Rifondazione Comunista mente sapendo di mentire: l'Azienda speciale è l'unica strada pubblica per consolidare e potenziare i servizi educativi. Nel centrodestra gli asili non interessano a nessuno.
Mercoledì sera il Consiglio Comunale ha approvato lo Statuto di "Cavriago Infanzia", l'Azienda speciale comunale per la gestione dei servizi educativi. L'Azienda speciale, a detta di tutti i tecnici interpellati, è l'unica soluzione che può garantire un totale controllo pubblico delle nido e delle due scuole dell’infanzia di Cavriago oltre che un potenziamento dell'offerta educativa.
“Cavriago Infanzia” è stata approvata dalla sola maggioranza di Uniti per Cavriago (PD, Socialisti, Verdi). PDL, UDC e Rifondazione Comunista - Progetto Sociale, , hanno votato contro, senza discutere nessun aspetto dello Statuto e rifiutando pregiudizialmente la costituzione dell'Azienda.
Alle accuse formulate alla Giunta dal PRC di voler "privatizzare" i servizi, rispondiamo che la vera privatizzazione è avvenuta negli anni '90 sotto il loro naso mentre erano in maggioranza: nel 1997 Rifondazione votò a favore dell'ingresso delle cooperative nella gestione educative e nella scorsa legislatura (1999-2004) due attuali consiglieri del gruppo PRC - Progetto sociale erano assessori. In quel periodo la percentuale di personale in appalto è salito al 35%che c’è ancora oggi. La Giunta Delmonte, in carica solo dal 2004, si è trovata questa situazione e, leggi nazionali permettendo, ha intrapreso la strada per re-internalizzare le scuole. In altri comuni della nostra provincia, in alcuni dei quali il PRC è al governo, si affidano intere scuole alle cooperative private senza che Rifondazione si opponga. Serve la nomina di un loro assessore perché siano d'accordo? Il Comune di Cavriago, al contrario, costituisce un'Azienda pubblica pur di non andare sulla strada dell'esternalizzazione, che non sarebbe condivisa da genitori, sindacati e cittadini. L'accordo raggiunto tra Amministrazione, Sindacati ed RSU dei lavoratori, rende ancor più evidente che l'accusa di privatizzazione è, quindi, solamente una bugia propagandistica.
Le forze di centro-destra in due anni non hanno fatto nessuna proposta ed in Consiglio si sono limitate a votare contro. E' evidente che non c'è nessun interesse da parte loro verso un tema centrale quale è il consolidamento ed il rilancio dei servizi educativi.
Una anno di confronto politico con i gruppi consiliari, sei mesi di trattativa sindacale e 5 incontri con i genitori negli ultimi 6 mesi segnalano che il dialogo tra amministrazione, parti sociali e genitori c'è stato. Tuttavia qualcuno sapeva già da un due anni che non avrebbe condiviso nessuna proposta dell'amministrazione pensando che sia meglio lasciar sedimentare i problemi piuttosto che risolverli.
Concludiamo con un rammarico: la strumentalizzazione politica di un gruppo di genitori ha prodotto un pessimo risultato. Tanti genitori non si sentono più rappresentati dall'Intercomitato di gestione e si è creato un clima di divisione e di conflitto interno agli utenti più simile a quello che c'è in Consiglio Comunale che a quello che dovrebbe esserci in un servizio per l'infanzia.
Ci auguriamo che nel prossimo anno scolastico ci sia maggiore serenità.
1 commento:
Sempre e solo dei no.. ecco il modo di lavorare di una certa parte della sedicente "sinistra". Per fortuna, a differenza di Roma, da noi non sono determinanti. E'importante invece che con noi ci siano anche i Verdi e lo SDI.. sono forze con cui anche Veltroni dovrebbe dialogare e trovare un accordo. Ciao.
L
Posta un commento