Il congresso USA avrà una solida maggioranza democratica e questo dato aiuterà il nuovo presidente a realizzare il suo programma. Ora il mondo ha una speranza. Noi ci crediamo e questo risultato ci da un grande stimolo a lavorare per un'Italia più giusta. L'America è un paese capace di cambiamenti come questo. Comprendiamo le lacrime di Jesse Jackson e di tutti coloro. che dagli Usa come dai paesi più poveri hanno visto in Obama la speranza di un mondo migliore.

giovedì 30 ottobre 2008

VERSO IL REFERENDUM

La maggioranza di Uniti per Cavriago proporrà al Consiglio Comunale del 12 novembre un ordine del giorno a difesa della scuola pubblica. Anche i genitori si stanno mobilitando e invitiamo tutti i cittadini di Cavriago a sostenere queste iniziative di sensibilizzazione e di protesta. La realtà scolastica di Cavriago è particolarmente positiva: sono tantissime le attività integrative realizzate dai ragazzi. Gli insegnanti di Cavriago hanno sempre lavorato perché la scuola offrisse il massimo ed il Comune è intervenuto con pesanti interventi a potenziamento dell’attività didattica.
Oggi il Governo, da Roma, e senza coinvolgere nessuno, decide di fare cassa risparmiando sull’educazione: uno dei settori che più dovrebbe essere salvaguardato. Le realtà che funzionano e che investono sulla scuola, come la nostra, saranno colpite dai provvedimenti partiti da Roma, alla faccia dell’autonomia e del federalismo. Vogliamo portare la discussione in Consiglio Comunale perché le scuole di Cavriago sono un bene di tutti i cavriaghesi, anche di quelli di centrodestra. Nelle prossime settimane sosterremo anche a Cavriago la raccolta firme per il REFERENDUM contro il Decreto Gelmini. Ciò che i numeri del Parlamento hanno approvato, sarà bocciato dagli italiani.



ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DELLA SCUOLA PUBBLICA

Il Consiglio comunale Cavriago

valutato il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, che reca “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;

e considerato

che per esplicita dichiarazione del Ministro Mariastella Gelmini, così articolata: “Abbiamo approvato una Finanziaria che prevede risparmi ingenti nella scuola intorno ai 7 miliardi di euro, e il 30% dei risparmi che realizzeremo con la finanziaria verranno reinvestiti nella scuola”, i tagli alla scuola non rispondono a criteri di qualità e nemmeno di razionalizzazione della spesa, e servono invece almeno per il 70%, far quadrare i conti della Finanziaria;

che sono disposti dal Governo tre anni di fortissima riduzione dell’investimento educativo, culturale e di solidarietà sociale;

che, in particolare, con il ritorno ad un unico maestro in ogni classe, sono diffusi i timori di vedere una scuola povera, ben diversa e peggiore di quella che hanno vissuto i genitori dei bambini che entreranno nelle scuole elementari;

che in tal modo si sottraggono ai bambini e alle bambine le competenze ed il sapere dei maestri specializzati e molte ore di scuola, perché si riduce l'attuale orario di lezione abbassandolo a 24 ore settimanali, rendendo impossibile affrontare le situazioni di disagio o le problematiche connesse all’integrazione;

che un unico docente dovrà insegnare tutto ciò che ora viene garantito da 3 docenti appositamente formati e specializzati;

che permane una condizione di incertezza per il tempo pieno, forse sostituito da alcune ore in più, solo se ce ne saranno le condizioni, e senza, ad ora, certezza dei finanziamenti;

che quella riguardante il maestro unico appare la decisione più grave di una politica contro la scuola che, fra disposizioni e annunci, vede un taglio di enormi dimensioni del numero degli insegnanti e misure demagogiche usate come “specchietto per le allodole” quali sono il voto di condotta o il grembiule;

che i tagli previsti dalla Finanziaria causeranno il taglio di 87.000 insegnanti, 43.000 Amministrativi Tecnici e Ausiliari, 7 miliardi e 800 milioni di investimenti sull’edilizia scolastica, l’eliminazione di 121 scuole nella sola Emilia Romagna ed una drastica riduzione del numero di insegnanti di sostegno;

che nell’Istituto comprensivo di Cavriago questi tagli potrebbero causare la riduzione da 38 a 22 unità del corpo insegnante della scuola, con il risultato di perdere risorse fondamentali per garantire una scuola di qualità ai cittadini di Cavriago;

che la scuola è una priorità assoluta ed un bene di tutti perchè ha successo, ha successo tutta l'Italia, nella certezza di interpretare i sentimenti dei cittadini di Cavriago, una comunità che investe molto per l’istruzione, l’educazione, la formazione, e che vuole una scuola libera e moderna, un ambiente educativo sicuro e ricco di opportunità.

