Nei giorni scorsi a tutte le famiglie cavriaghesi è arrivato un misterioso opuscolo (contenente in prima pagina una foto della biblioteca comunale) firmato dalla lista civica Cavriago Comune. Molti si sono chiesti chi fosse ad avere inviato a casa dei cittadini di Cavriago questo opuscolo dato che non compariva né un nome, né un simbolo di partito.
I nomi sono comparsi nel corso di una conferenza stampa: sono i responsabili di alcuni dei partiti della ex Sinistra Arcobaleno. In sostanza il gruppo dirigente di Rifondazione Comunista si è rifatto il look ed ora si spaccia per "lista civica". Crediamo sia scandalosa la scomparsa ad ogni richiamo alla sinistra, un vero gioco da illusionisti per raccogliere i voti a destra e a manca. Il Pd è spesso accusato da questi signori di non schierarsi: che ragione ha non richiamare il termine "sinistra" nel simbolo, se non quello di tentare un intrigo con gli elettori di centrodestra?
Nei contenuti non c'è nulla di nuovo: una valanga di accuse nei confronti della Giunta e del Sindaco Vincenzo Delmonte rispetto alle scelte più importanti e visibili di questi anni, come i nuovi marciapiedi, le opere di riqualificazione nel centro del paese, l’acquisto del parco storico di Villa Sirotti-Bruno e la realizzazione del nuovo Centro Culturale.
Quel volantino contiene solo una marea di falsità sulle cose realizzate, limitandosi a sostenere “un altro programma” per il paese. Quali proposte possa contenere questo “altro programma” non ce lo hanno detto, forse perché al di là del contestare l’amministrazione non hanno molto da dire. La gente non si aspetta solo di essere chiamata a comporre il programma di una lista (iniziativa che il PD ha iniziato in novembre), ma si aspetta anche proposte da parte di chi si candida a guidare un Comune.
Nelle piccole comunità come la nostra la politica è fatta da persone che si impegnano per il bene comune, che mettono la propria faccia dietro alle proposte e cercano di risolvere i problemi del paese. Riempire un volantino di accuse all’amministrazione nascondendo i partiti che lo hanno scritto è ben lontano dalla nostra idea di politica.
Noi vogliamo un centrosinistra migliore e non vogliamo fare sparire ogni riferimento ai valori in cui la gran parte della nostra comunità si è sempre riconosciuta.
Per questo, senza nasconderci dietro a simbolini anonimi, non avremo paura di fare una lista che raccolga il CENTROSINISTRA di Cavriago intorno alla candidatura di Vincenzo Delmonte, con l’obiettivo di chiedere la fiducia dei cavriaghesi su idee e proposte concrete. Per questo motivo nei giorni scorsi abbiamo intrapreso un percorso di confronto con il Partito Socialista e l'Italia dei Valori, che con noi potranno rappresentare un punto di riferimento chiaro per gli elettori che si richiamano al centrosinistra nel nostro comune.
I nomi sono comparsi nel corso di una conferenza stampa: sono i responsabili di alcuni dei partiti della ex Sinistra Arcobaleno. In sostanza il gruppo dirigente di Rifondazione Comunista si è rifatto il look ed ora si spaccia per "lista civica". Crediamo sia scandalosa la scomparsa ad ogni richiamo alla sinistra, un vero gioco da illusionisti per raccogliere i voti a destra e a manca. Il Pd è spesso accusato da questi signori di non schierarsi: che ragione ha non richiamare il termine "sinistra" nel simbolo, se non quello di tentare un intrigo con gli elettori di centrodestra?
Nei contenuti non c'è nulla di nuovo: una valanga di accuse nei confronti della Giunta e del Sindaco Vincenzo Delmonte rispetto alle scelte più importanti e visibili di questi anni, come i nuovi marciapiedi, le opere di riqualificazione nel centro del paese, l’acquisto del parco storico di Villa Sirotti-Bruno e la realizzazione del nuovo Centro Culturale.
Quel volantino contiene solo una marea di falsità sulle cose realizzate, limitandosi a sostenere “un altro programma” per il paese. Quali proposte possa contenere questo “altro programma” non ce lo hanno detto, forse perché al di là del contestare l’amministrazione non hanno molto da dire. La gente non si aspetta solo di essere chiamata a comporre il programma di una lista (iniziativa che il PD ha iniziato in novembre), ma si aspetta anche proposte da parte di chi si candida a guidare un Comune.
