lunedì 10 marzo 2008

VELTRONI COME ZAPATERO


"Governerò per tutti, ma soprattutto per coloro che non hanno tutto" e "per far diventare realtà le aspirazioni delle donne"


"Governerò con mano ferma ma tesa" verso gli altri e "per mantenere il nostro impegno con l'Europa, la pace e lo sviluppo".


JOSE' LUIS ZAPATERO


Oggi è un grande giorno per la Spagna. Josè Luis Zapatero ha vinto le elezioni con il 44% dei voti. Un risultato straordinario per un Partito Socialista. Ha vinto un leader giovane, dinamico, capace di saper interpretare e rappresentare il proprio tempo. Zapatero non parla di lotta di classe, non ha ministri che sono scesi in piazza contro le sue scelte e non è costretto a mediare con una decina di partiti per governare.

Ha proposto ricette che creassero la coesione nel tessuto sociale spagnolo, con una politica economica molto diversa da quelle tradizionali della sinistra. Zapatero ha condotto battaglie per la modernizzazione del proprio paese parlando di laicità e di diritti. Ai giornalisti italiani piace "importare" la cronoca politica estera e italianizzarla, così da creare una divisione tra zapateristi e antizapateristi.. tanto per dividerci ancora un pò.

Un osservatore superficiale potrebbe pensare che il primo ministro spagnolo in questi 4 anni si sia occupato solo di quello. Non è così, tuttavia credo sia indiscutibile che nessun leader politico seriamente in corsa per le elezioni italiane riesca a fare le proposte di Zapatero. E'innegabile che il nostro sistema politico è in una fase meno avanzata.

In Spagna c'è un sistema bipartitico, da anni c'è la parità di genere nelle liste e nei governi e si eleggono leader quarantenni e non sessantenni o settantenni. In Spagna da anni c'è un partito di centrosinistra (se si leggono i programmi e le scelte non c'è grande differenza tra PSOE e PD) con oltre il 40% dei voti e un Partito Popolare conservatore delle stesse dimensioni, fino a ieri in Italia esistevano coalizione di 10-15 partiti.

Ecco quale vantaggio ha la Spagna su di noi e perchè Zapatero può proporre al suo paese ricette economiche liberali senza essere definito un "traditore" o può fare leggi contro il parere dei vescovi senza perdere le elezioni.

Il PD non ha solo dato una svolta al centrosinistra, ha avviato una rivoluzione della politica italiana. Solo con un grande partito, plurale, rinnovato e forte si può pensare di cambiare la politica. Con pazienza, coraggio e passione saremo presto in condizione di non invidiare nessuno in Europa.

Mirko Tutino

Segretario PD di Cavriago


VELTRONI SU ZAPATERO HA SCRITTO...


La radicalità di Zapatero è nei principi, nel profondo senso etico che anima le concrete scelte politiche e di governo, nella ostinata ricerca di essere coerente con gli impegni presi di fronte agli elettori e di non deludere le loro aspettative: “mantenere la parola data, fare quel che si dice e dire quel che si farà”. Zapatero non è un dogmatico, è lontano da ogni tipo di ortodossia e chiusura ideologica, ama citare John Rawls e Norberto Bobbio, ha una spiccata predisposizione al confronto. Una delle chiavi della sua azione di governo è proprio il ”talante”, e cioè la disponibilità verso gli altri e al dialogo, l’assenza di ogni presunzione di possedere la verità, la capacità di ascolto per cercare poi la sintesi dei diversi interessi, e questo senza che nulla venga tolto alla determinazione con cui vengono portate avanti le scelte di fondo in campo economico e sociale, o forse è meglio dire sociale ed economico, vista la centralità assegnata alla società civile, ai diritti, all’idea di una democrazia che si potrebbe dire partecipata e “integrale”. Sono scelte, quelle di Zapatero, dettate da una visione che unisce riformismo e radicalità, se è vero che il suo “socialismo dei cittadini” si basa sull’unione di grandi temi ideali coniugati, come scrive lo stesso Siniscalchi, con “l’accettazione dell’economia liberale, la globalizzazione, l’accento sui diritti individuali al posto di quelli collettivi o di classe”. Le sue riforme vengono da qui, e da qui vengono molti dei risultati raggiunti in questi anni, dal via libera decisivo dato alla Costituzione europea bloccata da Aznar alle scelte molto avanzate di politica sociale a protezione delle fasce deboli della popolazione spagnola, dalla decisione di formare un governo con una componente femminile del cinquanta per cento alla risposta legislativa al problema della violenza domestica contro le donne, fino ai passi importanti compiuti a proposito di una questione delicata come lo Statuto catalano e ancor più nella lotta per disarmare il terrorismo basco.



