lunedì 29 settembre 2008

CORRE LA LOCOMOTIVA..

Lo scorso mercoledì si è tenuto il Consiglio Comunale di Cavriago e tra gli argomenti all’ordine del giorno c’era la riorganizzazione di Act, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico della nostra provincia. In poche parole Act si trasformerà nell’agenzia per la mobilità della provincia cedendo la gestione delle linee ferroviarie e delle autolinee a due società della Regione Emilia-Romagna. Il ruolo di Act sarà quindi "solo" quello di pianificare e finanziare (con risorse degli enti locali) i futuri investimenti sul trasporto pubblico. Erano presenti il Presidente di Act Malagoli, il Direttore Vernaci ed un Consigliere della società regionale FER, Davoli.

Il nostro Consiglio Comunale, quindi, ha avuto l’occasione di discutere il futuro del trasporto pubblico del nostro territorio, riflettendo sul problema della mobilità, che oggi è percepito tra i principali problemi della nostra zona. In effetti basta vedere le code che si formano sulla Strada Provinciale 28 tra Reggio e Cavriago negli orari di punta per capire la dimensione del problema.

Tuttavia i mezzi pubblici che collegano Reggio a Cavriago non registrano dati di affluenza molto elevati. Sia il treno che l’autobus non superano i 100 utenti al giorno (media delle partenze e degli arrivi sommati e divisi per due), su oltre 9400 residenti. Questi risultati segnalano che i mezzi pubblici non sono utilizzati della stragrande maggioranza delle persone e continuano a essere convenienti solo per chi non ha la patente (studenti o anziani) o per chi non si può permettere l’automobile.

Il Partito Democratico in quella sede ha fatto alcune proposte, sostenendo la necessità di rendere i nostri trasporti pubblici appetibili per la maggioranza delle persone. Sebbene sia difficile pensare che chi ha diversi spostamenti da fare in poco tempo (per esempio le famiglie che devono portare i figli a scuola prima del lavoro), il mezzo pubblico potrebbe risultare più comodo e conveniente con alcuni investimenti finalizzati a velocizzare i tempi di percorrenza del tragitto casa-scuola o casa-lavoro.

1) Aumento del numero di treni da Cavriago a Reggio Emilia per raggiungere la frequenza di uno ogni 30 minuti (al minimo, uno ogni 15 minuti nelle ore di punta): investire sul treno è più conveniente che potenziare gli autobus perché il treno salta tutte le code e raggiunge la città in meno di 15 minuti, mentre i mezzi su gomma hanno gli stessi ostacoli del traffico automobilistico;

2) Potenziare e rendere più capillare i trasporti speciali per le scuole superiori (evitando a centinaia di adolescenti di doversi mettere sul motorino in direzione Reggio o Montecchio);

3) Ridefinire gli orari di arrivo e ritorno dei treno così da rendere comode sia le coincidenze trenino-autobus urbano che quelle trenino-treno FFSS;

4) Potenziare il trasporto urbano cittadino per renderlo più capillare e veloce negli spostamenti interni alla città (es: oggi treno + bus da Cavriago a Mancasale 45 minuti !!);

Queste ipotesi ci sono sembrate più pratiche e concrete di quelle proposte da altri gruppi intervenuti in Consiglio (allargamento della Provinciale 28, realizzazione di una ciclabile parallela alla Provinciale tra Codemondo e Reggio o allungamento della linea 1 da Foscato a Cavriago).

La mobilità è un tema strettamente legato alla qualità dell’aria (ambiente), ai tempi di percorrenza delle merci e dei lavoratori (economia) e, non ultimo, alla qualità complessiva della vita. Nel prossimo mandato amministrativo gli enti locali dovranno mettersi nell’ottica di investire molte risorse sulla nuova agenzia della mobilità cercando di affrontare quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza. Da questa scelta dipenderà la qualità della vita di tante persone e solo con investimenti importanti potremo raggiungere i livelli raggiunti in altre regioni d’Europa.


16 commenti:

Anonimo ha detto...