Nelle piccole comunità come la nostra la politica è fatta da persone che si impegnano per il bene comune, che mettono la propria faccia dietro alle proposte e cercano di risolvere i problemi del paese. Riempire un volantino di accuse all’amministrazione nascondendo i partiti che lo hanno scritto è ben lontano dalla nostra idea di politica.
Noi vogliamo un centrosinistra migliore e non vogliamo fare sparire ogni riferimento ai valori in cui la gran parte della nostra comunità si è sempre riconosciuta.
Per questo, senza nasconderci dietro a simbolini anonimi, non avremo paura di fare una lista che raccolga il CENTROSINISTRA di Cavriago intorno alla candidatura di Vincenzo Delmonte, con l’obiettivo di chiedere la fiducia dei cavriaghesi su idee e proposte concrete. Per questo motivo nei giorni scorsi abbiamo intrapreso un percorso di confronto con il Partito Socialista e l'Italia dei Valori, che con noi potranno rappresentare un punto di riferimento chiaro per gli elettori che si richiamano al centrosinistra nel nostro comune.
17 commenti:
Pessima scelta questa grafica e questa posizione.
Sta partendo una battaglia ad personam anziche una battaglia sulle idee.
Per me sono le idee che contano, poi dato che si chiamano lista vuole dire 2 cose:
1 concorreranno alle elezioni
2 i nomi verranno fuori altrimenti non possono partecipare.
Basta aspettare.
Non vi ricosnosco più, il vostro volantino nel bar mi ha irritato da subito con questo accanimento sulle persone.
Smontate, combattete e contarastate le idee non le persone !!!!!!
Capisco che siamo in campagna elettorale e questo vale per tutti.
Nel famoso volantino/giornalino dei giù la maschera il riferimento alla sinistra e all'antifascismo c'è.
Poi mi sorprende questo stupore di fronte alla presunta assenza di richiami alla sinistra da parte del Pd. Un partito che nel suo mostrarsi all'esterno non ha un ben che minimo riferimento alla sinistra.
Sinceramente fa specie che i compagni che solo l'altro ieri hanno deciso di togliere sinistra da Democratici di Sinistra per essere solo Democratici , quei compagni che tanto restavano di sinistra dentro, oggi vengano a dar lezione sul " non richiamare il termine "sinistra" nel simbolo (e di flirtare con l'elettorato di centrodestra. do you remeber 4% alle europee? quel bel flirt con il GOVERNO di centrodestra)
La campagna elettorale facciamola sulle questioni che riguardano il paese. Criticate il contenuto del giornalino, non bollando tutto come "marea di falsità" ma giudicandole come opinioni legittime e differenti, e non spostiamo sempre l'attenzione dalla luna al dito.
Ciao a tutti
Jukka
che gusto grafico,che civismo quel teschio:complimenti!avete studiato a casa Pound?
Comprendo che possa non piacere il fatto che agli elettori venga raccontata la verità: la nuova lista civica non è altro che Rifondazione Comunista, con l'aggiunta di Sinistra Democratica. Le accuse al Sindaco, contenti anche un bel pò di falsità nel merito (che discuteremo alla prima occasione utile)del resto ripropongono gli ultimi 5 anni. Il PD ha solo replicato a quell'opuscolo, nessuna aggressione preventiva. Il Pd va oltre l'area della sinistra ed è un Partito di centrosinistra. Ma mi pare che in tanti a Cavriago si chiedano: se la lista civica è di sinistra perchè non richiamare anche nel nome questa collocazione? E'comprensibile nascondere i partiti (anche perchè dopo il 6,2% delle politiche..), ma cancellare ogni richiamo a questa area culturale sembra molto un trucchetto per prendere voti anche a destra. Chissà che qualche militante di Casa Pound alla fine non voti per Cavriago Comune.
Saluti.
Mirko
PS: la maschera è la prima che mi saltava fuori da google.. ma se si vuole fare dietrologia anche su questo, divertitevi.
non è la maschera il problema,ma il teschio. togliete quell'immagine che offende voi per primi.
Ma se anche fosse rifondazione
con la sinistra democratica?
Automaticamente un aggrgazione del genere diventa un soggetto politico nuovo.
