La maggioranza di Uniti per Cavriago proporrà al Consiglio Comunale del 12 novembre un ordine del giorno a difesa della scuola pubblica. Anche i genitori si stanno mobilitando e invitiamo tutti i cittadini di Cavriago a sostenere queste iniziative di sensibilizzazione e di protesta. La realtà scolastica di Cavriago è particolarmente positiva: sono tantissime le attività integrative realizzate dai ragazzi. Gli insegnanti di Cavriago hanno sempre lavorato perché la scuola offrisse il massimo ed il Comune è intervenuto con pesanti interventi a potenziamento dell’attività didattica.
Oggi il Governo, da Roma, e senza coinvolgere nessuno, decide di fare cassa risparmiando sull’educazione: uno dei settori che più dovrebbe essere salvaguardato. Le realtà che funzionano e che investono sulla scuola, come la nostra, saranno colpite dai provvedimenti partiti da Roma, alla faccia dell’autonomia e del federalismo. Vogliamo portare la discussione in Consiglio Comunale perché le scuole di Cavriago sono un bene di tutti i cavriaghesi, anche di quelli di centrodestra. Nelle prossime settimane sosterremo anche a Cavriago la raccolta firme per il REFERENDUM contro il Decreto Gelmini. Ciò che i numeri del Parlamento hanno approvato, sarà bocciato dagli italiani.
ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DELLA SCUOLA PUBBLICA
Il Consiglio comunale Cavriago
valutato il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, che reca “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;
e considerato
valutato il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, che reca “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;
e considerato
che per esplicita dichiarazione del Ministro Mariastella Gelmini, così articolata: “Abbiamo approvato una Finanziaria che prevede risparmi ingenti nella scuola intorno ai 7 miliardi di euro, e il 30% dei risparmi che realizzeremo con la finanziaria verranno reinvestiti nella scuola”, i tagli alla scuola non rispondono a criteri di qualità e nemmeno di razionalizzazione della spesa, e servono invece almeno per il 70%, far quadrare i conti della Finanziaria;
che sono disposti dal Governo tre anni di fortissima riduzione dell’investimento educativo, culturale e di solidarietà sociale;
che, in particolare, con il ritorno ad un unico maestro in ogni classe, sono diffusi i timori di vedere una scuola povera, ben diversa e peggiore di quella che hanno vissuto i genitori dei bambini che entreranno nelle scuole elementari;
che in tal modo si sottraggono ai bambini e alle bambine le competenze ed il sapere dei maestri specializzati e molte ore di scuola, perché si riduce l'attuale orario di lezione abbassandolo a 24 ore settimanali, rendendo impossibile affrontare le situazioni di disagio o le problematiche connesse all’integrazione;
che un unico docente dovrà insegnare tutto ciò che ora viene garantito da 3 docenti appositamente formati e specializzati;
che permane una condizione di incertezza per il tempo pieno, forse sostituito da alcune ore in più, solo se ce ne saranno le condizioni, e senza, ad ora, certezza dei finanziamenti;
che quella riguardante il maestro unico appare la decisione più grave di una politica contro la scuola che, fra disposizioni e annunci, vede un taglio di enormi dimensioni del numero degli insegnanti e misure demagogiche usate come “specchietto per le allodole” quali sono il voto di condotta o il grembiule;
che i tagli previsti dalla Finanziaria causeranno il taglio di 87.000 insegnanti, 43.000 Amministrativi Tecnici e Ausiliari, 7 miliardi e 800 milioni di investimenti sull’edilizia scolastica, l’eliminazione di 121 scuole nella sola Emilia Romagna ed una drastica riduzione del numero di insegnanti di sostegno;
che nell’Istituto comprensivo di Cavriago questi tagli potrebbero causare la riduzione da 38 a 22 unità del corpo insegnante della scuola, con il risultato di perdere risorse fondamentali per garantire una scuola di qualità ai cittadini di Cavriago;
che la scuola è una priorità assoluta ed un bene di tutti perchè ha successo, ha successo tutta l'Italia, nella certezza di interpretare i sentimenti dei cittadini di Cavriago, una comunità che investe molto per l’istruzione, l’educazione, la formazione, e che vuole una scuola libera e moderna, un ambiente educativo sicuro e ricco di opportunità.