Se l'utenza è scarsa un motivo ci sarà.
Perchè non cominciare da un sondaggio sui dipendenti comunali che vengono da reggio?
Sono facilmente reperibili.
Fanno orario d'ufficio e quindi programmabile.
Potrebero dare suggerimenti utili.

Tra le tante cose si dovrebbe
prendere in considerazione anche il fatto che si costruisce alla cavolo senza una progarmmazione che tenga conto dell'insieme.
Vista la freschezza utilizzerei La pratonera come esempio.
La pratonera si configurerà come un paese all'intrerno di un paese, la continuità con Cavriago è scarsa, nessun "servizio" ( quasi completamente residenziale non considero servizio un cenro benessere o un ristorante, mancano negozi, edicole, ecc.
Secondo Il partito democratico quali mezzi saranno utilizzati per andare a prendere il giornale o portare a scuola i bambini?
Se devo prendere la macchina per andare in stazione a prendere il treno ACT, sicuramente faccio prima ad andare direttamenmte a reggio.
Questo succede già con un altra Cavriago, quella di via democrazia ex area Franceschetti, si accede da una sola strada si entra in un quartiere utilizzato solo per "uso privato" ( vorrei dire dormitorio).

Poi ce ne sarebbe da dire sulla scarsa velocità di percorrenza dei bus, abbassata ulteriormente da infinite rotonde e altri ammenicoli.
Poi potremmo parlare dello scarso interesse generale per la mobilità che ha sempre mostrato il capoluogo, manca una tangenziale completa che per una città che " è sensibile ai temi della mobilità" è una grave carenza se si tiene conto che quello che c'è porta tutto il traffico in centro o quasi.
Però tutti glia anni ci sono i blocchi del traffico, la faccia è salva.

Anonimo ha detto...

già.. in effetti una rete, magari sotteranea, che unisca tutte le case del Comune di Cavriago sarebbe una bella cosa... tipo metropolitana individualizzata... e perchè no, magari potremmo pagare un autista che vada in ogni casa a caricare ogni singola persona per portarla in ogni singolo posto... bello..! poi in più potrebbero anche essere offerti panini e giornale, sempre a spese del comune, cioè dei contribuenti, così si risolve anche il problema di non avere l'edicola a più di 10 mt da casa... hai presente andare da pratonera a prendere il giornale alla pianella... mica poca fatica!

Anonimo ha detto...

Per completare ciò che è scritto nel primo post: l'area ex Franceschetti è anche denominata la Sardegna, dal momento che non ha nessun collegamento con il paese...

Anonimo ha detto...

I mezzi pubblici vengono poco utilizzati perché sono mal gestiti e quindi scomodi, negli orari, nelle tratte, nel servizio, ecc. Prima cosa da fare prima di tutto è privatizzare l'ACT che brucia un sacco di soldi ogni giorno.

1) Aumento del numero di treni da Cavriago a Reggio Emilia per raggiungere la frequenza di uno ogni 30 minuti (al minimo, uno ogni 15 minuti nelle ore di punta): investire sul treno è più conveniente che potenziare gli autobus perché il treno salta tutte le code e raggiunge la città in meno di 15 minuti, mentre i mezzi su gomma hanno gli stessi ostacoli del traffico automobilistico;

Che senso ha mettere un treno ogni 30 minuti, basterebbe 1 corsa ogni ora, mi piacerebbe vedere quante persone prendono il treno alle 11 del mattino. In più per le persone che abitano in zona pianella il treno è uno dei mezzi più scomodi e lontani. Certo che ci mette meno ad arrivare a Reggio, ma una volta arrivati in stazione come ci muoviamo, prendiamo un altro tram per andare in centro impiegando altri 20 minuti?

2) Potenziare e rendere più capillare i trasporti speciali per le scuole superiori (evitando a centinaia di adolescenti di doversi mettere sul motorino in direzione Reggio o Montecchio);

Io andavo a scuola a Montecchio e i collegamenti sono sempre stati ottimi, l'unica cosa che mancava era qualche autobus in più e dovevamo viaggiare ammassati. Ora finalmente l'hanno capito ed è stato aggiunto.

3) Ridefinire gli orari di arrivo e ritorno dei treno così da rendere comode sia le coincidenze trenino-autobus urbano che quelle trenino-treno FFSS;

Una delle poche cose sensate!

