La reazione degli elettori e dei militanti del nostro Circolo che abbiamo avuto modo di raccogliere in queste ore, dopo le dimissioni di Walter Veltroni, è di grande preoccupazione. Veltroni ha fatto un gesto che è raro vedere in politica: si è assunto ogni responsabilità (anche quelle non sue) e si è fatto da parte. Il progetto in cui lui e altri 3 milioni di elettori alle primarie hanno creduto, è stato tradito. Un Partito che superasse le divisioni del ‘900, aperto a nuove esperienze, capace di raccogliere il consenso della maggioranza del paese. A Dicembre il nostro Circolo aveva urlato tutto il proprio dissenso, indicando nel totale rinnovamento della classe dirigente romana la strada per dare al PD la forza necessaria per rispondere davvero alle aspettative dei suoi elettori.
Le dimissioni di Veltroni non sono il segno di un progetto fallito: sono il segno di un progetto che non è stato realizzato. Ora si apre un dibattito sul futuro. Il Congresso è quanto mai necessario: c’è un problema di chiarezza della linea politica e serve che dal territorio emerga un chiaro progetto politico che risponda alle esigenze del paese. Su molti temi si è nascosto dietro il concetto di “pluralismo” l’immobilismo e questo non deve più avvenire. Anche se temporaneo serve un Segretario forte, che si ponga due principali obiettivi per i prossimi 6 mesi: fare la campagna delle elezioni amministrative ed europee e avviare quel rinnovamento che, partendo dal Congresso d’autunno, si ponga l’obiettivo di cambiare totalmente il volto del Partito.
Pier Luigi Bersani può essere quel Segretario forte per una transizione verso una nuova generazione. Anche se piuttosto isolati (nel vertice) la nostra battaglia per “chiudere i rubinetti” ha segnalato un tema sentito dalla base del Partito, che puntualmente si è espressa con queste sconfitte elettorali. La speranza a questo punto è che il gesto di Veltroni non sia isolato e che chi si è reso protagonista di progetti personalistici, della nascita di inutili fondazioni, di una politica fatta da veti e pugnalate alle spalle, vada a casa.
Le dimissioni di Veltroni non sono il segno di un progetto fallito: sono il segno di un progetto che non è stato realizzato. Ora si apre un dibattito sul futuro. Il Congresso è quanto mai necessario: c’è un problema di chiarezza della linea politica e serve che dal territorio emerga un chiaro progetto politico che risponda alle esigenze del paese. Su molti temi si è nascosto dietro il concetto di “pluralismo” l’immobilismo e questo non deve più avvenire. Anche se temporaneo serve un Segretario forte, che si ponga due principali obiettivi per i prossimi 6 mesi: fare la campagna delle elezioni amministrative ed europee e avviare quel rinnovamento che, partendo dal Congresso d’autunno, si ponga l’obiettivo di cambiare totalmente il volto del Partito.
Pier Luigi Bersani può essere quel Segretario forte per una transizione verso una nuova generazione. Anche se piuttosto isolati (nel vertice) la nostra battaglia per “chiudere i rubinetti” ha segnalato un tema sentito dalla base del Partito, che puntualmente si è espressa con queste sconfitte elettorali. La speranza a questo punto è che il gesto di Veltroni non sia isolato e che chi si è reso protagonista di progetti personalistici, della nascita di inutili fondazioni, di una politica fatta da veti e pugnalate alle spalle, vada a casa.
11 commenti:
quanto aveva presa veltroni alle pimarie a cavriago?
seguitelo anche ora.
vergognatevi
Certo che trovo quasi ironico :"Un Partito che superasse le divisioni del ‘900, aperto a nuove esperienze"
Per superare le divisioni si è diviso il partito precedente, per le nuove esperienze si è fatto partito con i reduci del partito più vecchio del paese .
Morto il re...
Però se volete sostenere Bersani, almeno imparate a scrivere il suo nome corretto. Pier (spazio) Luigi. Altrimenti sembra che siate ancora nel panico...
Che spessore nei commenti! Leggo il post di tutino, e leggo i commenti, e mi consolo, perchè se questo è il livello di chi è contro il pd di cavriago, allora possiamo tirare un sospiro di sollievo. Speriamo che quelli che fanno questi intelligenti commenti anonimi, siano gli stessi che si presenteranno contro il pd alle amministrative, così almeno lì, siamo tranquilli!
S.M.
che ridere S.M.
tranquilli non saranno i cavriaghesi se sm pretende di rappresentarli. lui si che ha spessore !!!!
S.M. sta per "sua maestà"? E' il nickname del sindaco?
il "progetto pd non è fallito": chiedere a d'alema
l'unica fondazione inutile è il PD
g.b
forza franceschini!!!!
Pier B. manco si è presentato!
Fantastico. Grazie. Grazie davvero.
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