Il Governo nazionale con la legge 30 del 2003 e con la Finanziaria 2010 ha proposto l'impiego dei voucher come ulteriore forma di precarizzazione del lavoro. Siamo contro quest'impostazione del Governo che non va assolutamente confusa con la scelta di diversi comuni reggiani, a partire da Cavriago, di sostenere il reddito delle persone in difficoltà, non con meri assegni sociali, ma con un aiuto economico a fronte di una prestazione d'opera.
Il vaucher, nell'ottica dei comuni reggiani, è quindi impiegato come strumento di riconoscimento della dignità della persona che in tal modo si sente e viene percepita come parte attiva della comunità. Visto che questo genere di sostegno arriva a chi non ha altri ammortizzatori sociali, lo riteniamo di gran lunga migliore del mero contributo economico.
Crediamo che su questo punto la CGIL della Val d'Enza non abbia compreso i reali obiettivi del Comune di Cavriago ed invitiamo i suoi responsabili ad affrontare la questione in maniera meno superficiale, come dimostra il fatto che nella lettera inviata agli iscritti CGIL siano stati forniti dati falsi. La scelta fatta dal Comune di Cavriago è ben lontana dall'impiego dei voucher in sostituzione dei lavori stagionali o dei servizi affidati ad imprese al solo scopo di ridurre i costi del lavoro. Per questa ragione ci sembra scorretto e del tutto smisurato (e così appare anche a molti iscritti CGIL) la scelta del gruppo dirigente del sindacato di Sant'Ilario di inviare duemila lettere per attaccare politicamente il Comune di Cavriago.
Crediamo che la CGIL debba essere corretta e riconoscere due verità:
- la prima è che la proposta dei vaucher consente di dare un sostegno economico al doppio delle persone che si sarebbero potute aiutare con le forme proposte dal sindacato (assunzione da parte di terzi delle persone in difficoltà).
- la seconda è che le risorse destinate per queste forme di sostegno si aggiungono e non si sostituiscono (come ha scritto falsamente il Responsabile di zona della CGIL) a quelle destinate ad altre forme di supporto alle famiglie colpite dalla crisi.
Un ultima considerazione: crediamo che il livello di collaborazione tra il Comune ed il Sindacato in questi anni, nei fatti, sia stato elevato e positivo. Grazie alla concertazione si sono chiusi numerosi accordi che hanno consentito al Comune di stabilizzare il personale precario e risolvere numerosi problemi che da anni erano irrisolti. Lo hanno riconosciuto tutti, a partire dagli stessi dipendenti del Comune. Anche per questo l'attacco della CGIL di zona al Comune ci appare decisamente fuori luogo.