4) Potenziare il trasporto urbano cittadino per renderlo più capillare e veloce negli spostamenti interni alla città (es: oggi treno + bus da Cavriago a Mancasale 45 minuti !!);

In auto e senza traffico sono circa 20 minuti e considerando che devo prendere biglietto treno e autobus, spendo meno in carburante se ho una macchina a metano.

realizzazione di una ciclabile parallela alla Provinciale tra Codemondo e Reggio

Chi mai userà questa pista col pericolo di essere investiti dalle auto che passano ai 100 Km/h?

Vogliamo davvero migliorare la qualità dell'aria:
- Portare i figli a scuola in bicicletta e non in auto;
- potenziare il viaggio delle merci su rotaia, così da eliminare camion dalle strade che nelle ore di punta sono un inferno;
- fornire più collegamenti col centro di Parma che offre più servizi, ma dal quale noi siamo isolati;
- inserire corse notturne che al momento mancano del tutto;
- un piccolo minibù all'interno di Cavriago aiuterebbe molte persone con problemi motori a spostarsi per il paese;
- Costruire un tratto ferroviario che colleghi Cavriago - Montecchio - Parma;

Queste mi sembrano proposte maggiormente utili rispetto a quelle che avete presentato che mi sembrano non portino relativi benefici sia al trasporto urbano/interurbano, che alla qualità dell'aria che volete migliorare.

Fede

pdcavriago ha detto...

Grazie per i contributi. Alcune considerazioni:

1) L'area di Pratonera, essendo un nuovo insediamento e rispettando i canoni della buona progettazione urbanistica, sarà dotata di collegamenti ciclabili protetti con Pianella e con il centro del paese (ricavando un collegamento su Via Girondola - incrocio con Via Pianella).

2) Questa amministrazione ha progettato (e sarà realizzato nel 2009) l'allargamento del ponte ferriviario di via E.Arduini ed il relativo sottopasso ciclabile che, unito ad una breve pista, collegherà via Martiri della Bettola (quartiere "Sardegna") con Via Casenuove.

Entrambi sono interventi di opere pubbliche, che sono importanti per la viabilità complessiva del paese, ma sono indipendenti dal discorso delle possibilità che può mettere in campo ACT. Rispetto alle osservazioni di Federico alle nostre proposte:

1) la proposta di un treno ogni 30 minuti (ogni 15 nelle ore di punta) consente di avere un'affidabilità ed una comodità che può rendere plausibile l'uso del mezzo pubblico, cosa che oggi non è. Una regolarità nei passaggi consentirebbe sicuramente un incremento degli utenti, anche se il treno non arriverebbe mai ad esser pieno. E'vero che alle 11 il treno sarebbe poco utilizzato, ma questo avviene per molte linee cittadine e per molti treni. Lo scambio con i mezzi cittadini oggi non è facile ed è priorio per questo che la nostra terza proposta è da integrare (e non alternativa, alla prima), altrimenti aumentare i treni non serve a nulla.

2) Mezzi speciali per le scuole: per Montecchio non andiamo male (meno del 20% degli studenti di Cavriago), ma per Reggio ancora questa operazione non è stata fatta su molti poli scolastici e ciò consentirebbe non solo agli studenti di preferire il mezzo pubblico a quello privato, ma favorirebbe il fatto che tutti i "non-studenti" possano prendere il treno senza doversi sedere sugli zaini delle centinaia di studenti ammassati.

3) Nelle ore di punta sfido chiunque a fare in 20 minuti Cavriago-Mancasale o Cavriago-San pellegrino. Ci vuole almeno il doppio. Il mezzo pubblico è più conveniente solo se ci sono pi scambi (e può battere i tempi di percorrenza del privato). Sui consumi: l'80% delle persone, che oggi ha una macchina senza impianti a gas, spende almeno 8 cents al km di viaggio, cioè circa 2 euro per un solo viaggio a-r Reggio-Mancasale. Se lo spostamento è quotidiano (senza ritorno a pranzo) parliamo di 10 euro a settimana, cioè circa 45 euro al mese di sola benzina. Poi c'è l'usura della macchina.. L'abbonamento mensile costa 25-32 euro, quello annuale ha una spesa ancora inferiore.