13 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo l'elogio di Colaninno e Calearo non è male passare a Zapatero.
Ma Zapatero è ben lontano da voi.
Intanto lui è nel PARTITO SOCIALISTA EUROPEO. Voi no. Voi siete, come ha detto Veltroni, un PARTITO RIFORMISTA DI CENTRO (SINISTRA).
Non accusate poi il sistema partitico italiano come causa dei vostri mali. Le leggi di Zapatero, con teodem come la Binetti (e non solo), ve le sognate. Là si parla di adozioni per coppie omosessuali. Qui, grazie anche a voi, si lecca il sedere al Vaticano. Siete una coalizione in un unico partito. Anche se un giorno vincerete da soli, sarete più divisi che mai su ogni singola legge. In bocca al lupo, ma quel "presto" finale dovrà attendere ancora un pò. E dopo che Veltroni avrà contemporaneamente "perso" (le elezioni) MA ANCHE "vinto" (ottenendo un buon risultato per il PD) le scelte saranno 2: trattare con SA per competere con il PDL, o fare con il PDL una legge elettorale (doppio turno alla francese) per cancellare quei partiti (SA in primis) che non siete riusciti a distruggere con il voto.

Anonimo ha detto...

Zapatero ha riempito le sue liste di imprenditori, commercianti e liberi professionisti. Gente come Calearo, che Zapatero ha smesso di vedere come "il nemico" da molto tempo. Ma con Zapatero entrano anche dei lavoratori dipendenti e tante, tante facce nuove. Come nel PD. Tenere insieme è un valore, la divisione e il conflitto è ciò che ha lasciato indietro questo paese. Il PD sarà nel socialismo europeo nel 2009 quando ci saranno le europee. Strano che chi ha posto questa questione prima dello scioglimento dei DS ora milita con una formazione che è nel gruppo neo-comunista..che se ne frega del socialismo europeo. Come se la storia non ci avesse insegnato niente. Ah, già.. adesso c'è anche Caruso che tira su le liste e comunque SA si vergognava pure della falce e martello.

Anonimo ha detto...

Già, com'è che dopo aver crocifisso i DS per aver tolto "i gloriosi simboli del lavoro" dal loro logo, ora la Sinistra Arcobalenista và alle elezioni avendo tolto la falce e martello? Ci hanno messo mezzo minuto a levare un simbolo storico! Almeno il PDS lo fece democraticamente e con un Congresso! SA invece lo fa per prendere in casa Mr Pecoraro-Scanio, il ministro della Monnezza

Anonimo ha detto...

nel sondaggio a destra perché non c'è l'opzione "NO, i PARTITI sono troppo diversi"?
Altro che "contesti" :)

Comunque Rifondazione, Verdi, SD, PDCI non si sono sciolti.

Il PD nel socialismo europeo? Tutto il PD? Me lo segno :)

Tra Bassolino e Pecoraro, lascio la scelta agli elettori.

Zapatero avrà candidato anche imprenditori, ma certo la Binetti l'avrebbe rimandata a casa con il cilicio.

Anonimo ha detto...

Ma guarda.. a parlar male di SA qualcuno si è offeso! Certo che andare oltre gli slogan e i luoghi comuni voi altri..

Anonimo ha detto...

Beh, se chi appartiene ad altre formazioni politiche non può scrivere ditemelo, vado via. Oppure limitate i commenti agli iscritti al PD. "Si può fare".
Altrimenti in rete ci si adegua alle opinioni di tutti, ANCHE quelli di SA.