Ha un proposta nuova, vecchi tromboni non ne ho sentiti e questo mi basta.
Poi non sono vincolato ne ad un logo ne al partito unico, ne ad un immutabile voto.
Ricordo che una volta si parlava di battere Berlusconi, non rifondazione.
Caro ultimo anonimo;
che due partiti vecchi, sommati, producano naturalmente qualcosa di nuovo ho seri motivi ed argomenti per dubitarne. Per esperienza diretta del nostro gruppo dirigente nazionale. Proprio perchè l'obiettivo è battere la destra e ridurne il peso culturale e politico, mi sembra fuori luogo una lista che non si richiama minimamente alla sinistra. Tant'è che raccoglie attenzione anche in persone che votano Lega o PDL. Nulla di aberrante, basta solo chiarirlo. I "vecchi tromboni" invece li ho sentiti eccome 8anche se giovani nell'età).. nei toni non certo nuovi dell'opuscolo.
Mirko
PS: in merito alla tanta declamata questione delle aree in vendita, complimenti al gruppo PRC-PS, che ieri sera è rimasto senza parole in Consiglio Comunale di fronte all'evidenza dei fatti e degli atti.
hai proprio il dente avvelenato eh? :)
Spiegaci bene cos'è successo in consiglio comunale, come li avete ammutoliti! Forza PD!
si siamo curiosi dite anche a noi cosa avete detto di così geniale in consiglio! Non lasciate tutto al chiuso nelle stanze di Palazzo!
Ci vuole un bel post sull'argomento!
insomma quali atti? Me li girate così compro anche io un terreno pubblico a una cifra ridicola? Posso?
il Manifesto, 14-03-09
Roma: una via per Almirante e stavolta l'idea è del Pd
È sempre stata la destra a cercare di tenerli insieme. Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante: ogni volta che Alleanza nazionale ha tentato di intitolare una strada di Roma al primo segretario e fondatore del Movimento sociale ha sempre puntato sull'equiparazione con il popolare leader del Pci. L'ultima sortita è stata quella del sindaco Alemanno, che un mese dopo essersi insediato in Campidoglio ha ripensato ad Almirante. Ma anche a Berlinguer. A bloccarlo più che la minoranza in consiglio comunale in quella occasione è stata la comunità ebraica romana. Ma adesso c'è una novità: a voler dedicare una strada ad Almirante è un consigliere del Pd. Il vicepresidente del consiglio comunale Mirko Coretti. Che nella proposta ha aggiunto Bettino Craxi e Amintore Fanfani, oltre naturalmente a Berlinguer.
I due, il fascista ex repubblichino di Salò autore di un ordine di fucilazione per i partigiani, collaboratore della Difesa della Razza, e il comunista che guidò il Pci per dodici anni, non si stimavano affatto. Eppure la destra in queste occasioni ricorda sempre il gesto di Almirante che andò a rendere omaggio al feretro di Berlinguer a Botteghe Oscure. Storie che fino a ieri erano tornate di attualità per l'iniziativa della destra romana, molto legata ad Almirante, che fece da tutore a una generazione di giovanotti, alcuni dei quali finiti nell'eversione nera, ed è stato il maestro politico di Gianfranco Fini. Adesso però è il partito democratico a sentire l'esigenza della «riflessione storica». Anche se il capogruppo in consiglio comunale del Pd, Marroni, e un altro consigliere, Valeriani, hanno bocciato l'iniziativa di Coretti, che peraltro era annunciata da mesi. Marroni ha invitato Coretti - che è un ex di Forza Italia, transitato nel gruppo misto prima di arrivare al Pd - a ritirare la sua mozione. Valeriani ha spiegato che «Roma, medaglia d'oro per la Resistenza, non può intitolare una strada a chi sostenne le leggi antiebraiche e firmò con il suo nome la fucilazione di partigiani». Ma Coretti, che ha facilmente ottenuto la firma alla mozione del consigliere della lista civica pro Alemanno Gilberto Casciani, non è affatto convinto di voler fare un passo indietro.