4) Noi abbiamo proprio detto che la pista ciclabile non risolverebbe il problema (era una proposta di altri gruppi), tuttavia chi l'ha proposta immaginava di separarla dalla strada.

Sulle tue proposte:

1) Portare i figli a scuola in bicicletta e non in auto;

Hai ragione, ma la scuola deve essere comoda, vicina ed il genitore deve avere tempo di portarcelo il bambino.. e se devi essere a Reggio alle 8,30 fai fatica a portare tuo figlio a scuola alle 8 in bicicletta.

2) potenziare il viaggio delle merci su rotaia, così da eliminare camion dalle strade che nelle ore di punta sono un inferno;

Verissimo, ma è un investimento di portata regionale e nazionale.

3) fornire più collegamenti col centro di Parma che offre più servizi, ma dal quale noi siamo isolati;

Su questo condivido: perchè non proporre una convenzione ACT-TEP per un trasporto pubblico più rapido per Parma da Cavriago?
Un mezzo da MOntecchio a Parma esiste già ed impiega 45 minuti a raggiungere Parma. Ce la possiamo fare a garantire ad un mezzo del genere (da Cavriago) un utilizzo adeguato?

4)inserire corse notturne che al momento mancano del tutto;

Idea giusta: i costi sarebbero molto elevati, ma potrebbe essere nell'elenco delle iniziative non prioritarie o da attivare sperimentalmente.

5)un piccolo minibù all'interno di Cavriago aiuterebbe molte persone con problemi motori a spostarsi per il paese;

Esistono già servizi speciali (guidati da volontari) per chi ha problemi a fare la spesa o andare dal medico.. un servizio per tutti si può proporre, ma i costi sono davvero elevatissimi. Considera che uno scuolabus costa, per 10 mesi, circa 20.000 euro. E fa solo un giro.. pensa ad una navetta!

6) Costruire un tratto ferroviario che colleghi Cavriago - Montecchio - Parma;

200 milioni di euro? ve bene che siamo al centro del mondo..

Ciao.
Mirko

Anonimo ha detto...

Caro PD
sarebbe meglio dire " quello che noi riteniamo i canoni della buona progettazione"
Non diamo valore assoluto, è un'edilizia di tipo industriale ovvero pochi moduli generati al computer che vengono presi e rigirati e riprodotti.
Insomma la produzione di multipli avulsi dall'archiettura della painura padana.
Tale progettazione, è il Parco ottavi della mutua ed è fatta in funzione di un possibile lucroso mercato del semilusso " per una qualità della vita".
La mostra ha molto della prevendita o della pubblicità.

Per il ponte siamo alle solite : prima il superfluo poi il necessario, il ponte andava rifatto prima delle case costruite sull'ex tennis e assieme al pogetto della sardegna.
questo a casa mia si chiama PROGRAMMARE.

Ma ci sono le solite scusanti tra cui buscarne una:
- Toccava all'amministrazione precedente
- Colpa dell'ACT
- Non c'erano i soldi
- Purtroppo l'acquisto di villa Sirotti......
- Ma così sotto il ponte la gente rallenta
- Non era tra le priorità

Ogniuno scelga quella che sembra più utile allo scopo; sono possibili più scelte.

Ironicamente hai citato tante cose che forse piacerebbero, ma non particabili per mancanza d'utenza o eccesso di costo e mi sta bene, ma resta il fatto che si è sempre deciso di costruire alla cavolo senza una programmazione ( lo ha detto anche DelBue su L'informazione).
Oggi si costruisce per avere, per avere una scuola comunale, per avere gli oneri d'urbanizzazione, ecc. ( non ci stava un allargamento del palazzetto ? )
Insomma si vende la concessione edilizia in cambio di qualcosa ( dotazioni Territoriali ?)
Prima o poi finiranno anche quelle e cosi anche questo sistema da meretricio, sempre troppo tardi.
Purtroppo temo che faccia la fine di parco Ottavi i lavori non avanzano per mancanza di vendite, specie se si tiene conto della crisi finianzairia globale del momento.

pdcavriago ha detto...