Il Consiglio comunale

esprime il proprio fermo dissenso circa le scelte del Governo e del Ministro, che possono indebolire irreparabilmente la struttura stessa della scuola, la sua presenza nel territorio, la sua funzione di promozione sociale e culturale;
rileva inoltre come il Governo imponga, da solo, in tempi di discussione sul federalismo, una scuola tagliata, arretrata e con meno cura dei bambini e della loro crescita;

sostiene l’iniziativa del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Cavriago finalizzata a segnalare alle famiglie le conseguenze del decreto sulla vita quotidiana delle nostre scuole;

ed invita dunque la Giunta a proseguire il proprio impegno per la qualità della scuola:

consolidando ed ampliando i servizi di assistenza scolastica;

continuando ad investire su progetti didattici di qualità quali sono quelli contenuti nel “Protocollo d’Intesa tra Comune e Istituto comprensivo” con particolare attenzione a tutti quei progetti di sostegno dell’integrazione e di supporto alla diversa abilità;

continuando ad investire sull’edilizia scolastica, allo scopo di dare la massima qualità possibile agli ambienti destinati all’educazione dei piccoli cittadini di Cavriago;

promuovendo nel confronto con gli altri enti locali del territorio reggiano, con la Regione e con i Parlamentari, un’azione a sostegno della Scuola Pubblica perché non sia penalizzata nelle scelte contenute in questa e nelle prossime leggi finanziarie dello Stato.

lunedì 27 ottobre 2008

Siamo tanti...


DSCN1705
Inserito originariamente da enrigio
..talmente tanti che non riescono neanche a contarci!


Se cliccate sulla foto potete vedere l'album della giornata direttamente su flickr. buon viaggio a roma!

Abbiamo aggiunto altre foto (28/10), e aspettiamo che ne arrivino altre. Guardate!

mercoledì 22 ottobre 2008

IL MAESTRO UNICO


Stamattina i quotidiani di proprietà del premier avevano avvisato (“qualche calcio nelle parti molli sarà un prezzo giusto per ripristinare la legalità democratica”), a mezzogiorno è intervenuto lui stesso: manderà la polizia nelle scuole e nelle università occupate. Dopo le accuse verbali, le querele e le denuncie la protesta nelle scuole italiane diventa improvvisamente “eversione” ed il Governo si prepara ad una reazione dura.

Nei giorni scorsi i docenti dell’Istituto Comprensivo di Cavriago hanno, in maniera quasi unanime, sottoscritto un documento di denuncia verso i rischi che corre la scuola anche a Cavriago. Nella nostra iniziativa del 7 ottobre lo abbiamo detto a chiare lettere: 16 insegnanti in meno, la riduzione dell’attività didattica, dei sostegni ai bambini con deficit e tante, tante risorse in meno. Dobbiamo aspettarci che i firmatari del documento siano “schedati” come eversori?

La solidarietà al mondo della scuola sarà presto portata dal PD e dalle altre forze della maggioranza cavriaghese in Consiglio Comunale.

Per l’Italia è un momento nero, sotto diversi punti di vista. La manifestazione di sabato diventa importantissima per segnalare a questo paese che ci sono, al di là dei sondaggi, tantissime persone vere che non hanno nessuna intenzione di vedere un paese senza una scuola pubblica, senza una giustizia uguale per tutti e con più diseguaglianza sociale. Stiamo raccogliendo adesioni per la manifestazione da tantissime persone che non hanno alle spalle militanze di partito e che ci hanno contattato semplicemente perché hanno voglia di farsi sentire.

Per Roma abbiamo ancora qualche posto.. chi volesse partecipare può dircelo immediatamente scrivendo a pd.cavriago@gmail.com o telefonando al 339-7817101. La partenza sarà alle 5,15 dal parcheggio del Centro Commerciale Pianella.

venerdì 17 ottobre 2008

CHANGE WE CAN BELIEVE IN


I bookmakers ieri hanno parlato. Giocando un dollaro su Obama si vincono 10 centesimi, su Mc Cain se ne portano a casa 5. Mercoledì sera c'è stato il terzo duello televisivo (quello che in Italia, caso unico nel mondo occidentale, ci è stato negato per la paura di Berlusconi di apparire di fianco ad un candidato con 20 anni in meno e tanti argomenti in più) ed i sondaggi indicano un ampio di stacco a favore del candidato democratico.

A questo punto inizia la volata finale.
Il giornalista "americanologo" Beppe Servergnini ha detto che fino a che Barack Obama non metterà piede dentro la Casa Bianca, lui non ci crederà. Ha tremendamente ragione. Obama disegna un America ben diversa da quella di Bush e Mc Cain: investimenti sulle fonti energetiche alternative (non su petrolio e nuclerare), fine delle guerre preventive, sanità e istruzione pubbliche e politiche fiscali a sostegno dei ceti medi e bassi (il 95% degli americani) e non di chi ha già molto.
Leggendo i programmi potrebbe apparire scontato il vantaggio di Obama: in un paese dove l'economia finanziaria è diventata quasi più importante di quella reale sono milioni gli americani che oggi stanno rischiando il posto di lavoro grazie alle politiche neo-liberiste e senza regole dei repubblicani. E senza un lavoro, in America, si perde la casa e l'assistenza sanitaria. Tuttavia quasi mezza america vive in Stati che hanno abbandonato lo schiavismo a forza e, ancora oggi, hanno ristoranti ed esercizi pubblici riservati ai soli bianchi. Ovviamente anche questo peserà nelle urne e l'ipocrisia impedisce ai sondaggi di rilevare questo fattore.