Comunque più che slogan c'erano domande a cui non c'è stata risposta:

- come potete fare riforme sociali con Binetti e Radicali insieme? Non ditemi che c'è il programma comune, anche l'altra volta c'era ma la storia dei DICO sappiamo com'è finita

- come sperate di diventare un partito da 50%? Alleandovi con Berlusconi per una legge elettorale? Trattando con SA? Se sperate di convincere tutti gli elettori di SA, allora preparatevi ad una lunghissima permanenza all'opposizione.

- Veltroni anche nella replica a "El Pais" ha aggiunto la parolina "SINISTRA" (dopo riformista e centro), siam sicuri che sarete nel PSE alle europee? A parte la binetti, anche i margheritini hanno l'orticaria a sentir parlare di socialismo.

pdcavriago ha detto...

Solo un inciso: questo blog è aperto a tutti e tutte le discussioni sono ben accette.
Le risposte, però, non sono sempre obbligate. Non è questo lo spazio per il dibattito tra partiti.
M.T.

Anonimo ha detto...

Infatti. Si può anche non rispondere. Ci siamo abituati alle mancate risposte nel merito del PD :) Giudicheranno i lettori.

Ma in due articoli su due non avete fatto altro che attaccare SA, piuttosto che il PDL. Prove tecniche? Davvero volete sia i voti di SA che quelli di centro? Che ingordi... :)

A parte gli scherzi, in bocca al lupo per questa iniziativa editoriale.

Anonimo ha detto...

I componenti di SA si sentono gli Zapatisti italiani, perchè nel loro programma parlano di diritti civili, lavoro precario e ambiente, come Zapatero... Come se fossero gli unici e i primi a farlo, con quel loro modo di agire sempre un po' naif che spesso fa sorridere... e come se questo fosse sufficiente per suggellare un gemellaggio immaginario con la Spagna... Quindi il PD ha pronunciato il nome Zapatero, mettendo in evidenza i punti in comune tra le due politiche, si sono sentiti come un bambino quando vede che il suo giocattolo è utilizzato da un altro. E hanno fatto i capricci, nel solito modo irruento e poco democratico... Ma pazienza... Per fortuna che hanno lasciato a casa falce e martello, se no alcune persone si rivoleterebbero nella tomba (o nel sarcofago esposto...)

Anonimo ha detto...

Della Spagna invidiamo le politiche sociali, il principio laico, la chiara posizione antifranchista. Tutte cose che il PD non sarà in grado di fare.

Ripeto: alle domande potete non rispondere, non c'è problema, ma il dubbio che non conosciate le risposte e parliate di altro permane.

Sono contento per la vittoria di Zapatero. Perché la Chiesa l'ha presa in quel posto. Perché hanno trionfato principi laici.

Ma se SA non può dire "siamo zapateriani", non mi si dica che può farlo il PD. Se ritenete che sia possibile, ditelo ai vostri iscritti. Mi sa che ne vedremo delle belle. :)

Aspetto un articolo sui "punti in comune con le politiche" del Vaticano, intanto

Anonimo ha detto...

Infatti la SA arriva al 43 per cento.. Colpa della gente che non capisce!

Anonimo ha detto...

più che la gente non ho capito io... che c'entra?

Neanche il PD farà il 43%. Lo farà il PDL, molto probabilmente, e purtroppo.

Quindi non sempre chi ha più voti ha anche ragione, no? :)

Anonimo ha detto...

Veltroni come Zapatero.. Ah ah ah ah !!!
Il PD come il PSOE.. Ah ah ah ah!!!

Fatevene una ragione. La differenza tra PD e PSOE è la stessa che c'è tra una partito di centro progressista e una partito liberal socialista.

Infatti il Partito Socialista Europeo e l'Internazionale Socialista appoggiano i Socialisti di Boselli e non certo il PD di Veltroni.

Vabbè la campagna elettorale, vabbè la vocazione maggioritaria, vabbè la moda italiana a salire sul carro dei vinciori, vabbè tutto, ma negare l'evidenza...