«La mozione è calendarizzata per giovedì prossimo e a questo punto non devo decidere io se dev'essere discussa oppure no». Ieri intanto è stata sospesa. E Coretti resta convinto delle sue ragioni: «Dobbiamo essere liberi di confrontarci in modo democratico sulle questioni storiche, in consiglio non possiamo starci solo per votare sulle fontanelle. Dopo tanti anni una discussione su Almirante e su tutti quelli che hanno dedicato la loro vita alle istituzioni si può fare tranquillamente. Il mio capogruppo mi ha consigliato di ripensarci e fino a giovedì avrò tempo per riflettere, ma anche a lui dico che bisogna guardare al futuro e non alle divisioni del passato».
il Manifesto, 14-03-09
Roma: una via per Almirante e stavolta l'idea è del Pd
È sempre stata la destra a cercare di tenerli insieme. Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante: ogni volta che Alleanza nazionale ha tentato di intitolare una strada di Roma al primo segretario e fondatore del Movimento sociale ha sempre puntato sull'equiparazione con il popolare leader del Pci. L'ultima sortita è stata quella del sindaco Alemanno, che un mese dopo essersi insediato in Campidoglio ha ripensato ad Almirante. Ma anche a Berlinguer. A bloccarlo più che la minoranza in consiglio comunale in quella occasione è stata la comunità ebraica romana. Ma adesso c'è una novità: a voler dedicare una strada ad Almirante è un consigliere del Pd. Il vicepresidente del consiglio comunale Mirko Coretti. Che nella proposta ha aggiunto Bettino Craxi e Amintore Fanfani, oltre naturalmente a Berlinguer.
I due, il fascista ex repubblichino di Salò autore di un ordine di fucilazione per i partigiani, collaboratore della Difesa della Razza, e il comunista che guidò il Pci per dodici anni, non si stimavano affatto. Eppure la destra in queste occasioni ricorda sempre il gesto di Almirante che andò a rendere omaggio al feretro di Berlinguer a Botteghe Oscure. Storie che fino a ieri erano tornate di attualità per l'iniziativa della destra romana, molto legata ad Almirante, che fece da tutore a una generazione di giovanotti, alcuni dei quali finiti nell'eversione nera, ed è stato il maestro politico di Gianfranco Fini. Adesso però è il partito democratico a sentire l'esigenza della «riflessione storica». Anche se il capogruppo in consiglio comunale del Pd, Marroni, e un altro consigliere, Valeriani, hanno bocciato l'iniziativa di Coretti, che peraltro era annunciata da mesi. Marroni ha invitato Coretti - che è un ex di Forza Italia, transitato nel gruppo misto prima di arrivare al Pd - a ritirare la sua mozione. Valeriani ha spiegato che «Roma, medaglia d'oro per la Resistenza, non può intitolare una strada a chi sostenne le leggi antiebraiche e firmò con il suo nome la fucilazione di partigiani». Ma Coretti, che ha facilmente ottenuto la firma alla mozione del consigliere della lista civica pro Alemanno Gilberto Casciani, non è affatto convinto di voler fare un passo indietro.
«La mozione è calendarizzata per giovedì prossimo e a questo punto non devo decidere io se dev'essere discussa oppure no». Ieri intanto è stata sospesa. E Coretti resta convinto delle sue ragioni: «Dobbiamo essere liberi di confrontarci in modo democratico sulle questioni storiche, in consiglio non possiamo starci solo per votare sulle fontanelle. Dopo tanti anni una discussione su Almirante e su tutti quelli che hanno dedicato la loro vita alle istituzioni si può fare tranquillamente. Il mio capogruppo mi ha consigliato di ripensarci e fino a giovedì avrò tempo per riflettere, ma anche a lui dico che bisogna guardare al futuro e non alle divisioni del passato».
sig assessore,consigliere comunale, segretario pd cavriago ,presidente di cavriago infanzia, membro della direzione proivinciale del pd, dell'assermblea nazionale dello stesso. lei sarebbe il nuovo a sinistra? saluti
Non so se sono il "nuovo" che Lei, signor Anonimo, vorrebbe. Ma per famiglia, per cultura e per ideali sono certamente a sinistra.
Saluti democratici.
Mirko Tutino
per cultura ed ideali sei certamente a centrosinistra
Meno male che ci sono anonimi così precisi nell'inquadrarmi. Per cultura, ideali e famiglia sono e sarò sempre a sinistra.
Mi spiace contraddirti,
Mirko
...MA ANCHE al centro. Eccome se sei al centro.
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