L'America del film "Mississippi Burning" che abbiamo proiettato in Piazza a luglio, esiste ancora. Obama ha origini keniote e anche fuori dall'America, al di là del suo programma, rievoca l'idea di un riscatto di chi è stato sempre stato messo da parte e lancia un messaggio di cambiamento radicale, per quanto simbolico. Quali meccanismi o favolose aspirazioni può innescare un Presidente di origini africane negli Stati Uniti? Fino ad oggi è stata solo materia di fiction (mi ricordo Morgan Freeman recitare la parte del presidente in un thriller), dal 4 novembre potrebbe diventare una realtà.

C'è chi dice che è già un risultato il fatto che uno dei candidati dei due partiti principali sia afroamericano. Non siamo d'accordo: chi arriva secondo in un'elezione presidenziale americana non conta ed il mondo, se Obama perde, si ritroverà con un altro Presidente USA repubblicano e militarista, con una vice ultraconservatrice.
Si può essere cinici e pensare che anche con la vittoria di Obama cambierà nulla, ma non è così. Lo slogan di Obama è Change we can believe in. Proviamo a crederci. La mattina del 5 novembre, forse, ci sveglieremo con una grande notizia da oltre oceano.
NOTA: Stiamo organizzando una veglia (a lambursco e pop corn) per seguire su Sky l'andamento dello scrutinio MARTEDI' 4 NOVEMBRE. Da mezzanotte in avanti verranno diffusi i dati... Chi fosse interessato può scriverci all'indirizzo pd.cavriago@gmail.com

martedì 14 ottobre 2008

IL BICCHIERE MEZZO PIENO


La settimana scorsa Sinistra Democratica scriveva un volantino in cui attaccava a 360° l’operato della maggioranza di centrosinistra di Cavriago con toni degni della destra più aggressiva. Il PD, la forza che esprime 10 su 12 consiglieri di maggioranza e 4 su 6 componenti della Giunta, ha replicato con il post della scorsa settimana.

All’improvviso rispondono al Pd che siamo nervosi e che facciamo polemica sterile. Non siamo mai stati più tranquilli: il Pd si è misura con il consenso, esiste e fa politica tra i cavriaghesi anche senza fare volantini in polemica con altri. C’è chi ha bisogno di questo per emergere e ci dispiace molto per loro, soprattutto perché l’azione di opposizione al Governo nazionale viene indebolita.

L’attuale amministrazione viene accusata in questi volantini di essere “mediocre”, incapace di avere un progetto e responsabile di un presunto “declino” del paese.

Al di là dei paroloni e della presunzione di sapere sempre e comunque fare meglio, da chi ci accusa di essere “mediocri” non abbiamo mai ricevuto nessuna idea costruttiva diversa dalla semplice affermazione che quanto proponeva la maggioranza non andava bene, non era all’altezza e che tanto valeva lasciare le cose così come erano. Stare fermi e non fare nessuna scelta non ci è sembrato e non ci sembra un grande progetto per il futuro o quantomeno ci sembra un progetto molto poco originale.

Coesione sociale, tutela delle risorse ambientali, crescita dei servizi e capacità di rendere Cavriago ricca culturalmente hanno guidato l’azione di questa maggioranza di centrosinistra: ci spiace se chi rappresenta Sd pensa che Sdi, Verdi e PD non siano stati abbastanza bravi. Noi viviamo a Cavriago esattamente come loro e abbiamo gli stessi identici obiettivi.
Tuttavia proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto

Ci si può ancora confrontare su cosa è andato e su cosa non è andato, così come sta avvenendo in tante altre realtà della Provincia. Senza questo confronto SD e altri (ma degli altri non avevamo dubbi) hanno già iniziato 10 giorni fa una campagna elettorale “per cambiare chi guida il Comune”. Il solito gioco di chi attacca nel centrosinistra.. un gioco che fin'ora ha favorito solo la destra. Alla faccia della voglia di confrontarsi per il bene del paese.

Ma di tempo ancora ce n’è: si voterà in estate e ora stanno ancora cadendo le foglie. C'è tempo per parlare di proposte, idee e programmi e per noi questo è l’unico modo per condividere un progetto per dare a Cavriago ancora di più.

Se esiste questa volontà i nostri indirizzi sono noti.

mercoledì 8 ottobre 2008

LA CONFESSIONE

Lo confessiamo: abbiamo sostenuto il miglioramento del paese.

Dal volantino di Sinistra Democratica (la formazione creata dall’ex ministro Fabio Mussi) di Cavriago abbiamo tutti potuto capire alcune cose di questo “neonato” gruppo: sono contrari alla costruzione di nuovi marciapiedi dove non ci sono mai stati e sono contrari a rifarli a regola d’arte quando sono stretti, insicuri e pieni di buchi, sono contrari all’acquisto di Villa Sirotti (senza aumentare le tasse locali) per realizzarvi il nuovo Centro Culturale, sono contrari ad ogni progetto od iniziativa culturale del Comune perché pensano di avere idee molto migliori e di maggior "levatura intellettuale", sono contrari al fatto che il Comune abbia dato stabilità ai servizi per l’infanzia e reso totalmente pubblici i contratti degli insegnanti.

