lunedì 8 settembre 2008

LA DIETA GELMINI


Inizia l’anno scolastico e le prospettive sono pessime. Si parla di 87000 insegnanti in meno in tre anni, del ritorno al maestro unico e di una drastica riduzione delle risorse a disposizione delle scuole. Ministri e Governi di vario colore, anche di centrosinistra, non hanno mai risolto il problema dell’investimento in scuola e formazione, tuttavia questo Ministro sembra voler dare il colpo di grazia ad un sistema che già oggi stenta a stare in piedi.

L’impatto di questi tagli sarà devastante anche per una realtà come la nostra: dall’Istituto Comprensivo di Cavriago potrebbero sparire numerose cattedre e addirittura potrebbero essere accorpate delle sezioni. In questo senso vogliamo farci sentire. Entro la fine di settembre promuoveremo incontri con insegnanti e genitori delle scuole allo scopo di capire l’impatto che la “dieta Gelmini” avrà sulle nostre scuole e poi ci mobiliteremo, parlando con le famiglie e sensibilizzando la cittadinanza.

Crediamo che un Partito debba partire dai problemi reali e non c'è niente di più reale del nostro futuro. Negli stessi giorni in cui il Governo pianifica la “soluzione finale” per la scuola pubblica, il Comune di Cavriago ha approvato una variazione al Bilancio che investe decine di migliaia di euro in sostegni didattici alle scuole e completa la realizzazione di una profonda ristrutturazione della scuola elementare De Amicis (Via Del Cristo), che il 15 settembre aprirà le porte completamente rinnovata. Ecco la differenza tra un modo e l’altro di pensare l’investimento sulla scuola.

Raccogliamo quindi idee, suggerimenti o proposte sul blog o al nostro indirizzo su come mobilitarci a sostegno della scuola pubblica. E’già in cantiere un’assemblea pubblica per la fine del mese.. Ma si possono fare molte cose.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E'scandaloso quello che ha scritto Pirano su Repubblica: il ministro mi ha garantito che non scomparirà il tempo pieno..ed il ritorno al maestro unico è una buona cosa. Com'è possibile che certi giornalisti si facciano intortare dalle favolette. Il maestro unico è solo un modo per tagliare spese e ridurre la qualità della scuola pubblica. Tanto i ricchi vanno altrove.

Anonimo ha detto...

in questo modo hanno dimostrato come la scuola sia un interesse meramente economico. Un Paese che non vuole investire sulla cultura spaventa un bel po'...

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a dire che la proposta della Gelmini sia una proposta pessima... era ora che qualcuno facesse qualcosa, anche a partire dalle cose semplici. Infatti nelle statistiche ha più del 70% di gradimento per le iniziative che sta portando avanti. In questi anni la scuola ha subito un drastico calo anche utilizzando maggiori fondi, non è tanto quanti soldi si spendono, ma come questi vengono spesi.

All'università per ogni 5 docenti che andranno in pensione ne verranno assunti 2, che senso ha pagare un docente per ogni materia, nessuna!! La stessa cosa vale anche per le scuole elementari, servono davvero 3 insegnanti per classe o è solamente uno spreco di risorse?? Le insegnanti si potranno usare per altri progetti, visto che alla scuola italiana manca il coinvolgimento degli studenti anche in progetti extrascolastici.

Ottima l'introduzione del voto in condotta e finalmente del merito, era anni che non se ne sentiva parlare. Complimenti alla Gelmini che finalmente ha avuto il coraggio di iniziare a cambiare le cose e non rimanere fanalino di coda europeo anche per l'istruzione. Obbiettivo riportare i ricercatori a lavorare in Italia.

Fede

Anonimo ha detto...

Pensa di mandare tuo figlio a scuola con una unica insegnante per 11 discipline... (non era così anni fa, la maestra era unica, ma le materie poche...). 11 discipline che spaziano dalla matematica all'educazione all'immagine, alle teconolgie... Cosa ne dici della qualità del servizio? In più hai presente il tessuto sociale e culturale di oggi? La vastità e varietà... Come fa una sola insegnante a insegnare tutto e bene e sostenere una classe con bambini che hanno esigenze sempre più diversificate... Dici era ora che uno facesse qualcosa.. Ma non è sufficiente fare qualcosa, se il qualcosa è disastroso...

Anonimo ha detto...

Io non credo che questo qualcosa sia disastroso. Poi stiamo parlando della prima elementare, non della terza media, un maestro ha e anzi deve avere le competenze necessarie per affrontare tutte le 11 materie, si insegna ha bambini di 6 anni, che possono così affezionarsi maggiormente al loro insegnante.

In più la selezione dei cervelli non si mette in pratica in prima elementare, visto che i ragazzi nemmeno alle superiori sanno che strada prendere. In oltre avere 3 insegnanti spesso e come non averne nessuna se queste non hanno passione nel loro lavoro, come dico quantità non è qualità. In ogni caso sono sempre soldi in più da spendere per pagare stipendi e se il budget è quello dove pensate di prenderli i soldi per sviluppare la scuola???

Fede

pdcavriago ha detto...

Caro Fedrico;
concordo che la quantità non fa la qualità. Ma hai letto con attenzione la riforma? Il ritorno al maestro unico viene giustificato dalla riduzione di risorse che comporterà. A Cavriago questo significa il passaggio da 40a 22 insegnanti ed il passaggio dle tempo scuola da 27 ore a 24. Chi ha dei figli sa bene quale sia la differenza. Oggi la scuola non prevede più 2 materie, ma 11 o 12. Il che significa che a) un solo maestro non ha tutte le competenze b)la gestione degli studenti stranieri, dei diversamente abili e dei ragazzi con problemi di comportamento diventa impossibile. Una scuola di qualità significa anche dare a tutti i bambini strumenti utili ad affrontare il mondo, nessuno ha mai parlato di selezione. Quello che penso, e anche la mia esperienza diretta me lo ha confermato, è che un solo maestro rappresenterebbe un passo indietro per la qualità della scuola. Altra questione: la media per classe va a 28 alunni, oggi siamo a 25 circa. Non aggiungo altro. E poi c'è la proposta di sopprimere le scuole di montagna: e i bambini dove li mettiamo? Anche ammettendo che questo sia un risparmio, le aule dove metterli non ci sono. Tu chiedi dove prendiamo le risorse? Dalla lotta all'evasione fiscale (interrotta da Tremonti), per esempio. Oppure dai veri sprechi, che non sono quelli dei comuni del nord, ma sono quelli di chi assume 500 controllori di tombini o 30000 forestali. Questo Governo invece taglia sulla scuola in maniera drammatica perchè ritiene che si possa fare anche senza una scuola pubblica. Ti faccio un esempio: da quest'anno ridurranno gli appoggi handicap. Ma gli appoggi alla fine non saranno ridotti e sai perchè: interverrà il Comune dove manca lo Stato.
Un saluto!
Mirko

Anonimo ha detto...

è assurdo pensare di risparmiare proprio sulla scuola. sulla scuola si deve investire...! è facile credere alle parole dette in tv senza prove, senza dati... Non è vero che la scuola pubblica italiana è la più costosa d'Europa, basta guardare il rapporto ministeriale sulla scuola del 2007 (dati 2006). Quindi la questione economica sa tanto di campanello d'allarme per attirare l'attenzione di chi ci crede...!
enri