Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha discusso la proposta avanzata con la petizione popolare (promossa dal comitato “Alta Voce”) per l’istituzione del registro dei testamenti biologici. Il gruppo del Partito Democratico, avendo al proprio interno alcune voci fortemente contrarie a questa proposta e valutando in maniera seria alcune note di carattere tecnico sulla “fattibilità” del registro, ha deciso di astenersi e di proporre un ordine del giorno per l’istituzione di un registro che riducesse il ruolo attivo del Comune.
Nel corso del dibattito da parte di alcuni nostri consiglieri reggiani sono usciti anche diversi commenti critici sul registro istituito dal Consiglio di Cavriago. Qualcuno ha affermato che il Comune di Cavriago non saprebbe come realizzarlo (e pertanto l’approvazione è stata inutile) e che ci sono pareri tecnici contrari. Il registro proposto dal Comitato “Alta Voce”, infatti, è identico a quello approvato a Cavriago. Ieri a Reggio è passato (a sorpresa) col voto favorevole di alcuni consiglieri leghisti, della Spaggiari, dell’IDV e di Sinistra Democratica. I contrari sono stati pochissimi, visto che il PDL è furbamente uscito dall’aula allo scopo di lasciare il PD da solo con le proprie contraddizioni ed evitare di esporsi su un tema così delicato.
Mi piacerebbe fare alcune considerazioni:
1) Cavriago non è un Comune di campagnoli sprovveduti: il Sindaco, la Giunta e la maggioranza cavriaghese hanno valutato che questo registro è fattibile e su questo hanno avuto un avvallo tecnico-giuridico argomentato dalle norme. Si può affermare che Reggio ha numeri da gestire superiori rispetto a quelli di Cavriago e pertanto alcune procedure possono cambiare, ma non si dica che il nostro registro non è attuabile: sono tutte balle affermate per colmare il vuoto lasciato dalla politica.
Nel corso del dibattito da parte di alcuni nostri consiglieri reggiani sono usciti anche diversi commenti critici sul registro istituito dal Consiglio di Cavriago. Qualcuno ha affermato che il Comune di Cavriago non saprebbe come realizzarlo (e pertanto l’approvazione è stata inutile) e che ci sono pareri tecnici contrari. Il registro proposto dal Comitato “Alta Voce”, infatti, è identico a quello approvato a Cavriago. Ieri a Reggio è passato (a sorpresa) col voto favorevole di alcuni consiglieri leghisti, della Spaggiari, dell’IDV e di Sinistra Democratica. I contrari sono stati pochissimi, visto che il PDL è furbamente uscito dall’aula allo scopo di lasciare il PD da solo con le proprie contraddizioni ed evitare di esporsi su un tema così delicato.
Mi piacerebbe fare alcune considerazioni:
1) Cavriago non è un Comune di campagnoli sprovveduti: il Sindaco, la Giunta e la maggioranza cavriaghese hanno valutato che questo registro è fattibile e su questo hanno avuto un avvallo tecnico-giuridico argomentato dalle norme. Si può affermare che Reggio ha numeri da gestire superiori rispetto a quelli di Cavriago e pertanto alcune procedure possono cambiare, ma non si dica che il nostro registro non è attuabile: sono tutte balle affermate per colmare il vuoto lasciato dalla politica.
2) Il Partito Democratico a Cavriago ha saputo decidere: due consiglieri in aula hanno espresso la loro posizione personale (di astensione) ma il gruppo ha sottoscritto la proposta e l’ha fatta propria. Su questioni etiche può essere ammissibile un voto di astensione di alcuni nostri consiglieri (visto che l’argomento è una novità e non è compreso nel programma di legislatura), ma il gruppo deve avere una linea chiara e deve saper essere motore di un’iniziativa, altrimenti ci si trova nell'imbarazzo di dover affrontare questi temi sempre in difensiva.
3) Le questioni tecniche sollevate da alcuni nostri consiglieri nascondono solo l'immenso vuoto lasciato dalla nostra linea politica su questi temi. Com'è possibile che la posizione (integralista) di pochissimi consiglieri debba pesare tanto quanto quella di quasi tutto il gruppo del PD? Come è possibile che a livello provinciale non ci sia una regia e non si tenti di individuare un'unica linea d'azione?
Da figuracce come quella di ieri deriva la difficoltà del PD ad essere credibile come forza di alternativa all'attuale Governo. In 3 milioni (55500 a Reggio, 1200 a Cavriago) domenica sono venuti a votare per dire che il PD è l'unico strumento che la parte sana dell'Italia ha per battere la destra. Non deludiamoli con scenette patetiche come quella di ieri in Sala del Tricolore. Ora c'è un nuovo Segretario: speriamo che a Reggio, così come a Roma, si inizi davvero ad avere un Partito e non solo un gruppo di amministratori incapaci di esprimersi su temi così importanti per la vita della persone.
Mirko Tutino
4 commenti:
Forse le persone che pensano di appartenere al PD, dovrebbero loro farsi un'esame di coscenza e riconoscere che non c'entrano nulla col partito stesso......
Spero che Bersani individui una linea d'azione in argomenti dove spesso la sinistra ha lasciato un vuoto per paura......... I problemi vanno affrontati e la maggioranza decida il da farsi e se le regole della maggioranza non piacciono, allora fuori....se non si ha questa idea in testa allora non si è democratici fino in fondo.....
Mirko a chiosa di quello ch dici mi chiedo anche cosa succederà alla dirigenza reggiana del Pd. Alla luce dei risultati delle primarie il gruppo dirigente provinciale è uscito di gran lunga sconfitto. ci sarà un cambio/ricambio: ovvero l'assunzione delle responsabilità
questo credo che sarebbe un bell'esercizio deocratico moderno.
su quello successo in consiglio a reggio non commento, sarei ben più crudele non avendo il freno dell'appartenza
Sinceramente non so dire cosa può succedere a Reggio.. Ma so cosa vorrei e per cosa lavorerò. Io da diversi anni sostengo la necessità di un ricambio e la cosa è nota.. Sinceramente vorrei che questo ricambio non fosse tanto il frutto della sconfitta di una mozione nazionale, ma un vero e proprio processo che porti facce nuove (non necessariamente "giovani") a guidare la federazione reggiana(al di là di chi hanno sostenuto al Congresso). I giovani della mozione Franceschini erano quasi tutti in posizioni non eleggibili.. beh, bisogna lavorare con queste persone per il cambiamento e chiedere loro di svincolarsi dai propri padrini politici. Spero propro che ci sia questo coraggio.
dimenticavo.. Mirko
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