Ma, soprattutto, sono contrari ad un confronto con le forze che oggi compongono la maggioranza ed hanno iniziato apertamente la propria propaganda elettorale. Ci prendiamo quindi tutte le colpe. Lo ammettiamo:

Abbiamo sostenuto un progetto di riqualificazione del centro del paese, di messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali e di abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo condiviso l’acquisto di Villa Sirotti per mettere a disposizione dei cittadini un magnifico parco e realizzarci il nuovo Centro Culturale. Abbiamo sostenuto l’aumento delle risorse destinate alla cultura in maniera tale da realizzare servizi, spettacoli ed eventi culturali per tutti i cittadini e non solo per pochi. Abbiamo appoggiato (in sintonia con la CGIL) la nascita di un’Azienda Speciale del Comune per assumere con un contratto pubblico gli insegnanti del Nido e delle Materne e continuare ad avere servizi di qualità;

Preferiremmo vedere tanto impegno da parte di questa presunta “Sinistra” nella difesa dei ceti più deboli dalle scelte del Governo Berlusconi e preferiremmo vederli al nostro fianco davanti alle scuole di Cavriago a combattere le scelte del Ministro Gelmini.

Loro invece preferiscono candidarsi alla guida del Comune in contrasto con la stragrande maggioranza delle forze di centrosinistra.

Continuiamo a farci del male: Berlusconi ringrazia.

Su una cosa siamo totalmente d’accordo con il gruppo di Sinistra Democratica: il dibattito politico di Cavriago in questi anni è caduto in basso. Per questo risultato possiamo ringraziare chi preferisce fare polemica con volantini e comunicati stampa, non sapendo più, evidentemente, cos’altro dire ai cittadini.

Intanto ieri 30 persone hanno partecipato al dibattito sulla scuola, ascoltando le relazioni di Vaccari e di Chierici. C'è stato un bellissimo confronto e sono emerse le esperienze di chi, dalle elementari sino all'università, oggi deve affrontare le scelte disastrose di questo Governo. Il 25 ottobre scenderemo in Piazza anche per questo. Ci spiace essere rimasti gli unici, a Cavriago, a fare opposizione al Governo Berlusconi.

venerdì 3 ottobre 2008

RITORNO AL FUTURO


Il Partito Democratico propone dei gruppi di ascolto tematici per riflettere e ragionare, con chiunque fosse interessato a dare il suo contributo, su cos'è il nostro paese e di cosa ha bisogno per il futuro.
Di seguito il calendario degli incontri, che saranno preceduti da un'assemblea dove verranno descritte le caratteristiche sociali, culturali, economiche di Cavriago oggi.

Giovedì 23 ottobre 2008 - Sala del Consiglio
Il contributo del PD alla prossima legislatura: una riflessione sul futuro di Cavriago.
Relazione di apertura di Mirko Tutino.

Nella sala riunioni del PD in piazza Zanti:

Lunedì 27 ottobre - Scuola: servizi educativi di qualità per la Cavriago del futuro

Lunedì 3 novembre - Welfare: quali politiche sociali nei prossimi anni?

Lunedì 10 novembre - Ambiente, viabilità, infrastrutture e governo del territorio
cavriaghese.

Lunedì 17 novembre - Cultura e tempo libero: la cultura e i suoi riflessi sulla qualità della vita.

Lunedì 24 novembre - Sport: lo sport come opportunità per tutti i cavriaghesi.

Lunedì 27 novembre - Imprese e commercio: avere un’impresa a Cavriago.

lunedì 29 settembre 2008

CORRE LA LOCOMOTIVA..

Lo scorso mercoledì si è tenuto il Consiglio Comunale di Cavriago e tra gli argomenti all’ordine del giorno c’era la riorganizzazione di Act, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico della nostra provincia. In poche parole Act si trasformerà nell’agenzia per la mobilità della provincia cedendo la gestione delle linee ferroviarie e delle autolinee a due società della Regione Emilia-Romagna. Il ruolo di Act sarà quindi "solo" quello di pianificare e finanziare (con risorse degli enti locali) i futuri investimenti sul trasporto pubblico. Erano presenti il Presidente di Act Malagoli, il Direttore Vernaci ed un Consigliere della società regionale FER, Davoli.

Il nostro Consiglio Comunale, quindi, ha avuto l’occasione di discutere il futuro del trasporto pubblico del nostro territorio, riflettendo sul problema della mobilità, che oggi è percepito tra i principali problemi della nostra zona. In effetti basta vedere le code che si formano sulla Strada Provinciale 28 tra Reggio e Cavriago negli orari di punta per capire la dimensione del problema.