Il Consiglio comunale
esprime il proprio fermo dissenso circa le scelte del Governo e del Ministro, che possono indebolire irreparabilmente la struttura stessa della scuola, la sua presenza nel territorio, la sua funzione di promozione sociale e culturale;
rileva inoltre come il Governo imponga, da solo, in tempi di discussione sul federalismo, una scuola tagliata, arretrata e con meno cura dei bambini e della loro crescita;
sostiene l’iniziativa del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Cavriago finalizzata a segnalare alle famiglie le conseguenze del decreto sulla vita quotidiana delle nostre scuole;
ed invita dunque la Giunta a proseguire il proprio impegno per la qualità della scuola:
consolidando ed ampliando i servizi di assistenza scolastica;
continuando ad investire su progetti didattici di qualità quali sono quelli contenuti nel “Protocollo d’Intesa tra Comune e Istituto comprensivo” con particolare attenzione a tutti quei progetti di sostegno dell’integrazione e di supporto alla diversa abilità;
continuando ad investire sull’edilizia scolastica, allo scopo di dare la massima qualità possibile agli ambienti destinati all’educazione dei piccoli cittadini di Cavriago;
promuovendo nel confronto con gli altri enti locali del territorio reggiano, con la Regione e con i Parlamentari, un’azione a sostegno della Scuola Pubblica perché non sia penalizzata nelle scelte contenute in questa e nelle prossime leggi finanziarie dello Stato.
che sono disposti dal Governo tre anni di fortissima riduzione dell’investimento educativo, culturale e di solidarietà sociale;
che, in particolare, con il ritorno ad un unico maestro in ogni classe, sono diffusi i timori di vedere una scuola povera, ben diversa e peggiore di quella che hanno vissuto i genitori dei bambini che entreranno nelle scuole elementari;
che in tal modo si sottraggono ai bambini e alle bambine le competenze ed il sapere dei maestri specializzati e molte ore di scuola, perché si riduce l'attuale orario di lezione abbassandolo a 24 ore settimanali, rendendo impossibile affrontare le situazioni di disagio o le problematiche connesse all’integrazione;
che un unico docente dovrà insegnare tutto ciò che ora viene garantito da 3 docenti appositamente formati e specializzati;
che permane una condizione di incertezza per il tempo pieno, forse sostituito da alcune ore in più, solo se ce ne saranno le condizioni, e senza, ad ora, certezza dei finanziamenti;
che quella riguardante il maestro unico appare la decisione più grave di una politica contro la scuola che, fra disposizioni e annunci, vede un taglio di enormi dimensioni del numero degli insegnanti e misure demagogiche usate come “specchietto per le allodole” quali sono il voto di condotta o il grembiule;
che i tagli previsti dalla Finanziaria causeranno il taglio di 87.000 insegnanti, 43.000 Amministrativi Tecnici e Ausiliari, 7 miliardi e 800 milioni di investimenti sull’edilizia scolastica, l’eliminazione di 121 scuole nella sola Emilia Romagna ed una drastica riduzione del numero di insegnanti di sostegno;
che nell’Istituto comprensivo di Cavriago questi tagli potrebbero causare la riduzione da 38 a 22 unità del corpo insegnante della scuola, con il risultato di perdere risorse fondamentali per garantire una scuola di qualità ai cittadini di Cavriago;
che la scuola è una priorità assoluta ed un bene di tutti perchè ha successo, ha successo tutta l'Italia, nella certezza di interpretare i sentimenti dei cittadini di Cavriago, una comunità che investe molto per l’istruzione, l’educazione, la formazione, e che vuole una scuola libera e moderna, un ambiente educativo sicuro e ricco di opportunità.
Il Consiglio comunale
esprime il proprio fermo dissenso circa le scelte del Governo e del Ministro, che possono indebolire irreparabilmente la struttura stessa della scuola, la sua presenza nel territorio, la sua funzione di promozione sociale e culturale;
rileva inoltre come il Governo imponga, da solo, in tempi di discussione sul federalismo, una scuola tagliata, arretrata e con meno cura dei bambini e della loro crescita;
sostiene l’iniziativa del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Cavriago finalizzata a segnalare alle famiglie le conseguenze del decreto sulla vita quotidiana delle nostre scuole;
ed invita dunque la Giunta a proseguire il proprio impegno per la qualità della scuola:
consolidando ed ampliando i servizi di assistenza scolastica;
continuando ad investire su progetti didattici di qualità quali sono quelli contenuti nel “Protocollo d’Intesa tra Comune e Istituto comprensivo” con particolare attenzione a tutti quei progetti di sostegno dell’integrazione e di supporto alla diversa abilità;
continuando ad investire sull’edilizia scolastica, allo scopo di dare la massima qualità possibile agli ambienti destinati all’educazione dei piccoli cittadini di Cavriago;
promuovendo nel confronto con gli altri enti locali del territorio reggiano, con la Regione e con i Parlamentari, un’azione a sostegno della Scuola Pubblica perché non sia penalizzata nelle scelte contenute in questa e nelle prossime leggi finanziarie dello Stato.
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