Caro Anonimo;
le scuse che citi per il Ponte non sono uguali tra loro e alcune sarebbero davvero ridicole. Personalmente, e da Assessore allo Sport, ritengo sia stato inopportuno trasferire il tennis e non avrei approggiato l'edificazione di Via Boni in cambio di un trasferimento NON RICHIESTO nemmeno dalla società. Ma la scelta toccava ad altri e hanno preferito fare tutta la cassa possibile per poter fare un Parco dello Sport di grande qualità...peccato che purtroppo altre centinaia di migliaia di euro siano state spese per completarlo perchè le lacune erano molte. Spiace vedere che oggi quelli che più hanno deciso queste operazioni hanno riscoperto una nuova verginità ambientalista sui banchi dell'opposizione.
Tra l'altro "l'eterno cantiere" ed il fatto che le aree verdi di Piazza Lenin non sono ancora pronte deriva da accordi urbanistici che, per quel comparto, sono stati fatti molto male e non hanno previsto il completamento del parco interno alle case PRIMA e non DOPO la costruzione delle case.
Per "buona progettazione" a Pratonera non intendevo richiamare la qualità dei disegni delle abitazioni, ma gli obblighi deritivati dalla legge 20 del 2000 (sui servizi collaterali alle nuove aree residenziali) e alla prassi di chi progetta. Piste cicliabili e aree verdi prima non erano considerate indispensabili, ora ogni progetto le prevede.
Citavo la legge 20 del 2000: quella legge prevede il meccanismo delle dotazioni e la totale (o quasi) assenza di finanziamenti statali alle opere pubbliche realizzate dai comuni sono la ragione di quella legge, sostenuta da tutta la nostra "larghissima" Maggioranza in Consiglio Regionale. Come spendere queste risorse è, si, una scelta politica. 3,6 milioni di euro per il Centro Culturale è un costo stabilito nel PSC del Comune nel 2003 e condivisa da questa amministrazione, finanziare in tre mesi un NUOVO PALASPORT (abbattaere una parete portante e ricostruirla si può fare con i Lego, ma non con un Palazzetto) è assai più difficile.
Condivido comunque con te che una vera riflessione su questi meccanismi debba essere aperta nella nostra Regione anche se dubito che chi interviene costruendo degli appartamenti non abbia richiesta.

Anonimo ha detto...

Forse vado leggermente fuori tema, ma visto che si parla di salvaguardia dell'ambiente non più di tanto. Avevo una curiosità. Ieri 1 Ottobre sono scattate le nuove norme e divieti antismog in Emilia Romagna.

Premettendo che come misura a me fa particolarmente ridere, visto che non risolve un bel niente, la mia domanda è questa: come mai visto che il divieto alla circolazione era previsto solo per i comuni con un numero di abitanti superiore a 50.000, è stato attivato anche a Cavriago che come abitanti non raggiunge nemmeno 1/5 del numero stimato, creando non pochi problemi alle persone che si devono muovere? Forse al comune fa comodo qualche entrata extra derivante dalle multe?

Grazie. Fede

Anonimo ha detto...

vado fuori tema anche io.
sono il fan della pallavolo dell'altra volta ed ho preso le mie informazioni di cui sono certo per fonte diretta.
C'è stata una proposta o un interessamento Edilesse per ampilare il palazzetto, come contropartita c'era in ballo la possibilità di edificare su terreni già di proprietà Edilesse a corte Tegge, il classico Do ut des che va di moda adesso.
Restava una cifra ( mi sembra non particolarmente alta) da definire.
Tale proposta non è nenche stata presa in considerazione sebbene una struttura più ampia potesse essere di richiamo per altre manifestazione anche non sportive.
Sicuramente una struttura del genere non poteva che dare prestigio a Cavriago.
Aggiungo anche a Cavriago di punte di diamnte non è che ci sia gran chè, e la pallavolo arrivata in serie A è una di queste.
Quando mai un comune rinuncia alle cose di maggior prestigio e che hanno un richiamo nazionale ?
Di solito di queste cose ci si vanta, noi al volley abbiamo fatto il funerale.
Evidentemente mancava un interesse o c'era la volontà di allontanarla da Cavriago.
A Cavriago solo tortellate e festa della casa protetta?
io non mi sento ancora pronto a diventare vecchio in anticipo, mentre il paese è già sulla strada.