Tuttavia i mezzi pubblici che collegano Reggio a Cavriago non registrano dati di affluenza molto elevati. Sia il treno che l’autobus non superano i 100 utenti al giorno (media delle partenze e degli arrivi sommati e divisi per due), su oltre 9400 residenti. Questi risultati segnalano che i mezzi pubblici non sono utilizzati della stragrande maggioranza delle persone e continuano a essere convenienti solo per chi non ha la patente (studenti o anziani) o per chi non si può permettere l’automobile.

Il Partito Democratico in quella sede ha fatto alcune proposte, sostenendo la necessità di rendere i nostri trasporti pubblici appetibili per la maggioranza delle persone. Sebbene sia difficile pensare che chi ha diversi spostamenti da fare in poco tempo (per esempio le famiglie che devono portare i figli a scuola prima del lavoro), il mezzo pubblico potrebbe risultare più comodo e conveniente con alcuni investimenti finalizzati a velocizzare i tempi di percorrenza del tragitto casa-scuola o casa-lavoro.

1) Aumento del numero di treni da Cavriago a Reggio Emilia per raggiungere la frequenza di uno ogni 30 minuti (al minimo, uno ogni 15 minuti nelle ore di punta): investire sul treno è più conveniente che potenziare gli autobus perché il treno salta tutte le code e raggiunge la città in meno di 15 minuti, mentre i mezzi su gomma hanno gli stessi ostacoli del traffico automobilistico;

2) Potenziare e rendere più capillare i trasporti speciali per le scuole superiori (evitando a centinaia di adolescenti di doversi mettere sul motorino in direzione Reggio o Montecchio);

3) Ridefinire gli orari di arrivo e ritorno dei treno così da rendere comode sia le coincidenze trenino-autobus urbano che quelle trenino-treno FFSS;

4) Potenziare il trasporto urbano cittadino per renderlo più capillare e veloce negli spostamenti interni alla città (es: oggi treno + bus da Cavriago a Mancasale 45 minuti !!);

Queste ipotesi ci sono sembrate più pratiche e concrete di quelle proposte da altri gruppi intervenuti in Consiglio (allargamento della Provinciale 28, realizzazione di una ciclabile parallela alla Provinciale tra Codemondo e Reggio o allungamento della linea 1 da Foscato a Cavriago).

La mobilità è un tema strettamente legato alla qualità dell’aria (ambiente), ai tempi di percorrenza delle merci e dei lavoratori (economia) e, non ultimo, alla qualità complessiva della vita. Nel prossimo mandato amministrativo gli enti locali dovranno mettersi nell’ottica di investire molte risorse sulla nuova agenzia della mobilità cercando di affrontare quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza. Da questa scelta dipenderà la qualità della vita di tante persone e solo con investimenti importanti potremo raggiungere i livelli raggiunti in altre regioni d’Europa.


venerdì 26 settembre 2008

INIZIATIVA PUBBLICA


Cosa sta succedendo alla scuola italiana,
fino ad oggi considerata tra le migliori in Europa?


Ne discuteremo in un incontro pubblico

Martedì 7 ottobre - Ore 21,00 - Sala del Consiglio di Cavriago

Interverranno:

Gianluca Chierici – Assessore alla Scuola della Provincia di Reggio Emilia
Mirko Tutino – Assessore alla Scuola del Comune di Cavriago
Ivano Vaccari – Dirigente scolastico
Nei volantinaggi dei giorni scorsi davanti alle scuole di Cavriago, in tanti ci hanno fatto domande e hanno chiesto di organizzare un incontro per capire le scelte del Governo e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'attacco al futuro che Berlusconi sta mettendo in atto. Avremo l'Assessore Provinciale Giunaluca Chierici (che nelle scorse settimane ha denunciato i rischi concreti per la scuola reggiana dopo la sforbiciata della Gelmini) e Ivano Vaccari, che è stato Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Cavriago ed oggi è Preside a Fabbrico.

