Il Cavalier Casali (capogruppo PDL di Cavriago) è scatenato. Dopo aver accusato di sovietizzazione la comunità cavriaghese, il perseguitato dissidente politico è tornato sui giornali per gridare all'ennesimo scandalo: il Sindaco Delmonte avrebbe sovieticamente impedito la discussione di una mozione consigliare sulla caduta del Muro di Berlino. La mozione ha proposto di organizzare, per il 9 novembre, cioè oggi, diverse iniziative per il ventennale della caduta del Muro. La mozione è assolutamente condivisibile: la caduta del Muro è un fatto di storia che ha segnato, per la Germania e per l'Europa, un svolta positiva.
La Germania (finalmente riunificata) e gli altri paesi dell'est Europa (oggi nella UE) hanno potuto conoscere la libertà e scegliere democraticamente il proprio Governo. Insomma: una ricorrenza da celebrare e da utilizzare per parlare un pò di storia contemporanea nella nostre scuole, nelle quali troppo spesso ci si ferma (quando va bene) alle battaglie del Piave. Un'occasione per discutere delle cose che la caduta del Muro ha cambiato nel mondo e di tutte quelle che, nell'est Europa come nel mondo, purtroppo non ha cambiato.
E allora dov'è il problema di Casali? Dopo quasi 11 anni da Consigliere non si è ricodato che presentare una mozione dopo la convocazione del Consiglio Comunale comporta il rinvio della stessa al Consiglio successivo. Come ha fatto, uno della sua esperienza, a pensare di discutere il 10 novembre (domani) una mozione per chiedere al Comune di celebrare un evento il giorno 9 (oggi) presentandola il 31 ottobre quando il Consiglio era già stato convocato il 27 ottobre? Dimenticanza? Più facile pensare che la mossa sia stata orchestrata al solo scopo di avere il titolo della pagina della Val d'Enza dell'Informazione di ieri.
Un evento che dovrebbe ricordare la Democrazia, la Libertà e tutti coloro ha perso la vita per poterle ottenere, diventa quindi uno strumento del PDL per andare sul giornale e raccontare la favoletta della persecuzione politica. Una bassa strumentalizzazione di cause che meritano di essere affrontate seriamente. Un uso, sicuramente legittimo, ma politicamente discutibile della libertà di stampa e di opinione.
Per fortuna di Casali e per quella di noi tutti "il muro" che tanto teme Casali, quello dell'oppressione dei dissidenti e delle libertà negate, in Italia è caduto il 25 aprile. Lui se ne è accorto?
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