Anonimo ha detto...

Intervengo sul tema del sostenitore della pallavolo visto che anche io sono rimasto molto deluso dal comportamento del Comune di Cavriago che ha permesso all'Edilesse, squadra ormai di una certa importanza di andare a giocare a Reggio. Non sono a conoscenza di progetti per ampliamenti o costruzioni di un nuovo palasport, ma se questo fosse vero ci si poteva fare un pensierino.

Un nuovo palasport sarebbe costato, ma i soldi sarebbero poi stati recuperati dalla campagna abbonamenti della pallavolo o di altre partite. In più Cavriago non ha un importante centro per ospitare importanti concerti, in questo modo sarebbe stato possibile avere un luogo per importanti manifestazioni che avrebbero richiamato molti giovani portando soldi al Comune e anche al nuovo Palasport, come mai non si è discusso di un progetto come questo?

Fede
PS: Forza Edilesse, solo il Comune ti ha abbandonato, non di certo i tuoi sostenitori!

pdcavriago ha detto...

Alcuni brevi repliche:

1) l'adesione all'ordinanza regionale consente al nostro ente l'accesso ai fondi destinati agli incentivi per l'installazione di impianti a gas e altri sostegni economici per pannelli fotovoltaici ecc.. Non sono state emesse, negli anni scorsi, contravvenzioni in materia ma si è solo fatta una segnalazione ai cittadini che violavano la norma.

2) Era possibile investire 2-3 milioni di euro da giugno a settembre per un nuovo palasport? Ma soprattutto: con tutte le società giovanili che non hanno ore nelle palestre, era questo il giusto investimento da fare? Non siamo ingenui: i 2-3 milioni di euro necessari non si tirano su con gli abbonamenti..

3) L'azienda Edilesse non ha mai avanzato la proposta, se non credete a noi, potete verificare. Invito chi lo afferma a dire quando la proposta è stata avanzata formalmente.

4) Il Comune non ha proprio abbandonato nessuno: mettersi a disposizione per portare a 650 la capienza e spendere, sull'unghia e durante l'estate, 120.000 euro, non è proprio quel che si dice "abbandonare".

5) Cavriago non è un paese di tortellate e basta.. siamo uno dei comuni che spende di più per servizi culturali, ricreativi e rivolti ai giovani. In quanto a impiantistica sportiva siamo ai primi posti. Questo buttarsi giù non mi sembra utile proprio a niente.

Grazie per i contributi intanto.

Mirko

Anonimo ha detto...

Hai ragione, dimenticavo i giovani, a Cavriago bisogna essere o giovani o vecchi, sono stato impreciso e puntavo all'effetto.

p.s. Io la storia di una proposta edilesse l'ho sentita come riportata e da varie fonti,di vari ambienti,con vari dettagli, ma tutte nella stessa direzione.
Non ho la certezza che sia vera, ma per come l'ho sentita mi sueggerisce una buona percentuale di probabilità, nel caso i milioni li avrebbe spesi l'edilesse in cambio di cosa non sappiamo.
Se tu non l'hai mai sentita spero ti venga riferita, magari si raggiunge un accordo per un altro anno; la (mia) speranza non muore mai.

test ha detto...

car pooling, car sharing, mai sentiti nominare?

Si continua a parlare di "spendere" invece che ragionare.

purtroppo la "politica" si continua a fare con una visione "tradizionale" senza vere alternative, che esistono.

La politica del buon senso, è assente.

"Buona notte e Buona fortuna"

Gianluca Sassi
libero pensatore

pdcavriago ha detto...

Si stava parlando degli interventi possibili con gli attuali mezzi ACT.. Ciò non esclude altre proposte.

test ha detto...

Appunto ... Solo di ACT!!!

"non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"

"Buona notte e Buona fortuna"

Gianluca Sassi
libero pensatore

pdcavriago ha detto...

Non ci siamo proprio capiti.
Ci spiace.