Pubblichiamo una nota del responsabile lavoro del PD provinciale Mirko Tutino sulla vicenda Terex.
Il Partito Democratico esprime forte preoccupazione per gli orientamente espressi da Terex in merito alla chiusura dello stabilimento di Via Agosti.
Sul merito condividiamo totalmente la posizione espressa dal Sindaco Graziano Delrio, che ha definito come "totalmente inaccettabili" le proposte di Terex. Riteniamo che sia semplicemente disumano ed irrispettoso della dignità dei lavoratori proporre da un giorno all'altro la mobilità di 171 lavoratori, chiudendo una realtà produttiva che ha rappresentato la storia di Reggio Emilia. Auspiachiamo che si raggiunga un accordo sull'attivazione degli ammortizzatori sociali (così come è stato fatto nei giorni scorsi, con l'intervento della Provincia, per Unideck Spa e per tante altre aziende) e che si arrivi ad una soluzione in linea con gli accordi sottoscritti nel 2004, quando l'azienda assunse l'impegno di mantenere nel territorio reggiano un polo produttivo.
Si ripete spesso che da questa crisi dovremo uscirne diversamente da come ci siamo entrati: l'idea che da 10.000 km di distanza si decida il licenziamento di centinaia di persone come se fossero merce rappresenta una concezione dell'economia che non ci piace. Lo spostamento delle decisioni sul piano internazionale non può diventare la scusa per ignorare completamente la storia di una realtà produttiva e le ricadute che potrebbe avere la sua chiusura sul territorio in cui è inserita. Se Fiom, Fim e Uilm si attiveranno per una mobilitazione dei lavoratori saremo solidali con loro e saremo al loro fianco.
Sul merito condividiamo totalmente la posizione espressa dal Sindaco Graziano Delrio, che ha definito come "totalmente inaccettabili" le proposte di Terex. Riteniamo che sia semplicemente disumano ed irrispettoso della dignità dei lavoratori proporre da un giorno all'altro la mobilità di 171 lavoratori, chiudendo una realtà produttiva che ha rappresentato la storia di Reggio Emilia. Auspiachiamo che si raggiunga un accordo sull'attivazione degli ammortizzatori sociali (così come è stato fatto nei giorni scorsi, con l'intervento della Provincia, per Unideck Spa e per tante altre aziende) e che si arrivi ad una soluzione in linea con gli accordi sottoscritti nel 2004, quando l'azienda assunse l'impegno di mantenere nel territorio reggiano un polo produttivo.
Si ripete spesso che da questa crisi dovremo uscirne diversamente da come ci siamo entrati: l'idea che da 10.000 km di distanza si decida il licenziamento di centinaia di persone come se fossero merce rappresenta una concezione dell'economia che non ci piace. Lo spostamento delle decisioni sul piano internazionale non può diventare la scusa per ignorare completamente la storia di una realtà produttiva e le ricadute che potrebbe avere la sua chiusura sul territorio in cui è inserita. Se Fiom, Fim e Uilm si attiveranno per una mobilitazione dei lavoratori saremo solidali con loro e saremo al loro fianco.
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