mercoledì 24 settembre 2008

SONDAGGI

Lunedì sera c’è stata una riunione della Direzione provinciale del PD. Nel corso di quell’incontro, in cui il Circolo di Cavriago è rappresentato da Paolo Burani e Mirko Tutino, il Segretario provinciale del PD, Giulio Fantuzzi, ha presentato i risultati di un sondaggio di Ipsos realizzato alla metà del mese di luglio sul Comune e sulla Provincia di Reggio Emilia. Gli intervistati sono circa 1000. Se ne era parlato anche nelle scorse settimane e alcuni quotidiani stamattina hanno pubblicato i risultati, che il PD provinciale ha deciso di rendere pubblici. Ecco i risultati della Provincia, che sono analoghi a quelli del Comune.
E’importante segnalare che sia il Sindaco di Reggio Del Rio che la Presidente della Provincia Masini ottengono risultati molto lusinghieri per quel che riguarda il giudizio sul loro operato.
Del Rio raggiunge il 68% di consenso su coloro che rispondono al sondaggio (60% sul totale) e Masini si ferma al 52% del totale, raccogliendo però l’81% di chi risponde al sondaggio (molta meno gente conosce il Presidente della Provincia). Sicurezza e traffico sono i problemi maggiormente percepiti e su cui la fiducia nei confronti degli amministratori è più bassa. La gestione dei servizi invece è il punto di forza delle amministrazioni, che ottengono percentuali di consenso astronomiche.
Il centrodestra ha sicuramente ancora il vento in poppa e la crescita della Lega era prevedibile. Sicuramente ci sarà chi accentuerà il calo del PD rispetto all’aprile 2008 (-2,5%). Tuttavia, considerata la luna di miele del Governo non ancora finita e considerato anche che prima della campagna del 2008 il PD aveva nei sondaggi circa 10 punti in meno del risultato effettivo, il dato non è per nulla negativo. Ciò va detto anche in considerazione del fatto che nel 2006 e nel 2004 il PD a Reggio Emilia (le forze che lo componevano) ha ottenuto risultati decisamente inferiori a quelli di questo sondaggio, realizzato in tempi di magra.
Nonostante non ci sia più voto utile e nonostante il contesto nazionale il PD consolida nella nostra città un elettorato pari a quasi il 50% dei consensi e, semplicemente in alleanza con Di Pietro, il rischio di un ballottaggio per il Comune di Reggio e per la Provincia è ancora lontano. Il PD continua a muoversi negli alti e bassi dell’ultimo decennio, senza traumi che forse tanti, dentro e fuori il partito, si aspettavano. Per ora vogliamo dare solo i dati… ci sarà modo di commentare e discutere. Del resto le elezioni amministrative ed europee ci saranno in estate.. ed il caldo se ne appena andato.
Su questo sito potrete trovare il sondaggio completo.

venerdì 19 settembre 2008

25 OTTOBRE: CAVRIAGO-ROMA


In questi giorni stiamo distribuendo volantini nelle scuole di Cavriago per sensibilizzare gli insegnanti e le famiglie cavriaghesi sui danni che il Governo sta facendo alla scuola pubblica. La scuola primaria di Cavriago passerà da 38 insegnanti attuali a 22, 16 risorse in meno che oggi garantiscono la qualità del servizio per i nostri figli. Saranno ridotti drasticamente gli insegnanti di sostegno ed il Comune si sta già attrezzando per non far mancare nulla alle famiglie.
Nel frattempo il Governo è riuscito, al contrario di quanto blaterato in campagna elettorale, ad affossare Alitalia, mettendo sulla strada oltre 20.000 persone e dimostrando che le "cordate" alternative ad Air France erano soltanto nella testa del Cavaliere.
Tremonti annuncia che le tasse non scenderanno... mentre invece le risorse per i servizi pubblici scendono eccome. Alla faccia di quanto sbandierato da Brunetta una delle regioni più incapaci di gestire la propria spesa pubblica, la Sicilia, ha appena ottenuto un bonus sulle accise dei carburanti, mentre i Comuni virtuosi hanno già visto i tagli del Decreto Tremonti.
Gli sbarchi di clandestini sono aumentati dal 2007 e le promesse di maggior rigore e sicurezza fatte dalle destra (come quelle di Alemanno a Roma) sembrano solo parole al vento. Tanti proclami, ma i primi 4 mesi di Governo sono stati disastrosi. Per queste ragioni il Partito Democratico di Cavriago sarà alla grande manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma.

Un pullman partirà anche da Cavriago e ci saranno circa 55 posti a disposizione. Per chi vuol salire basta inviare una mail al nostro indirizzo Pd.cavriago@gmail.com, oppure telefonare ai numeri 3397817101 e 3356151791. Non abbiamo ancora fissato un costo, ma orientativamente chiederemo circa 20 euro a persona per pagare le spese di viaggio.

Il 27 settembre a Reggio Emilia ci sarà una manifestazione indetta dalla CGIL e invitiamo tutti a partecipare anche a questa manifestazione, perchè dalla scuola fino al lavoro i disastri di questo governo sono insopportabili.

Per informazioni sulla manifestazione di Roma e sulla campagna "Salviamo l'Italia" :


Per informazioni sulla manifestazione reggiana della CGIL:





lunedì 15 settembre 2008

UN PAESE CIVILE


Questa mattina hanno aperto le scuole a Cavriago, come in tutta la nostra regione. Sono circa 700 gli alunni che, tra elementari Rodari e De Amicis e medie Galilei, si sono recati a scuola. Sempre questa mattina è entrata in vigore un’importante ri-organizzazione del traffico intorno alle scuole.

Via Del Cristo è stata chiusa e gli alunni delle scuole De Amicis e Galilei, oltre che della scuola materna “I Tigli”, hanno potuto entrare a scuola attraversando una via “pedonalizzata” , superando la situazione di caos e pericolo che in questi anni era denunciata da tante famiglie. In alternativa è stato ri-organizzato il traffico di alcune vie limitrofe ed è stato aperto un nuovo parcheggio, capiente quanto Piazza Zanti. Alla Rodari è stato completato un parcheggio di 140 posti auto, che è diventato l’unico accesso consentito allo scuola (in questa scuola, che ospita bambini più piccoli, è obbligatorio accompagnare i bambini sino all’ingresso).

Nonostante la Piazza chiusa per lo smontaggio della Fiera e nonostante fosse il primo giorno di scuola, il traffico è stato regolare: i genitori hanno accettato volentieri la nuova situazione approfittandone per fare due passi con i propri figli e non ci sono stati né le proteste né gli scenari caotici che qualcuno paventava. Il paese ha risposto bene, perché Cavriago è un paese civile.

In un mondo dove chiunque, se si tocca un qualsiasi piccolo interesse, è pronto ad aggredire il prossimo, a Cavriago si può chiedere a 700 famiglie di rinunciare a portare a scuola un bambino in macchina fin davanti all’ingresso perdendo qualche minuto. Lo scopo? Garantire la sicurezza a tutti.

Questa è civiltà e non ha colore politico.

Così come è civiltà il fatto che i cittadini di Cavriago differenziano quasi il 63% dell’immondizia prodotta. Quando nelle scorse settimane il Comune ha pubblicato questo dato qualche bontempone si è divertito ad attaccare il Comune, dicendo che il Sindaco si fa bello con i dati della raccolta differenziata. Nessuno si può fa bello con un dato del genere perché non dimostra la capacità di chi governa un Comune, ma il livello di civiltà dei suoi cittadini. E’ ai cittadini di Cavriago che è stato riconosciuto un merito, perché il nostro è ancora un paese civile.

Ma talvolta è meglio non riconoscere tutto questo, preferendo la speculazione politica.

lunedì 8 settembre 2008

LA DIETA GELMINI


Inizia l’anno scolastico e le prospettive sono pessime. Si parla di 87000 insegnanti in meno in tre anni, del ritorno al maestro unico e di una drastica riduzione delle risorse a disposizione delle scuole. Ministri e Governi di vario colore, anche di centrosinistra, non hanno mai risolto il problema dell’investimento in scuola e formazione, tuttavia questo Ministro sembra voler dare il colpo di grazia ad un sistema che già oggi stenta a stare in piedi.

L’impatto di questi tagli sarà devastante anche per una realtà come la nostra: dall’Istituto Comprensivo di Cavriago potrebbero sparire numerose cattedre e addirittura potrebbero essere accorpate delle sezioni. In questo senso vogliamo farci sentire. Entro la fine di settembre promuoveremo incontri con insegnanti e genitori delle scuole allo scopo di capire l’impatto che la “dieta Gelmini” avrà sulle nostre scuole e poi ci mobiliteremo, parlando con le famiglie e sensibilizzando la cittadinanza.

Crediamo che un Partito debba partire dai problemi reali e non c'è niente di più reale del nostro futuro. Negli stessi giorni in cui il Governo pianifica la “soluzione finale” per la scuola pubblica, il Comune di Cavriago ha approvato una variazione al Bilancio che investe decine di migliaia di euro in sostegni didattici alle scuole e completa la realizzazione di una profonda ristrutturazione della scuola elementare De Amicis (Via Del Cristo), che il 15 settembre aprirà le porte completamente rinnovata. Ecco la differenza tra un modo e l’altro di pensare l’investimento sulla scuola.

Raccogliamo quindi idee, suggerimenti o proposte sul blog o al nostro indirizzo su come mobilitarci a sostegno della scuola pubblica. E’già in cantiere un’assemblea pubblica per la fine del mese.. Ma si possono fare molte cose.

mercoledì 3 settembre 2008

UNA PROPOSTA SCOMODA

“No taxation without representation”. Questo era il motto utilizzato dagli abitanti delle colonie americane che chiedevano di essere rappresentati nel parlamento inglese quando erano ancora sudditi di sua maestà (pagandole tasse esorbitanti). Esprimevano un concetto chiarissimo e di una concretezza evidente: chi paga le tasse deve poter decidere di come queste tasse vengono spese attraverso la possibilità di eleggere dei propri rappresentanti nelle sedi in cui vengono elaborate e discusse le leggi.

Walter Veltroni ha fatto riemergere la proposta di concedere il voto per le elezioni amministrative agli immigrati regolari che vivono da almeno 5 anni nel territorio italiano, suscitando immediatamente una reazione negativa da parte della maggioranza di Governo. Alcuni hanno replicato che non è una priorità (compresa l’Italia dei Valori), altri hanno ricordato che dopo 10 anni si ottiene la cittadinanza e con essa il diritto di voto, altri ancora hanno detto che la proposta di Veltroni è solo uno strumento per riuscire a raggranellare qualche voto in più per le elezioni del 2009.

Al di là delle prese di posizioni pregiudiziali e di schieramento, è innegabile che nel nostro paese vivono stabilmente, e da diverso tempo, oltre 1.500.000 immigrati regolari. Sono tutte persone che lavorano duramente, mantenendo l’economia della nostra nazione, a partire proprio da quel “Nord” che pochi mesi fa ha premiato tanto generosamente la Lega. Sono persone che pagano le tasse in Italia, usufruiscono dei servizi pubblici del nostro paese (scuole, ospedali, asili) e hanno comportamenti rispettosi della legge.

In provincia di Reggio Emilia parliamo di 50.000 persone, che rappresentano circa il 9% della popolazione. A Cavriago sono invece 588 persone, pari al 6,2%, uno dei tassi più bassi della Provincia. Se analizziamo la popolazione con meno di 29 anni la percentuale di stranieri residenti a Cavriago raggiunge il 10%. Questi ragazzi stanno frequentando o hanno frequentato delle scuole italiane, hanno amici italiani e parlano la nostra lingua. Alcuni si stanno diplomando o laureando. Se pensiamo quindi a come sarà il cittadino di provenienza straniera del futuro, non possiamo limitarci a vedere la prima generazione di immigrati, ma dobbiamo pensare che fra 10 anni ci saranno tantissimi italiani di provenienza straniera, esattamente come nel resto dell'Europa.

Noi crediamo che un passo necessario perché l’immigrazione non generi problemi di ordine pubblico sia proprio quello del riconoscimento dei diritti civili. Sentendosi coinvolto nella vita pubblica, un cittadino che (da 5 anni almeno) vive, lavora e paga le tasse in Italia, avrà motivo per sentirsi parte della sua comunità. E’un modo per evitare l’esclusione, l’isolamento o la creazione di tante piccole comunità. Cavriago non ha mai avuto “quartieri ghetto” e comunità organizzate concentrate in alcune vie, con propri negozi, bar o punti di incontro. C’è sempre stata un’unica comunità cavriaghese, capace di essere inclusiva nei confronti dei nuovi arrivati.
Ma non basta la cittadinanza dopo 10 anni? NO. La cittadinanza si ottiene solo dopo molti più anni (anche 30) di attesa e lo dimostra il fatto che tutte le persone di Cavriago che oggi fanno “il giuramento” di fedeltà alla Costituzione necessario per ottenere la cittadinanza, sono arrivate qui negli anni ’70.

Questa inclusione aveva dall’altra parte un grande rigore: non ci sono mai piaciuti coloro che delinquono (indipendentemente da dove provengano), che non lavorano o che dimostrano di non essere interessati a impegnarsi per il bene comune.

Le istituzioni hanno bisogno di essere composte da persone che rappresentano la società in cui sono inserite: cosa succede se il 10% della popolazione non ha accesso all’elezione dei rappresentanti della propria comunità? Il motto citato all’inizio è stato alla base di una Rivoluzione e la stessa cosa è avvenuta ogni qual volta si sia negata una rappresentanza as una parte importante della popolazione.
La tensione sociale aumenta ancora di più se parte della popolazione “autoctona” fa fatica ad arrivare alla fine del mese ed il lavoro, soprattutto per i più giovani, scarseggia. Con ipocrisia, qualche anno fa il voto agli immigrati venne proposto da Fini. La sua legge sull’immigrazione ha aumentato il numero di immigrati clandestini, favorendo il loro ingresso nei circuiti della criminalità. Fini ha moltiplicato la burocrazia per gli immigrati regolari o per i ricongiungimenti famigliari, non risolvendo nessun problema di ordine pubblico e ponendo ostacoli alle persone oneste. Nessuno è in grado di chiudere le frontiere: chiuderebbero le aziende di mezz'Italia e, con 5000 km di coste, i clandestini entrerebbero in ogni caso. La linea della Destra porta solo al caos ed alla discriminazione di chi lavora seriamente.

Qualche elettore del PD, anche a Cavriago, ci ha segnalato che la tempistica con cui è stata avanzata questa proposta è del tutto sbagliata, dato che in questo momento storico in Italia la Destra ha il vento in poppa e, proprio sulla paura nei confronti dello straniero, si è costruita parte del proprio consenso. Quest'estate, anche in un comune progfressista e solidale come il nostro, è stato interrotto da un genitore uno spettacolo per bambini recitato sia in arabo che in italiano con urla e schiamazzi di protesta verso l'utilizzo di una lingua straniera. I temi affrontati dalla TV e percepiti dai cittadini di tutt'Italia, vengono sentiti anche nel nostro comune, le cui diffirenze dal resto del mondo iniziano a ridursi sempre più.
Un duro confronto con la Destra su questi temi sarà necessario anche quì, dove fra un anno ci saranno le elezioni amministrative e, con tutta probabilità, la competizione con la Destra sarà molto più accesa e competitiva del passato.

Un giornalista qualche giorno fa segnalava come il tema della povertà sia stato affrontato molto poco nella campagna elettorale del 2008 negli Stati Uniti, sia da Obama che da McCain. Il motivo è semplice: i poveri non si iscrivono alle liste elettorali (o non possono) e quindi non votano.
Il rinnovamento e la capacità di far sognare di Barack Obama si ferma alle porte dell'emarginazione e questo non è un limite di poco conto.
Quando Veltroni richiama la necessità di un Partito Democratico che contrasti l’omologazione culturale, come fatto nell’articolo che abbiamo pubblicato pochi giorni fa, credo si riferisca proprio a proposte di questo genere: contrastano l'omologazione e l'andamento della corrente.
Il PD non si fa vezzo di fare proposte di minoranza, ma cerca di portare una maggioranza dalla propria parte. La strada è in salita e per questo serve l'impegno e la passione di tutti.